(chiusa) L'enclave Thay di Essembra - DM Unicorno - 13-07-2018
STORIA
- Fondata per intercessione dei Manti Scarlatti, l'enclave Thay di Essembra è oggi formata da quattro maghi rossi che comandano una decina tra soldati e servitori: nonostante il lavoro giornaliero a stretto contatto, i quattro si danno del voi e si chiamano sempre per cognome. In quanto territorio thayan in terra straniera, l'enclave funziona da vera ambasciata a cui rivolgersi per richieste e compravendita: al suo interno possono vigere regole diverse da quelle del paese ospitante, che comunque mantiene formalmente l'autorità finale. Tutte le enclavi partono con un khazark (capo) che può richiedere di far giungere altri maghi rossi in base all'influenza sul territorio ospitante. Durante la permanenza in enclave, ognuno dei maghi rossi può lavorare per sé stesso al fine di avanzare il proprio grado all'interno dell'organizzazione così composta a cascata: consiglio degli otto zulkir; zulkir (capo di una scuola di specializzazione); voskir (maestro alchimista & esperimenti); ulokir (sovrintendente); thraskir (giurista); nishkir (ricercatore); draxkir (logistica); barakir (studioso); alakir (novizio). Molti maghi rossi gradiscono essere appellati dagli esterni con il proprio titolo prima del nome, chi non dovesse conoscerlo può usare la parola raalkir (incantatore). Il grado non è legato al livello degli incantesimi che si conosce, anche se un maggiore potere arcano significa anche maggiore possibilità di evitare trappole e conseguire successi.
CHIUSURA
- In seguito al ritorno del Lord e alla scoperta dell'intrigo ideato dalla Lady per prendere il potere, i contratti da lei stipulati durante la reggenza vengono invalidati e la stessa concessione dell'enclave smette di avere valore legale. Nonostante un iniziale tentativo di formulare un nuovo accordo, il Lord conferma di non essere interessato ad avere la loro alleanza e l'enclave chiude i battenti portando via documenti e personale senza che nessuno se ne accorga. I segreti dei maghi rossi vanno via con loro, e qualunque cosa accaduta tra le mura è adesso solo un ricordo di chi ci ha avuto a che fare.
CONDOTTA DEI RAALKIR
- Rappresentano l'enclave e il paese, quindi sono tenuti a essere sempre in ordine nell'aspetto, nella veste e nei modi.
- Seguono in modo ferreo la gerarchia interna che descrive la priorità di accesso a risorse, influenza e sicurezza.
- Possono scambiare tra loro pergamene e incantesimi purché sia offerto in cambio qualcosa di pari valore.
- Devono attendere l'approvazione del khazark per procedere con situazioni che rappresentano un rischio per l'enclave.
- Condividono informazioni necessarie allo svolgimento dei compiti giornalieri e lavorano insieme per il successo commerciale.
PERSONALE IN CARICA AL MOMENTO DELLA CHIUSURA
- Larnov Sebastis (khazark e thraskir dell'invocazione): fu il primo mago rosso a giungere a Essembra e a partecipare alle contrattazione con il governo locale, con il quale aveva concordato di evitare lo schiavismo e la tortura. Un uomo anziano che non appariva mai in pubblico nemmeno in cerimonie ufficiali preferendo delegare ai sottoposti. Dicevano di lui: che interrompesse l'isolamento della sua terrazza solo per la Lady e la Ferventissima Fiamma, gli unici esterni a cui concedeva l'onore della sua presenza.
- Daleskaya Beshraim (nishkir della divinazione): il terzo mago rosso inviato all'enclave, giunse fresca di promozione direttamente dalla città dei mille templi Bezanthur, dove aveva avviato la sua carriera in modo brillante e determinato. Una donna giovane distaccata e mai soddisfatta, assisteva Larnov imparando da lui la difficile arte della legalità contrattuale. Dicevano di lei: che fosse un golem privo di emozioni al servizio del suo paese, ma probabilmente era solo un pettegolezzo.
- Parvel Csarkos (draxkir dell'abiurazione): il secondo mago rosso inviato all'enclave, venne chiamato per gestirne l'aspetto organizzativo. Dopo Larnov fu quello che trascorse più tempo di tutti a Essembra ma non è mai sembrato interessato a conoscere meglio Battledale. Si distingueva per il modo brusco con cui era solito accogliere i clienti, le lamentele dei quali cadevano inascoltate. Dicevano di lui: che considerasse i visitatori un vero disturbo tra una pagina di contabilità maniacalmente redatta in grafia perfetta e l'altra.
- Sek Nefer (barakir della necromanzia): il quinto mago rosso che avesse mai lavorato all'enclave, quarto in ordine di importanza e primo novizio ad aver guadagnato le vesti in loco. Sek aveva servito Daleskaya come tirocinante e apprendista quando era lei il volto dei rapporti con l'esterno, e quando il compito passò di mano prese a lavorare nel suo ufficio recentemente rinnovato. Dicevano di lui: che continuasse a frequentare le Lame d'argento come supporto esterno, generando perplessità in più di qualcuno.
- Terkhan Hamazuul (dimissionato): il quarto mago rosso inviato all'enclave, fu chiamato da Larnov in persona in vista del suo notevole talento che l'aveva distinto in patria come ricercatore e pubblicatore. Un uomo in età avanzata con atteggiamento affabile e amichevole, quasi informale, molto attento a seguire le nuove generazioni che sembrava tenere in grande considerazione. Consegnò le dimissioni per proseguire i propri impegni professionali fuori le Valli.
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