Racconti delle Valli - Server Italiano di NWN2
[AQ] A spasso nell'ombra - Versione stampabile

+- Racconti delle Valli - Server Italiano di NWN2 (http://www.raccontidellevalli.eu/forum)
+-- Forum: Forum GDR (http://www.raccontidellevalli.eu/forum/forumdisplay.php?fid=11)
+--- Forum: Memorie del Passato (http://www.raccontidellevalli.eu/forum/forumdisplay.php?fid=29)
+--- Discussione: [AQ] A spasso nell'ombra (/showthread.php?tid=213)



[AQ] A spasso nell'ombra - Nightmare - 08-06-2017

Haquim aveva abbandonato le terre dove era nato e cresciuto lasciando in sospeso più di quanto avesse concluso, come non poteva essere altrimenti. Tutto in quelle Valli gli sembrava strano, diverso da quella che era stata la sua quotidianità fino a non molto tempo prima... un passato che sembrava ormai appartenere ad un'altra epoca, nonostante i ricordi di quella fuga frettolosa fossero ancora impressi nella sua mente con precisione. Naturalmente nello stesso modo in cui tutto e tutti apparivano strani agli occhi del ragazzo, il ragazzo appariva a sua volta altrettanto strano a quel nuovo mondo in cui si era trovato immerso. Quanti sguardi curiosi lo avevano incrociato, in quante occasioni era stato guardato con diffidenza a causa di quell'accento straniero... ma soprattutto quante volte aveva desiderato allontanare quelle attenzioni non desiderate, sentendosi incapace di passare inosservato. Del resto, come molte altre cose, anche l'apprendimento delle arti della furtività era stato bruscamente interrotto. Haquim poteva confondersi fra la folla in una grande città, ma sentiva di non avere alcuna possibilità in quegli insediamenti così aperti, dove trovare un gruppo di una decina di persone tutte assieme sembrava di per sè un'impresa. Poi incontrò qualcuno, e le prospettive cambiarono. Accadde tutto mentre il ragazzo stava percorrendo la via che collegava il castello alla parte alta di Essambra, quando una ragazzina piccola e minuta incrociò il suo cammino. Aveva lunghi capelli neri e strani occhi a mandorla anch'essi di un nero profondo. Sembava giovane, molto giovane, ma la sua statura poteva trarre in inganno. I due si osservarono per un istante. Erano entrambi armati, benchè né uno né l'altra sembrava avere il fisico di un guerriero. Compresero subito di essere ambedue stranieri in quelle valli, forse non avevano troppo in comune, ma le circostanze li avevano portati ad essere simili. La ragazzina fu la prima a parlare, presentandosi e domandando ad Haquim come si chiamasse e cosa facesse da quelle parti, poi il resto venne da sé. Si chiamava Eiko, aveva modi gentili ed educati, ma appariva a tratti distaccata e formale, proveniva da un luogo che il ragazzo non aveva mai sentito nominare. Haquim notò che la giovane portava con sè un ricco arsenale di armi, attrezzi da scasso e trappole... tanto gli bastò per farsi un'idea sommaria di chi avesse davanti. Parlarono per qualche minuto, poi la pioggia li costrinse a spostarsi in locanda e li proseguirono. Il ragazzo apprese che Eiko era membro dei Manti Scarlatti, dove svolgeva incarichi di esplorazione e sabotaggio. Molte cose in lei convinsero Haquim d'essere in presenza di una persona capace di muoversi nell'ombra come egli stesso bramava da tempo, così si fece coraggio e le domandò senza indugio di istruirlo, di insegnare lui quel che sapeva sulla sua arte. Con sua sorpresa Eiko accettò. Haquim aveva nuovamente uno scopo, un'occasione per ripartire. Nelle ore successive spese quasi tutto ciò che possedeva come la giovane gli aveva suggerito, poi andò a riposare in locanda, aveva la sensazione che nei giorni seguenti avrebbe dovuto fare appello a tutte le sue energie per stare al suo passo...