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[DM Q] La disfatta dei banditi - Denoela - 22-10-2020 Ero con Eitinel, Eric, Alakai e... Xovar... in cerca di risorse utili nella foresta a sud di Hillsfar, ma invece di fiori di ginepro e alberi di felsus ci imbattemmo in un gruppo molto meno profumato di adorabili bastardi. Avevamo sentito voci circolare tra i cacciatori che avevano smesso di battere quella zona proprio per la presenza di troppi banditi, così catturammo viva l'ultima simpaticona per interrogarla. Scoprimmo così che diversi gruppi di questi banditi presidiava la foresta delineando le zone dei loro accampamenti con delle frecce conficcate nella corteccia di alberi. L'accampamento del capo ne aveva ben quattro. La nostra piccola esplorazione divenne subito una caccia e dopo diversi scontri, decisamente duri, scovammo l'accampamento del capo, un gran simpaticone di nome Comren che catturammo vivo.
Non credevo alle mie orecchie quando molto gentilmente ci illustrò i loro piani, convinto di poterci corrompere. Non dovevamo far altro che mostrare una sana diffidenza per spingerlo a dirci di più. Scoprimmo che un "qualcuno" chiaramente riconducibile a Maalthiir, li aveva pagati per presidiare la foresta. Solo quello. Dovevano starsene lì e attaccare chiunque si avvicinasse così da tagliare fuori anche la foresta dalle risorse di Hillsfar, dopo averla già messa alle strette con il blocco del traffico verso Elmwood, la diminuzione del commercio via mare e la chiusura dei rapporti con Yulash. Ovviamente non potevamo permetterlo!
Comren aveva un contatto di nome Roger, che non aveva mai incontrato e mai avrebbe dovuto farlo. Questi avrebbe mandato loro un segnale per avvisarli di entrare a Hillsfar e ritirare il loro compenso, ben 7 casse d'oro oltre a quella che avevano già avuto come anticipo. Il segnale consisteva nel dar fuoco all'accampamento poco a sud Hillsfar. Dopo aver ottenuto altre informazioni utili, Eitinel gli entrò in testa costringendolo a ubbidirle. Gli ordinò di tornare al suo campo, comportarsi normalmente senza dir nulla della nostra "chiacchierata" e prendere la strada di Elua per andare a Hillsfar alla comparsa del segnale. Rientrati in città contattammo Leonides per illustrare al Consiglio la nostra idea, una trappola praticamente già predisposta Alaki infiocchettò con gli ultimi dettagli da mettere in atto da lì a breve.
Lui ed Eitinel avrebbero inscenato un finto incendio dell'accampamento per richiamare i banditi. I militari guidati dal caporale e avventurieri volontari si sarebbero appostati in attesa del loro passaggio mentre io ed altri esploratori avremmo tenuto d'occhio i loro movimenti nella foresta. Il merito della cattura volevamo darlo alla milizia così da instaurare maggior senso di fiducia e sicurezza nei cittadini. Il timore era che la costrizione mentale del capo venisse scoperta, ovviamente non avevamo parlato dei nostri piani davanti al capo ma avrebbero sicuramente preso delle precauzioni.
Proprio mentre mettevamo in atto il piano, Eitinel aveva sentito rompersi la sua costrizione su Comren, ma il piano funzionò alla grande lo stesso. Comren era stato ucciso e un altro aveva preso il suo posto, guidando un nutrito gruppo di banditi verso la costa, nel tentativo di prendere la milizia e i nostri combattenti in una morsa, dove già erano appostati altri banditi. Nel mentre un altro loro gruppo ancor più nutrito si stava radunando a sud, individuato da noi esploratori. I maghi avevano stabilito un contatto mentale tra alcuni di noi, così potevo comunicare i movimenti delle nostre prede nella foresta e sentire le loro imprecazioni mentre venivano attaccati alla costa. Ivor sembrava incredibilmente calmo, ma sono sicura ne stesse sculacciando un gran numero! Alakai era rimasto al campo con Eitinel e dirigeva le operazioni. Credo che poi lei fosse andata a dar man forte ai combattenti ma per fortuna lui rimase.
Stavamo controllando quest'ultimo gruppo a sud, al momento fermo e intento a organizzarsi, quando ci scoprirono. Erano una ventina inizialmente, a cui si unirono altri 6 mercenari e... noi eravamo in tre: io, Ariah, Luth. Non potevamo farci catturare assolutamente così tentammo una fuga assolutamente disperata. Avevo con me solo due pozioni per volare, che usammo io e Luth. Ad Ariah diedi invece un intruglio che le avrebbe permesso di fuggire molto più velocemente, contavo sulla sua maggiore abilità ed in effetti riuscì a non farsi prendere. Io invece divenni ben presto bersaglio dei raggi di un paio di warlock bastardi e speravo che tra questi e un ridicolo intimare la loro resa, Alakai riuscisse a raggiungerci coi rinforzi.
Combattemmo per vendere cara la vita e non farci catturare e proprio quando eravamo prossimi a soccombere, il loro attacco si fermò e si diedero alla fuga quasi tutti. Dietro di noi era difatti arrivato un gran numero di miliziani. Neanche mi chiesi dove li avesse trovati altri miliziani... ero così contenta che solo dopo aver parlato con loro sentii Alakai spiegare che erano solo un'illusione. A mia discolpa posso dire che erano fatti così bene che potevo toccarli! Praticamente era arrivato solo lui ma era comunque riuscito a salvarci lo stesso. Il nonno!
Dopo esserci curati il grosso delle ferite per rimetterci in piedi, sentii che anche alla costa era andata bene e avevano catturato il nuovo presunto capo. Restavano solo i banditi fuggiti nella foresta e proprio in quel momento, dalle fresche frasche spuntarono la testolina rossa di Cassandra, seguita dal paladino blu, Dragan e gli altri compagni del porto. Ariah e Luth erano messi male così rientrarono, mentre io e Alakai fummo ben lieti di intraprendere una nuova caccia con loro. Presto li avremmo presi tutti! O uccisi. Va bene lo stesso.
RE: [DM Q] La disfatta dei banditi - Mano - 22-10-2020 Gli occhi serrati, il silenzio della foresta di notte ed il buio che ci circondava. Era proseguita così quella serata che per me doveva finire in un morbido giaciglio ma che Mielikki aveva deciso dovesse andare diversamente. LE tracce sul terreno erano per la maggior parte delle volte ben evidenti si a me che a Dragan ed Echo, gli unici del gruppo che sapevano muoversi nei territori boschivi almeno quanto me. Poi li vidi, due ombre nella notte che volevano giocare a rincorrersi e farsi prendere. E così fu. Il gruppo di banditi che ci stava seguendo ci piombò addosso dagli alberi convinti di averci vinto con una così bella trappola, ma non avevano calcolato la forza del nosrto gruppo e la forza delle ragioni che ci muovevano. La caccia proseguì fino al mattino tra ricerca ed attacchi fino a che l'ultimo bandito non scomparve sotto in nostri occhi. Qualcuno aveva deciso che non era ancora il momento ma il bottino che riportammo a casa era grande. Due di loro stavano per vivere uno dei momenti più difficili della propria vita, l'interrogatorio con il consiglio. Erano tutti soddisfatti, i guerrieri ed i lupi che avevano avuto l'occasione di menare le mani, alcuni altri per la vendetta compiuta e pure io ero soddisfatto di aver liberato il bosco da quelle orribili figure almeno per un po'. Spero che Mielikki sia fiera del mio operato e che Sorella Ariah, che avevo visto gravemente provata, si fosse ripresa completamente. Lasciai agli altri il compito di riportare al consiglio i prigionieri, a me non interessava particolarmente, il mio lavoro per quel giorno era terminato ma mi misi a disposizione nel caso servisse ancora il mio aiuto RE: [DM Q] La disfatta dei banditi - redandblu - 22-10-2020 Quando era stato convocato per quella che sembrava una riunione tra cospiratori dopo aver ascoltato il racconto di Alahai la situazione gli era finalmente chiara e tutte la mezze frasi sentite ogni volta che si parlava della foresta a sud ora avevano un senso. Poi i giorni di attesa che aveva trascorso senza grandi preoccupazioni, sapere che avrebbe avuto un compito a lui congeniale e che sarebbe stato con Echo e Ariah faceva si che fosse fiducioso di poter essere utile al piano. Quando finalmente arrivò il momento di agire appena furono nella foresta ebbe la conferma della sintonia che c'era con le due compagne di avventura infatti procedettero secondo i piani in ottimo accordo e furono in difficoltà solo quando si trovarono a combattere con un nemico in schiacciante superiorità numerica e con alcuni warlock che li tenevano costantemente sotto tiro. Solo l'arrivo di Alakai con il suo esercito immaginario aveva messo in fuga i banditi e salvato le loro vite, poi dopo l'incontro con il gruppo di Cassandra e le cure aveva scoperto che tutto era andato per il meglio e che stavano tutti bene a parte due miliziani che purtroppo erano morti. Solo quando poco più tardi si immerse nelle fredde acque del lago la tensione della battaglia a poco a poco lo abbandonò lasciando il posto ad una sensazione di serenità che come sapeva bene sarebbe durata ben poco visto che li aspettavano ancora prove ben più impegnative. RE: [DM Q] La disfatta dei banditi - Denoela - 23-10-2020 La foresta era molto più silenziosa ora, mentre mi rimettevo a caccia in cerca di una nuova pista coi nuovi compagni sopraggiunti. Alcuni di loro già li conoscevo, Come Cassandra e Valen, altri un po' meno come Dragan e Marmorn, che si rivelarono due ottimi battipiste. Poi c'erano Alakai, il bardo Cristopher e il fabbro Heavel, a cui dovevo ancora una birra. Il punto di partenza era ovviamente lo scontro appena avvenuto e qui vi erano i tre banditi che eravamo riusciti a uccidere. Inoltre vi erano trappole pericolose nei pressi del loro campo. Feci fatica a individuare subito una pista, tra il nostro sangue versato e i cadaveri di cui avevo davvero rischiato di far parte. Poi Dragan notò tre serie di impronte: la più numerosa andava verso Sud-Est, poi altre due piste minori andavano verso verso Ovest e verso Nord-Est.
ACCAMPAMENTO IMPROVVISATO A SUD EST
Seguimmo dapprima la pista principale verso Sud-Est e scoprimmo uno dei loro accampamenti, delineato da tre frecce conficcate in un albero. Dunque non il campo principale del loro capo. Subito i banditi ci attaccarono ignorando sia le richieste di resa del paladino che le intimidazioni del lupo. Di nuovo i due simpaticissimi warlock fecero capolino dal loro nascondiglio alle nostre spalle, ma stavolta tirarono i loro ultimi raggettini. Pace all'anima loro, se ancora ce l'hanno. Con Alakai cercammo di tenere il conto dei banditi, dovevano essere in tutto circa 26 ma era un numero destinato ad aumentare in quanto si sarebbero uniti agli altri rimasti.
Procedendo a Sud dove vi erano altre tracce, ci accorgemmo di essere accerchiati da altri figuri che si spostavano furtivamente da ovest ad est. Di nuovo richieste di resa del paladino e provocazioni del lupo, nemmeno a confonderli. Ci scontrammo ma nonostante fossero una dozzina abbondante, stavolta eravamo preparati e riuscimmo a sgominarli. Mentre cercavamo nuove tracce, gli altri discutevano e Cassandra aveva frugato a dovere l'accampamento rinvenendo la cassa d'oro che avevano avuto come anticipo.
Dalla confusione dello scontro, le tracce che ne uscivano erano vecchie e dirette a nord, poi notai che deviavano verso Nord - Ovest e seguendole tronammo al punto di partenza. Probabilmente era il gruppo di rinforzo dei sei che si erano uniti ai venti che controllavo precedentemente con Ariah e Luth. Da qui prendemmo una delle due piste minori rimaste.
POSTO DI GUARDIA SUGLI ALBERI A OVEST
Seguimmo le tracce a Nord-Est e poi verso ovest e all'improvviso notammo del movimento e voci, peccato che il rumore dei nostri corazzati e il vociare generale rendesse più complicato il nostro lavoro... Nel caso non ci avessero notato tutti i banditi dei dintorni, Valen urlò ancora un po' senza mancare di presentarsi a dovere. Molto educato ma ora avevo finalmente capito perchè, nonostante il loro grande coraggio, girassero tante barzellette sui paladini!
Costrinsi il gruppo ad aumentare il passo perchè ci rendemmo conto di non raggiungerli mentre si spostavano velocemente a ovest, non sembravano però in fugo ma più che volessero distanziarci. Sentimmo degli strani cinguettii, immediatamente coperti dalle richieste di resa di Valen seguita da insulti.. a suo carico. Al cinguettio di risposta, sempre coperto dallo starnazzare del paladino, capimmo che stavano per farci qualche brutto scherzo. Giurerei di aver intravisto Cassandra prendere a ceffoni l'armatura blu quando aumentai il passo ulteriormente... fino a raggiungerli.
Notammo i due che seguivamo fermarsi e armarsi poco più avanti noi, li attaccammo e dall'alto scesero altri uomini, calandosi dagli alberi con un meccanismo di corde piuttosto ingegnoso. Non fummo colti impreparati e riuscimmo persino a catturarne uno, reso statua da Alakai e trasportato in una grossa borsa magica di Cassandra. Mentre gli altri si arrampicavano sugli alberi tra le corde che passavano da albero ad albero, io approfittai per rimettermi un po' in forze. Raramente battevo la foresta così a lungo, combattendo ripetutamente.
Tra gli alberi alcune corde formavano dei sedili e fungevano anche da carrucole, ma percorrevano solo pochi metri. Trovarono inoltre uno dei flauti usati per i segnali e Cristopher lo usò per riprodurre il suono sentito prima. Incredibilmente ci fu un lontano suono in risposta. Cassandra non fece in tempo a dire che potevano esserci trappole a terra, che ne trovai una. Dolorosamente. Poi un'altra. Dolorosamente. Il meccanismo di queste trappole era a pressione, finemente coperto dal terriccio e colpiva dietro e davanti. Impossibile sfuggirgli. Mi ricordavano quelle usate dal cacciatore John ai tempi di Anis. Forse se le procurava da questa gentaglia. Alla terza trappola, si fece avanti Valen e altri cominciarono a tirar pietre e ..cadaveri... ma ormai le avevo "disinnescate" tutte io.
RADURA A NORD EST
Tornammo al punto di partenza per seguire l'ultima pista ma ormai era confusa da quelle che sembravano le nostre tracce. Lungo la via la pista si divideva ulteriormente dopo aver incontrato qualcuno: due tracce verso Est, una verso Nord che poi si unisce ad un'altra verso Ovest che dovrebbe essere quella seguita da noi precedentemente fino agli alberi con le corde. Andammo dunque verso Est e ci inoltrammo fino a vedere due persone nella radura. Notai che ci avevano visto e una di loro era già intenta a bere qualcosa mentre la seconda si metteva in assetto da battaglia, così scoccai per fermare la prima. La colpii facendole cadere la pozione, ma la seconda sparì alla vista.
Quella colpita sembrava una chierica piuttosto ostica, venne presto circondata dal bardo e Alakai che scesero nella radura portando altri. La pestarono per bene senza che questa si arrendesse, piuttosto sembrava in grado di curarsi. Alla fine riuscirono a stordirla colpendo di piatto e catturarla. Cassandra le accomodò delle manette in grado di impedirne fughe magiche e un paratico bavaglio alla bocca. La signora fu portata in spalla da Cristopher fino alla civiltà. Le tracce dell'ultima fuggitiva invece scomparivano all'improvviso.
Una volta rientrati, molti decisamente non si fidavano di lasciare i prigionieri alla milizia, temendo la corruzione di qualche spia. Considerando che comunque era già coinvolta, il tutto era già noto e approvato dal consiglio e che certamente Maalthiir avrebbe presto saputo in ogni caso dello smacco subito dai suoi bravi banditi... Accettammo di consegnarli al Castello, dove Cristhoper sarebbe rimasto a controllarli personalmente e sicuramente era stato portato anche il prigioniero preso dai combattenti alla costa. Avevamo anche l'intenzione di chiedere di poterli interrogare personalmente, Cris pareva tenerci molto. Riguardo la cassa recuperata, avevamo idea di dividerla tra gli artigiani e mercanti mandati in fallimento e le famiglie dei 4 miliziani caduti.
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