19-06-2017, 15:10
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-06-2017, 15:14 da DharmaBuns.)
Amarthion era alle prese con Alagos, il purosangue che aveva acquistato recentemente. Il temperamento dello stallone era tutto fuorchè docile e remissivo. Ed era esattamente il motivo per il quale l'elfo l'aveva scelto.
Ma i vicoli della città sembravano stargli stretti e così l'elfo decise di portarlo fuori, per farlo sfogare un pò. Lungo la strada Renfri, Elnae e Lucas, desiderosi anch'essi di uscire dalle mura e godersi la mattinata di sole, decisero di accompagnare l'elfo e il suo turbolento quadrupede.
Alagos, che in elfico vuol dire "tempesta", scalciava e nitriva nervosamente in continuazione e vani erano i tentativi di Amarthion di calmarlo: l'elfo sembrava ammansirlo, ma ogni volta che Renfri si avvicinava, Alagos tornava ad imbizzarrirsi.
All'inizio, dunque, non sembrò nulla di strano quando Alagos iniziò a scalciare e nitrire furioso, passando in un vicolo del quartiere nord, diretti ad Elven Crossing. Ma ben presto fu chiaro che Alagos si stava comportando in modo innaturale, al punto di tentare di scalciare la porta di un edificio. L'elfo dovette legarlo alla staccionata in un punto spazioso abbastanza da consentire di calmarsi e sfogarsi scalciando l'aria, per poi tornare dagli altri, rimasti all'edificio. Era una grossa casa dall'aspetto fatiscente e abbandonato, come molte del quartiere nord. Anche Renfri sembrava particolarmente nervosa, perciò Amarthion ed Elnae decisero di vederci chiaro. Le finestre erano occultate da spesse tende - o coperte, da fuori non si poteva capire - ma da uno spiraglio i due elfi videro due corpulenti uomini in una stanza. Nella stanza c'erano gabbie con grossi lupi che furiosamente tentavano di mordere le sbarre.
Dunque, l'odore dei lupi aveva fatto impaurire il cavallo, a quanto pareva. Controllarono le altre finestre, pure se occultate: in una si intravedeva una sorta di grosso recinto, di grossa gabbia vuota. Dall'altra, Renfri sentì odore di sangue ma, non riuscendo a capire cosa ci fosse dentro, decise di spaccare la finestra con un colpo d'ascia.
Da dentro sentirono grida e imprecazioni e passi che si avvicinavano alla porta. Fuggirono nel vicolo ma Renfri, restia a nascondersi , si attardò e finì per essere vista. Lucas, Elnae ed Amarthion riuscirono a nascondersi nel vicolo più vicino, ma per Renfri non ci fu tempo. Fu raggiunta da tre individui - due energumeni dalla faccia poco sveglia ma l'espressione brutale, i due visti dagli elfi spiando dalla finestra - e un piccoletto, dalla faccia di faina e lo sguardo acuto ma gelido. Cocciuta come sempre, Renfri decise di sfidare i due energumeni, che si avvicinavano minacciosi. Ma il piccoletto li fermò. In qualche modo, pareva interessato a Renfri . "Questa belva ci frutterà un sacco di grana..." sentenziò, facendo segno ai due di catturarla.
Nel frattempo, di Lucas, Elneae ed Amarthion non c'era più traccia. Ma quando lo scontro tra Renfri e i due bruti sembrava inevitabile, un gran numero di grossi ratti di fogna si precipitò fuori dal vicolo nel quale erano scomparsi i tre, che rispuntarono all'improvviso dal lato opposto, facendo segno alla donna di seguirli. Grazie alla confusione generata dai ratti in fuga dal vicolo, Renfri, seppur riluttante, ebbe il tempo di disimpegnarsi dai tre uomini e di raggiungere i compagni. Ne seguì una fuga precipitosa tra i vicoli, finchè riuscirono a far perdere le loro tracce: sbirciando da dietro un angolo, i quattro videro il piccoletto e i due energumeni fermarsi in mezzo alla strada, guardarsi attorno più volte e decidere di tornare indietro, rendendosi conto di aver perso le tracce della donna che cercavano. I tre uomini chiesero qualcosa ad una donna ed un ragazzino, che fecero segno di no con la testa. Se veramente non avessero visto i quattro o se avessero deciso di aiutarli, non ci fu modo di appurarlo: mescolandosi alla gente del quartiere, passando di vicolo in vicolo, i due elfi, Lucas e Renfri si dileguarono.
Avrebbero dovuto tenere d'occhio quella casa e gli spostamenti della banda del piccoletto nei giorni seguenti. Ma una cosa non era chiara: come ci erano arrivati quei lupi ad Ashabenford? Forse qualcuno aveva fatto finta di non vedere, girandosi dal lato opposto quando un certo carro entrava ed usciva dalla porta nord?
Ma i vicoli della città sembravano stargli stretti e così l'elfo decise di portarlo fuori, per farlo sfogare un pò. Lungo la strada Renfri, Elnae e Lucas, desiderosi anch'essi di uscire dalle mura e godersi la mattinata di sole, decisero di accompagnare l'elfo e il suo turbolento quadrupede.
Alagos, che in elfico vuol dire "tempesta", scalciava e nitriva nervosamente in continuazione e vani erano i tentativi di Amarthion di calmarlo: l'elfo sembrava ammansirlo, ma ogni volta che Renfri si avvicinava, Alagos tornava ad imbizzarrirsi.
All'inizio, dunque, non sembrò nulla di strano quando Alagos iniziò a scalciare e nitrire furioso, passando in un vicolo del quartiere nord, diretti ad Elven Crossing. Ma ben presto fu chiaro che Alagos si stava comportando in modo innaturale, al punto di tentare di scalciare la porta di un edificio. L'elfo dovette legarlo alla staccionata in un punto spazioso abbastanza da consentire di calmarsi e sfogarsi scalciando l'aria, per poi tornare dagli altri, rimasti all'edificio. Era una grossa casa dall'aspetto fatiscente e abbandonato, come molte del quartiere nord. Anche Renfri sembrava particolarmente nervosa, perciò Amarthion ed Elnae decisero di vederci chiaro. Le finestre erano occultate da spesse tende - o coperte, da fuori non si poteva capire - ma da uno spiraglio i due elfi videro due corpulenti uomini in una stanza. Nella stanza c'erano gabbie con grossi lupi che furiosamente tentavano di mordere le sbarre.
Dunque, l'odore dei lupi aveva fatto impaurire il cavallo, a quanto pareva. Controllarono le altre finestre, pure se occultate: in una si intravedeva una sorta di grosso recinto, di grossa gabbia vuota. Dall'altra, Renfri sentì odore di sangue ma, non riuscendo a capire cosa ci fosse dentro, decise di spaccare la finestra con un colpo d'ascia.
Da dentro sentirono grida e imprecazioni e passi che si avvicinavano alla porta. Fuggirono nel vicolo ma Renfri, restia a nascondersi , si attardò e finì per essere vista. Lucas, Elnae ed Amarthion riuscirono a nascondersi nel vicolo più vicino, ma per Renfri non ci fu tempo. Fu raggiunta da tre individui - due energumeni dalla faccia poco sveglia ma l'espressione brutale, i due visti dagli elfi spiando dalla finestra - e un piccoletto, dalla faccia di faina e lo sguardo acuto ma gelido. Cocciuta come sempre, Renfri decise di sfidare i due energumeni, che si avvicinavano minacciosi. Ma il piccoletto li fermò. In qualche modo, pareva interessato a Renfri . "Questa belva ci frutterà un sacco di grana..." sentenziò, facendo segno ai due di catturarla.
Nel frattempo, di Lucas, Elneae ed Amarthion non c'era più traccia. Ma quando lo scontro tra Renfri e i due bruti sembrava inevitabile, un gran numero di grossi ratti di fogna si precipitò fuori dal vicolo nel quale erano scomparsi i tre, che rispuntarono all'improvviso dal lato opposto, facendo segno alla donna di seguirli. Grazie alla confusione generata dai ratti in fuga dal vicolo, Renfri, seppur riluttante, ebbe il tempo di disimpegnarsi dai tre uomini e di raggiungere i compagni. Ne seguì una fuga precipitosa tra i vicoli, finchè riuscirono a far perdere le loro tracce: sbirciando da dietro un angolo, i quattro videro il piccoletto e i due energumeni fermarsi in mezzo alla strada, guardarsi attorno più volte e decidere di tornare indietro, rendendosi conto di aver perso le tracce della donna che cercavano. I tre uomini chiesero qualcosa ad una donna ed un ragazzino, che fecero segno di no con la testa. Se veramente non avessero visto i quattro o se avessero deciso di aiutarli, non ci fu modo di appurarlo: mescolandosi alla gente del quartiere, passando di vicolo in vicolo, i due elfi, Lucas e Renfri si dileguarono.
Avrebbero dovuto tenere d'occhio quella casa e gli spostamenti della banda del piccoletto nei giorni seguenti. Ma una cosa non era chiara: come ci erano arrivati quei lupi ad Ashabenford? Forse qualcuno aveva fatto finta di non vedere, girandosi dal lato opposto quando un certo carro entrava ed usciva dalla porta nord?
Amarthion Agarwaenath