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[Q - DM Harkon] Figli degli Arakhor
#1
Caleb89
24-06-2014, 22:02
Non era trascorso molto tempo dai giorni del torneo d'armi nell'Arena degli Hobgoblin e l'albero sacro che era cresciuto nel centro del villaggio continuava a dare segni di un risveglio di coscienza non comune, cercando in molti modi di toccare i sensi dei guardiani pellegrini che si recavano presso il villaggio.

L'anziano Porgan fu il primo a interpretare questi segni come un monito, anche se ancora non chiaro e il giorno di Gran Raccolto esortò Nathaniel a ritornare al villaggio per tentare un approccio più diretto.
E quando nelle valli iniziavano a presentarsi nuove e terribili minacce, si decise che qualunque cosa riservasse loro il futuro le parole di quel mistico albero avrebbero potuto essere loro d'aiuto.

Vi si raccolsero così dinanzi , ognuno recando offerte tipiche della tradizione silvana. Shaven e Frin furono anche testimoni della manifestazione di Annorna, lo spirito dell'orso che vegliava sulla tribù parlò attraverso uno degli sciamani, invitato a partecipare per diverse buone ragioni.
Ma anche se Esso era con loro ciò che l'albero rivelò al druido sembrò solo un altro problema che sarebbe andato ad aggravare la situazione, ma chi altri avrebbe potuto accorgersene e intervenire prima che il fato dell'Albero Nero si ripetesse?

Terminato l'incantesimo per quella notte Nathaniel sarebbe rimasto al villaggio, preparandosi ad un nuovo tentativo onde non tralasciare dettagli importanti e riferire agli anziani dell'Enclave quello che stava succedendo....

Caleb89
24-06-2014, 23:39
Un falchetto portò un messaggio all'Enclave di Smeraldo poco tempo dopo, in cerca dell'anziano mezz'orco.

Maestro Shumash, so che non amate molto i giri di parole forbite per cui mi limiterò a scrivere brevemente ciò che abbiamo appreso dall'albero nel villaggio di Ragrarz.
Sembra che la sua storia sia in fatti legata alla profanazione dell'Albero Nero, le cui origini risalgono a un reame boscoso chiamato Arvandor.
Creature celesti munite di ali hanno salvato tre ghiande magiche e le hanno affidate alla custodia di anziani guardiani della foresta, tra cui lo spirito orso Annorna , la driade Nirryl e un terzo guardiano che non conosciamo.
Essi avevano il compito di piantare la sua discendenza quando la terra e i tempi fossero maturi. Due di queste ghiande , scampando a molti pericoli, hanno messo radici e hanno prosperato in equilibrio.

Temiamo però che l'albero nato dal terzo seme sia minacciato dalla corruzione, affondando le sue radici nel sangue e nella rabbia attinge a potenti energie mistiche da qualche parte in queste terre, perlopiù legate alle tempeste di fulmini.
Da principio temevo che fosse un nuovo tentativo dei demoni di ritornare nel nostro mondo, ma ripensandoci meglio tutto ciò mi fa sospettare ci sia lo zampino della Furia del Distruttore.

Nell'attesa cercherò di raccogliere maggiori informazioni , mettendo alla prova alcuni avventurieri locali che hanno espresso il desiderio di collaborare con l'Enclave.

In fede,
Nathaniel

DM Harkon
25-06-2014, 12:10
Il grosso mezzorco convinse uno degli esploratori per farsi leggere il messaggio poi fece rispondere dettando a parole sue il messaggio di ritorno e quindi usando a sua volta un animale messaggero.

Fratello, vedi tutto quello che riesci a scorprire e ci vediamo al lago abbandonato nel cormanthor da là raggiungeremo l'albero di questa Nirryl, convinci l'orso in modo che possiamo riunire le informazioni in nostro possesso.

Shumash.

Caleb89
27-06-2014, 22:45
Dal diario di Nathaniel

[...]
XY Ukthar 1375 , Ashabenford , Cervo Bianco.

Le ricerche proseguono, seguendo piste diverse:

Cercando maggiori informazioni su Arvandor è stato facile spiegarmi l'evidente natura magica e ultraterrena di questi alberi, trattandosi della sacra dimora dei Seldarine. Non mi sono ancora chiare le ragioni per cui è cresciuto qui ma sono propenso a credere che si trattasse di una sorta di "dono" da parte dei loro Dei, per ricompensare i loro sforzi nel preservare la natura o per aiutarli nel loro compito. Non è ancora chiaro come sia stato corrotto dai demoni così facilmente, anche sorella Fenyewen di Rilifane non se ne capacitava.
Dopo averle spiegato la situazione ci ha detto che avrebbe cercato gli schivi "reduci" del suo vecchio circolo e avrebbe scavato nel passato riguardo al terzo guardiano.
Temo di non averle fatto una buona impressione, infatti sembra prendere piuttosto sul serio la delicatezza della faccenda , anche se sono d'accordo che sbandierare l'ubicazione di un presunto Arakhor, un progenitore dei Treant, o dei suoi diretti discendenti, sarebbe come invitare a nozze tutti i ladri e profanatori di reliquie sacre che ci sono in giro.

Per scrupolo, prima di tornare al villaggio di Ragrarz per rievocare lo spirito-orso, ho deciso di fare ricerche anche attingendo alle risorse dei sacerdoti di Tyr. Sospetto che l'intervento di quel celestiale nella battaglia dell'Albero Nero non fosse affatto una coincidenza, e che la sua stirpe possa essere gia intervenuta in passato per salvare i semi dell'Albero. Aurane mi ha detto che mi offrirà tutto l'aiuto e la discrezione possibili per rintracciarlo. Se non sono state loro le alate creature "celestiali" a farlo mi chiedo chi possa averlo fatto.
A tal proposito però ho notato delle statue di elfi alati nei loro luoghi sacri, un tratto piuttosto curioso devo dire, ma se ad Arvandor vivono elfi del genere potrebbe anche trattarsi di loro, avrei dovuto arrivarci prima di salutarmi con Fenyewen...

Caleb89
02-07-2014, 21:18
Poco tempo dopo aver tentato ogni strada rimasta, Nathaniel si decise a lasciare un messaggio alla locanda di ElvenCrossing, chiuso da un sigillo non facilmente replicabile, persino per uno come Marcus.

Per sorella Fenyewen di Rillifane

e all'interno...

Con la presente siete invitata ad un incontro il giorno XY presso l'albero della driade Nyrril; confido che con la vostra lunga esperienza sappiate trovarlo. In caso contrario ci ritroveremo al campo presso il vecchio avamposto in rovina di Treesedge per affrontare il viaggio assieme.
Se deciderete di accordarci un pò di fiducia io e la mia gente faremo del nostro meglio per non deludervi.

in fede,
Nathaniel di Mielikki

Crazy_D
04-07-2014, 12:49
Aurane riprendeva fiato appoggiato al bancone della piccola biblioteca del tempio di Tyr. Per quanto tentasse di celarlo, quantomeno per salvare un’apparenza di dignità, l’incantesimo di convocazione dell’Arconte lo aveva stancato. Ogni cosa ha il suo prezzo, perfino l’aiuto del proprio dio, per quanto un mortale possa avvicinarsi ad esso con le parole e le azioni. Un prezzo che veniva pagato dapprima tramite la propria stessa essenza vitale, poi rincarato dal dover sottostare alle condizioni che l’emissario del proprio dio stabiliva come pagamento del patto. Un prezzo che sebbene fosse oneroso o talvolta inconcepibile, era necessario pagare, poiché un atto di devozione come il richiamare un esterno dal piano del proprio dio significa chiedere ad un devoto servo della propria divinità di prendere una pausa dalle infinite battaglie che vengono condotte lontano dalla limitata realtà del piano materiale. Un prezzo che Aurane era più che disposto a pagare, memore di quanto disastrosamente si fosse concluso l’ultimo suo incontro con un arconte della Casa della Triade.

«Unisciti a questo servo della natura e vendica, vendica i miei simili retribuisci i numerosi torti inflitti e poni fine alla maledizione dell'albero nero nel tuo mondo.»

Ed Aurane vide. Vide la sofferenza negli occhi canini dell’arconte, così umani per appartenere ad una creatura dei piani celestiali. Vide negli occhi dell’esterno ogni compagno caduto, sentì dentro di sé l’ululato di sofferenza dell’arconte per i confratelli morti combattendo nel nome del bene. Accettò incondizionatamente la condizione posta, vedendo il combattere per ordine della creatura più un privilegio che una richiesta di pagamento per la sua saggezza.

DM Harkon
04-07-2014, 14:20
(02-07-2014, 21:18)Caleb89 Ha scritto: [ -> Wrote: Ha scritto:]Per sorella Fenyewen di Rillifane

e all'interno...

Con la presente siete invitata ad un incontro il giorno XY presso l'albero della driade Nyrril; confido che con la vostra lunga esperienza sappiate trovarlo. In caso contrario ci ritroveremo al campo presso il vecchio avamposto in rovina di Treesedge per affrontare il viaggio assieme.
Se deciderete di accordarci un pò di fiducia io e la mia gente faremo del nostro meglio per non deludervi.

in fede,
Nathaniel di Mielikki

In ritorno viene inviata una copia dell'affisso che girava in questi giorni per Myth Drannor

http://www.raccontidellevalli.eu/forum/s...1#pid13381

Caleb89
23-07-2014, 01:22
Dal diario di Nathaniel

Terzo giorno della Prima decade di Hammer, 1376

Il Circolo di Rillifane , pur con tutta la secolare esperienza dei suoi ultimi fratelli rimasti , non è stato in grado di darci le risposte che cercavamo circa la profanazione e il furto della Reliquia.
Tuttavia Selsian e Fenyewen hanno convinto gli altri ad accordarci fiducia e offrire il loro aiuto e diversi raminghi vigileranno sull'adunanza presso l'albero di Nyrril quando sarà il momento.

Nel frattempo , con l'aiuto di Resihell e Aurane sono tornato là dove l'Albero Nero è stato abbattuto, in cerca di qualche indizio rimasto , ma con scarso successo.
Ero sollevato nel vedere la foresta riprendersi dalla corruzione e dai segni della battaglia, a poco a poco, e nel rivedere una vecchia "amica": Granya. Così si chiamava la gigantessa di foresta che incontrammo prima della guerra nel mezzo del Cormanthor.

L'unica cosa preoccupante da segnalare è stata la presenza di alcuni incursori dell'Aquila Nera, che hanno trovato uno o più giganti delle colline da assoldare, sembrerebbe.
Ma Granya sembra convinta che non abbiano trovato nulla di prezioso o importante in quella zona.

Vero o no, riferirò agli anziani dell'avvistamento alla riunione, forse unendo assieme i pezzi riusciremo a districare questo mistero.


nota: potrebbero servire rinforzi a guardia della riunione, ultimamente mi sento troppo spesso osservato. Inoltre sarà meglio iniziare a radunare alleati tra Glen e Treesedge, verso est, così da tenere sotto controllo il territorio che ci ospiterà.

Crazy_D
24-07-2014, 22:46
Durante l’incontro con gli elfi di Myth Drannor, erano saltati fuori dettagli piuttosto preoccupanti che riguardavano la questione dell’Albero Nero, specialmente quelli riguardanti misteriose ombre che osservavano in silenzio l’operato dei servi degli dei verdi. Il tyrita capiva poco la natura, i cui misteri venivano venerati da ciò che rimaneva dell’antico circolo e non poteva che sentirsi fuori posto a parlare di alberi sacri e così via. Tuttavia, Aurane era fermamente intenzionato a rispettare la parola data, anche se questo avrebbe significato fare scena muta per la maggior parte degli incontri con altri adepti degli dei verdi. I demoni d’altronde erano come una piaga purulenta che andava epurata ad ogni costo, in grado di infettare la mente ed il corpo di creature mortali come anche gli stessi luoghi in cui si trovavano. La misteriosa nebbia rossastra che si trovava intorno a ciò che restava dell’imponente Albero Nero, nelle Mosstrunks, conteneva tracce di malvagità, di marcio. Ciò, unito allo scontro con alcuni hobgoblin che stando a quanto Nathaniel aveva detto, appartenevano alla tribù dell’Aquila Nera ed erano nemici del Clan dell’Orso, aveva reso il sacerdote inquieto. C’era anche la questione dei giganti da risolvere: Aurane, Nathaniel e Resihell si erano imbattuti in un’enorme creatura dall’aspetto scimmiesco rozzamente vestita di pelle: un gigante.

Aurane non aveva mai visto un gigante in vita sua, ed in base ai due incontri fatti nelle Mosstrunks seguendo i due, avrebbe preferito rimanere ignorante sotto questo aspetto. La creatura si era rivelata assai poco incline al dialogo, preferendo un approccio più pratico che consisteva nel tirare enormi macigni ai tre. Fu con una certa difficoltà che la dialettica delle scherma di Aurane, zanne ed artigli di Elanth e frecce di Resihell e Nathaniel, riuscì infine a prevalere sulla creatura. Poco dopo, il quartetto fu attaccato da un manipolo di Hobgoblin armati, ugualmente poco inclini a trovare una soluzione pacifica all’intrusione in quello che forse consideravano il proprio territorio. Dopo aver abbattuto l’ultimo umanoide, Aurane scoprì che si trattava dei membri di una tribù nemica del Clan dell’Orso di Ragrarz: l’Aquila Nera. “Proprio ciò che ci voleva” pensò il tyrita con un’ombra di esasperazione “altri nemici di cui preoccuparci”. Il gruppo proseguì fino a trovarsi davanti a ciò che restava dell’Albero Nero.

Era… grande. Definirlo tale però era riduttivo: le sue dimensioni erano mostruose, e non era nemmeno intero. Stando a ciò che disse il druido, l’enorme pianta aveva subito il delicato trattamento dei globi esplosivi che Ragrarz e i suoi avevano sottratto ai loro vecchi padroni Zhentarim. A quel pensiero Aurane si incupì, rammentando tutto ciò che l’arconte aveva rivelato a lui e Nathaniel nel tempio del Dio Ferito diverse decadi prima. Il gruppo proseguì imbattendosi in un manipolo di persone (che Aurane si ripromise non lasciare andare così facilmente una prossima volta) che chiese un dazio per entrare nel territorio di Myth Drannor. Anche lì la mano del tyrita si strinse intorno all’elsa della spada, ma preferì che fosse il druido a parlare trovando una soluzione pacifica, quando lui avrebbe preferito costringere i quattro a dire tutta la verità su chi fossero, cosa desse loro diritto di parlare a nome di Myth Drannor e magari sbatterli davanti a Nelyssa con l’accusa di taglieggiare i viandanti nella zona.
[Immagine: QXodkQd.jpg]
“Ci sarà un momento anche per questo” pensò cupo, pensiero che gli rimase impresso fino a quando Nathaniel e Resihell gli fecero notare la presenza della donna più grande, grossa e verde che avesse mai visto, intenta a cucinare su un piccolo falò un cinghiale così grosso da avere zanne lunghe ed affilate quanto la spada che il sacerdote stringeva nella mano destra.

Caleb89
31-07-2014, 17:46
I guardiani della foresta si riunirono nuovamente, presso la dimora della ninfa Nirryl , sulle rive di uno stagno cosi placido da poter credere di poter afferrare Selune con le mani sulla sua superficie.

Una linea d'azione fu decisa e il piano era quello di setacciare quella Terra di Confine pervasa da perenni tempeste di fulmini.
Nathaniel ci aveva gia pensato per un momento dopo la sua chiacchierata con l'albero sacro, ma con quelle brigate drow nei paraggi e la quasi completa ignoranza delle capacità del nemico non era certo una buona idea andare laggiù a ficcare il naso da soli o in pochi.
La sola cosa di cui si rammaricava era la lentezza con cui era riuscito a riunire quelle esigue forze per tentare una sortita, e il fatto che per tutto questo tempo il Terzo Seme fosse stato sotto il suo naso.

Non restava che stabilire un accampamento nei pressi della zona da esplorare e iniziare a cercare tracce della corruzione, e se il nemico si fosse rivelato aldilà delle capacità del druido e dei suoi alleati, l'intero "circolo" di Cormanthor che si era lì riunito sarebbe intervenuto, pur di non veder ripetere il fato dell'Albero Nero.

Le Radici del Rinnovamento erano affondate nel terreno delle terre più selvagge;
Le Fogie dell'Armonia accarezzate dai venti dello stagno degli amanti:

Nathaniel si chiedeva in cuor suo di cosa sarebbe dovuto essere foriero il tronco del terzo albero, di distruzione? di equilibrio? di entrambi?
Anche il più saggio tra loro temeva di rispondere a questa domanda.

Salva

Caleb89
02-08-2014, 02:31
Il nemico aveva radunato attorno a sè un gran numero di feccia, ad assistere al malefico rituale: alcuni giganti delle colline , dai piedi dei Picchi del Tuono probabilmente, stregoni e guerrieri del Clan Hobgoblin dell'Aquila Nera, una malerba davvero difficile da estirpare, tra loro c'erano anche alcuni umani poco raccomandabili.

Nathaniel nella sua ricognizione aerea aveva confermato i timori sollevati dalla scomparsa di Fenyewen poco prima, e il fatto che fosse legata all'albero al centro del rituale stava a significare che non avevano più tempo di pianificare a dovere: Shumash sarebbe passato oltre la piccola orda da un fianco per liberare la druida, poichè da lei dipendeva il futuro del circolo elfico, mentre gli altri avrebbero impegnato il grosso delle forze nemiche.

Il druido diede fondo ai suoi incantesimi ,pergamene , bacchette e ninnoli per creare uno sbarramento di radici e spine a dividerli, lasciandoli ammassare in piccole strettoie dal percorso agevole, dove li aspettavano i combattenti più coriacei della spedizione.
E mentre i giganti venivano colpiti dalla selva di frecce , una pioggia di fuoco e ghiaccio si abbatteva sui rinforzi hobgoblin nelle retrovie. L'Enclave di Smeraldo stava insegnando a quegli eretici che non soltanto loro conoscevano il significato della parola "distruzione".

L'umano che conduceva il rituale proferì una sola parola di grande potere, lasciando il campo di battaglia con un espressione di rabbia e sgomento. Ma un altro rimase , quasi balzando fuori dal buio stesso, frapponendosi tra Shumash e l'elfa prigioniera.
Era lui, il malarita senzanome che aveva assassinato tutta quella gente, ma forse non si aspettava di affrontare un licantropo che potesse tenergli testa.

Era proprio così quando i due , frustrati dai blandi colpi delle loro armi, rivelarono la loro vera natura di fronte agli altri, e la pantera e il cinghiale si combatterono senza esclusione di colpi. Quando il predatore si accorse di aver trovato un osso duro e la battaglia era ormai perduta, prima che fosse circondato mutò forma e fuggì su rapide ali nella notte.

L'elfa era salva , padre Aurane era riuscito a tirarla via da quel combattimento e se ne stava prendendo cura.
Fauci Selvagge...così lo aveva chiamato Shumash, mentre tornava alle sue sembianze umanoidi. Mentre le sue ferite venivano curate a stento ora avevano un nome da maledire.

A quel punto non restava che occuparsi del secondo albero nero. Nathaniel tentò ogni cosa in suo potere per cercare di dissipare la corruzione gia in atto, percepì l'intrecciarsi di potenti evocazioni proprio come volessero aprire un altro varco verso le schiere di immondi. Grazie alle orazioni e all'acqua benedetta, poi , quella che sembrava solo una visione del passato stava per materializzarsi davanti a loro.

Lo spirito corrotto dell'albero e quello del suo primo custode apparvero , lottando l'uno contro l'altro, ma ora che erano fatti di qualcosa di tangibile fu facile rovesciare le sorti di quella battaglia. Quell'essere avvizzito e nauseante venne sopraffatto da quelli che ancora avevano fiato per combattere, dando infine il riposo alla sua forma materiale.
Il secondo albero nero si svuotò di ogni forza vitale e giaceva ora inerte davanti a loro, con la gratitudine dello spirito del Precursore libero di far ritorno ad Arvandor, in cerca del suo nome dimenticato.

Quella battaglia era vinta, ma non c'era molto da festeggiare ancora.
Uno dei combattenti dell'Enclave era caduto sul campo e coloro che tiravano i fili di quella faida che si perpetuava ormai dall'alba dei tempi erano ancora liberi di turbare l'equilibrio della foresta.

E mentre il circolo elfico faceva ritorno al suo santuario, ponderando una più prolungata alleanza, il maestro Shumash avrebbe fatto ritono a Battledale, per leccarsi le ferite e dare degna sepoltura a quella forma di carne e sangue. Chissà se gli Dei Verdi avrebbero concesso al caduto il dono della Reincarnazione.....

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Nathaniel fece disporre i corpi nemici su una pira dopo averli perquisiti. Riportarono al tempio di Tyr i cadaveri dei due umani , opportunamente conservati dalla decomposizione, e una nota delirante di un Talossiano che si firmava semplicemente con una S.

Era ormai caccia senza tregua o remore, e ogni fonte di informazioni poteva rivelarsi importante.

[Immagine: CorruptedTreant.jpg]
Crazy_D
12-08-2014, 00:04
Dopo essersi congedato da Nathaniel, Aurane recitò una preghiera chiedendo l'intercessione del Mancino affinché gli concedesse l'incantesimo Parlare con i Morti. Pose le seguenti domande, quattro per cadavere, ai due cadaveri recuperati dopo la battaglia che infuriò nel cuore della foresta.

Cadavere #1
Come si chiama il vostro capo?
Quali erano gli altri suoi piani?
Da dove siete venuti?
Dove si trova la vostra base?

Cadavere #2
Cosa ci faceva il malarita al rituale?
Quali rapporti avete con l'Aquila Nera?
Da dove venivano i giganti delle colline?
Dov'è accampato il resto del clan hobgoblin?

DM Cthulhu
25-08-2014, 21:41
I morti risposero alle vostre domande

Cadavere #1
Sarek il Prescelto.

Il risveglio del grande Bianco Distruttore

Noi veniamo dalla Grande Valle.

Noi dimoriamo dove il distruttore dorme, accanto ad antiche rovine.

Cadavere #2

Sfidava la sua preda

Fin dove abbiamo promesso, sangue e violenza.

Dal profondo della foresta

Accanto alla tana di un padrone che non li vuole, fatto di rosse scaglie e fiamme voraci.
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[Immagine: morris.jpg]
[Grazie kakashi per la firma <3]
Vanyrianthalasa Guenhyvar
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