11-03-2022, 12:59
Carissimi,
vi scrivo questa missiva per aggiornarvi sulla questione, in qualsiasi forma abbiate partecipato alla vicenda. Non conosco tutti coloro che ne abbiano preso parte, in quanto Laima mi ha gettato questa vicenda addosso con poche parole, ed il mio sangue mi ha spinto ad empatizzare con i coinvolti e cercare di risolvere la faccenda. Permettetemi di cercare d’esporvela nel miglior modo a me possibile.
La premessa a tutta la vicenda è che mastro Wilkins è un imprenditore di piccolo o medio calibro, che aveva ereditato l’attività dal padre anziano molti anni fa. Questa consiste nel possedere un magazzino che viene affittato per il deposito delle merci, al porto. Recentemente, circa negli ultimi cinque anni, aveva cominciato ad assumere manovalanza tra i mezzorchi, perché si fanno pagare meno e, da quanto ho potuto osservare, la loro prestanza fisica e la mancanza di istruzione o scaltrezza li rendono particolarmente adatti al mestiere. L’accettare lavoro per un salario inferiore li ha portati a venire odiati dalla manovalanza più comune, tipicamente quella umana, e non ho potuto fare a meno di notare come questa guerra tra poveri sia particolarmente accentuata nel quartiere più povero della città, quello del porto, assieme ad un comune risentimento verso i non-umani (che tuttavia non sembra aver incluso me, al momento).
Prima di questo cambiamento, Wilkins non riusciva a tenersi i dipendenti per più di un anno, forse per via del suo carattere o per la natura del lavoro stesso. Pare l’uomo avesse un carattere spigoloso, cosa non troppo fuori dal comune per il ceto imprenditoriale di questa città, e frequentasse il magazzino solo la mattina e la sera, per sistemare il lavoro.
L’uomo aveva tre figli, Thomas, Jason e Ronald, con nipoti. Una ricerca alla Gilda del Soffio di Drago e tra i dipendenti dell’uomo ha fatto emergere come la sua prole non sia particolarmente adatta al mestiere dell’imprenditore, passando da un’attività all’altra senza successo, tanto da farsi pagare il primo anno d’iscrizione alla gilda dal padre, per poi non rinnovare la quota. E’ noto anche come fossero soliti battere cassa dal padre, in casa sua, portando con sé mogli e figli per impietosirlo.
Pare che Wilkins volesse espandere la sua attività con una nave per il trasporto marittimo.
Il crimine avviene quando Wilkins viene ritrovato nel suo magazzino, una mattina, assassinato (vedere la sezione sull’esame del corpo), da Natasha Thornton, la contabile (vedere la sezione sui testimoni).
Vengono interrogati i dipendenti. La contabile ed il caposquadra, entrambi umani, così come alcuni dei dipendenti mezzorchi vengono ritenuti estranei ai fatti. Un altro gruppo di mezzorchi viene tenuto in custodia in quanto aveva litigato con il signor Wilkins per le condizioni di lavoro.
I mezzorchi in custodia sono Orog, persona di riferimento per il gruppo, Zark, Ullrosh e Krauzall.
Orog nasce in questa città, schiavo e da madre schiava. Si compra la libertà nell’arena, combattendo come gladiatore, e finisce a lavorare per Wilkins. Gli altri mezzorchi sostengono di averlo lasciato da solo, non ha un alibi. Condivide un alloggio con Zark.
Zark è un orfano cresciuto all’orfanotrofio del druido Brom, in città.
Ullrosh era un soldato zhent che ha disertato con la liberazione della città.
Krauzall era uno schiavo a Mulmaster, è stato liberato ma lasciato senza un soldo.
Non avendo soldi per permettersi un difensore, ho assunto io tale incarico, che mi permette anche l’accesso alle prove, ai testimoni ed al luogo del delitto.
La diatriba pare nascere quando Orog scopre, bevendo alla locanda del porto, che gli umani vengono pagati meglio. Questo lo porta ad andare a lamentarsi dal signor Wilkins, che accetta di migliorargli il pasto. Quando il lavoro aumenta, come premio fa trovare loro una professionista per tutti e quattro. Insoddisfatto, Orog si rivolge alla Gilda degli Avventurieri, avendo lui pochi soldi ed essendo nota l'organizzazione per accettare lavori non pagati. L’avventuriera Laima, assieme al sacerdote e cantore Morgan e ad una mezzelfa di nome Zyn, s’interessano alla vicenda e concordano dopo un colloquio con il signor Wilkins un aumento della paga. Inserisco come nota che, secondo la contabile Natasha Thornton, tale accordo risulta improbabile sulla base della conoscenza del carattere dell’uomo.
I dettagli della contrattazione sono i seguenti: normalmente tale mestiere viene pagato 2 monete d’argento al giorno, i mezzorchi ne percepivano 1; dopo varie trattative e l’ammissione che il loro lavoro non poteva venir pagato quanto quello umano, si sono accordati per 1 moneta d’argento e 3 di rame per tre quarti dei giorni del mese.
Soddisfatti del risultato ottenuto, i mezzorchi si separano. A sua detta, Orog festeggia con del liquore a basso costo vendutogli sottobanco dal collega Alan, uno dei mezzorchi lasciati liberi, e crolla privo di sensi la notte dell’omicidio. Non abbiamo rinvenuto traccia del liquore o delle bottiglie, che sospetto essere stati adulterati per mandare fuori combattimenti un mezzorco così grande in poco tempo (vedere successivamente la sezione sul liquore).
Il giorno dopo Orog si presenta al lavoro, scoprendo dell’omicidio. Le guardie cittadine, venendo a scoprire dei dissapori recenti tra questi mezzorchi ed il loro capo, dopo averli messi in cella perquisiscono la casa di Orog e scoprono degli stivali sporchi di sangue corrispondenti alle impronte lasciate sul luogo del delitto.
L’omicidio è stato particolarmente brutale: l’esame del corpo ha rilevato come i colpi da arma contundente avessero provocato fratture esposte agli arti superiori, al torace ed alla testa, e come ci sia stato accanimento sul volto, rendendolo irriconoscibile. La famiglia lo ha tuttavia identificato da altri segni particolari.
Sotto le unghie sono stati ritrovati frammenti di stoffa marrone e schegge di legno, che fanno pensare come l’arma del delitto sia stato un bastone, un randello o un’arma improvvisata dello stesso materiale, tuttavia legno e stoffa sono elementi troppo comuni per risultare significativi. La ricerca dell’arma non ha dato frutto.
Quanto al luogo del delitto, l’assassino si è ricoperto di sangue accanendosi sull’uomo, come dimostra il sopralluogo al magazzino, dove le notevoli chiazze di sangue confermano la brutalità dell’omicidio. Tracce di sangue portano all’uscita, gli abiti sporchi non sono stati trovati, ma un paio di stivali insanguinati sono stati rinvenuti a casa di Orog. Nessuno al porto sembra aver visto qualcuno coperto di sangue uscire dal magazzino quella notte, anche se Laima, Morgan e Zyn sono stati visti lasciare il magazzino la sera, apparentemente dopo le trattative, e per questo sono stati interrogati dalla guardia cittadina. Sul luogo non sono stati rinvenuti conio o documenti rilevanti.
Per quanto riguarda gli altri dipendenti, sono persone d’interesse ed informate sui fatti.
La contabile, detta Nattie, è in stato di shock. E’ sempre stata gentile con i mezzorchi, ha trovato il lavoro contrariamente al parere del padre, che non voleva si mescolasse con i mezzorchi che ha definito “pericolosi”. Ha riferito come Wilkins non era solito tenere quantità ingenti di denaro in magazzino, solo quanto bastasse per le piccole spese. I clienti pagavano in note di credito, e l’uomo aveva un forziere alla banca.
Il caposquadra, Eric Alderman, umano, fa correre i mezzorchi e sembra avercela con loro. Ha iniziato a lavorare per il padre di Wilkins, una trentina d’anni prima, e da manovale è diventato caposquadra. Sostiene come il capo fosse bravo nel suo lavoro, e si facesse vedere poco al magazzino, e di come avesse optato per la manovalanza non-umana perché non riuscisse a tenere gli uomini a lavorare per lui per più di un anno. Eric ritiene i figli di Wilkins dei buoni a nulla, che non sono in grado di portare avanti l’attività del padre e nemmeno di avviarne una loro stessi.
Alan, mezzorco lasciato libero, piuttosto sveglio ma ora senza lavoro. Alloggia alla locanda del porto e campa alla giornata. Ammette di aver venduto il liquore ad Orog, su consiglio di George, che se lo sarebbe procurato poco dopo la pubblicazione dell’annuncio alla Gilda degli Avventurieri, ma prima della risposta da parte di Laima e degli altri. George aveva consigliato di venderlo ai loro compagni, come fosse “roba buona” e che lo meritassero dopo tante fatiche. Sostiene come George fosse un buon amico, e che qualche giorno dopo l’omicidio avesse avuto un “colpo di fortuna” e li avesse portati a festeggiare, quando loro erano rimasti senza lavoro e non sapevano come pagare l’affitto.
George, mezzorco scaltro a detta di molti, è venuto in possesso di una grande somma di denaro dopo l’omicidio. Ha regalato una palla costosa ai bambini del suo vicinato, ha portato gli amici a festeggiare, e si è imbarcato su una nave. Ora dovrebbe trovarsi ad Elmwood, in attesa di passaggio per la Costa del Drago.
La mia volontà è quella di acciuffare George il prima possibile, è persona sospetta sotto ogni punto di vista. Non ho prove concrete per scagionare i miei assistiti, ho bisogno di lui e che confessi. La mia ipotesi al momento è che abbia premeditato l’omicidio, forse dietro pagamento, e che abbia fatto in modo di scaricare la colpa sui suoi colleghi meno scaltri, approfittando del malconento e delle discussioni. Mi rendo conto di come vi siano ancora molti punti oscuri, mi auguro lui possa chiarirli.
Eran Blackmore
vi scrivo questa missiva per aggiornarvi sulla questione, in qualsiasi forma abbiate partecipato alla vicenda. Non conosco tutti coloro che ne abbiano preso parte, in quanto Laima mi ha gettato questa vicenda addosso con poche parole, ed il mio sangue mi ha spinto ad empatizzare con i coinvolti e cercare di risolvere la faccenda. Permettetemi di cercare d’esporvela nel miglior modo a me possibile.
La premessa a tutta la vicenda è che mastro Wilkins è un imprenditore di piccolo o medio calibro, che aveva ereditato l’attività dal padre anziano molti anni fa. Questa consiste nel possedere un magazzino che viene affittato per il deposito delle merci, al porto. Recentemente, circa negli ultimi cinque anni, aveva cominciato ad assumere manovalanza tra i mezzorchi, perché si fanno pagare meno e, da quanto ho potuto osservare, la loro prestanza fisica e la mancanza di istruzione o scaltrezza li rendono particolarmente adatti al mestiere. L’accettare lavoro per un salario inferiore li ha portati a venire odiati dalla manovalanza più comune, tipicamente quella umana, e non ho potuto fare a meno di notare come questa guerra tra poveri sia particolarmente accentuata nel quartiere più povero della città, quello del porto, assieme ad un comune risentimento verso i non-umani (che tuttavia non sembra aver incluso me, al momento).
Prima di questo cambiamento, Wilkins non riusciva a tenersi i dipendenti per più di un anno, forse per via del suo carattere o per la natura del lavoro stesso. Pare l’uomo avesse un carattere spigoloso, cosa non troppo fuori dal comune per il ceto imprenditoriale di questa città, e frequentasse il magazzino solo la mattina e la sera, per sistemare il lavoro.
L’uomo aveva tre figli, Thomas, Jason e Ronald, con nipoti. Una ricerca alla Gilda del Soffio di Drago e tra i dipendenti dell’uomo ha fatto emergere come la sua prole non sia particolarmente adatta al mestiere dell’imprenditore, passando da un’attività all’altra senza successo, tanto da farsi pagare il primo anno d’iscrizione alla gilda dal padre, per poi non rinnovare la quota. E’ noto anche come fossero soliti battere cassa dal padre, in casa sua, portando con sé mogli e figli per impietosirlo.
Pare che Wilkins volesse espandere la sua attività con una nave per il trasporto marittimo.
Il crimine avviene quando Wilkins viene ritrovato nel suo magazzino, una mattina, assassinato (vedere la sezione sull’esame del corpo), da Natasha Thornton, la contabile (vedere la sezione sui testimoni).
Vengono interrogati i dipendenti. La contabile ed il caposquadra, entrambi umani, così come alcuni dei dipendenti mezzorchi vengono ritenuti estranei ai fatti. Un altro gruppo di mezzorchi viene tenuto in custodia in quanto aveva litigato con il signor Wilkins per le condizioni di lavoro.
I mezzorchi in custodia sono Orog, persona di riferimento per il gruppo, Zark, Ullrosh e Krauzall.
Orog nasce in questa città, schiavo e da madre schiava. Si compra la libertà nell’arena, combattendo come gladiatore, e finisce a lavorare per Wilkins. Gli altri mezzorchi sostengono di averlo lasciato da solo, non ha un alibi. Condivide un alloggio con Zark.
Zark è un orfano cresciuto all’orfanotrofio del druido Brom, in città.
Ullrosh era un soldato zhent che ha disertato con la liberazione della città.
Krauzall era uno schiavo a Mulmaster, è stato liberato ma lasciato senza un soldo.
Non avendo soldi per permettersi un difensore, ho assunto io tale incarico, che mi permette anche l’accesso alle prove, ai testimoni ed al luogo del delitto.
La diatriba pare nascere quando Orog scopre, bevendo alla locanda del porto, che gli umani vengono pagati meglio. Questo lo porta ad andare a lamentarsi dal signor Wilkins, che accetta di migliorargli il pasto. Quando il lavoro aumenta, come premio fa trovare loro una professionista per tutti e quattro. Insoddisfatto, Orog si rivolge alla Gilda degli Avventurieri, avendo lui pochi soldi ed essendo nota l'organizzazione per accettare lavori non pagati. L’avventuriera Laima, assieme al sacerdote e cantore Morgan e ad una mezzelfa di nome Zyn, s’interessano alla vicenda e concordano dopo un colloquio con il signor Wilkins un aumento della paga. Inserisco come nota che, secondo la contabile Natasha Thornton, tale accordo risulta improbabile sulla base della conoscenza del carattere dell’uomo.
I dettagli della contrattazione sono i seguenti: normalmente tale mestiere viene pagato 2 monete d’argento al giorno, i mezzorchi ne percepivano 1; dopo varie trattative e l’ammissione che il loro lavoro non poteva venir pagato quanto quello umano, si sono accordati per 1 moneta d’argento e 3 di rame per tre quarti dei giorni del mese.
Soddisfatti del risultato ottenuto, i mezzorchi si separano. A sua detta, Orog festeggia con del liquore a basso costo vendutogli sottobanco dal collega Alan, uno dei mezzorchi lasciati liberi, e crolla privo di sensi la notte dell’omicidio. Non abbiamo rinvenuto traccia del liquore o delle bottiglie, che sospetto essere stati adulterati per mandare fuori combattimenti un mezzorco così grande in poco tempo (vedere successivamente la sezione sul liquore).
Il giorno dopo Orog si presenta al lavoro, scoprendo dell’omicidio. Le guardie cittadine, venendo a scoprire dei dissapori recenti tra questi mezzorchi ed il loro capo, dopo averli messi in cella perquisiscono la casa di Orog e scoprono degli stivali sporchi di sangue corrispondenti alle impronte lasciate sul luogo del delitto.
L’omicidio è stato particolarmente brutale: l’esame del corpo ha rilevato come i colpi da arma contundente avessero provocato fratture esposte agli arti superiori, al torace ed alla testa, e come ci sia stato accanimento sul volto, rendendolo irriconoscibile. La famiglia lo ha tuttavia identificato da altri segni particolari.
Sotto le unghie sono stati ritrovati frammenti di stoffa marrone e schegge di legno, che fanno pensare come l’arma del delitto sia stato un bastone, un randello o un’arma improvvisata dello stesso materiale, tuttavia legno e stoffa sono elementi troppo comuni per risultare significativi. La ricerca dell’arma non ha dato frutto.
Quanto al luogo del delitto, l’assassino si è ricoperto di sangue accanendosi sull’uomo, come dimostra il sopralluogo al magazzino, dove le notevoli chiazze di sangue confermano la brutalità dell’omicidio. Tracce di sangue portano all’uscita, gli abiti sporchi non sono stati trovati, ma un paio di stivali insanguinati sono stati rinvenuti a casa di Orog. Nessuno al porto sembra aver visto qualcuno coperto di sangue uscire dal magazzino quella notte, anche se Laima, Morgan e Zyn sono stati visti lasciare il magazzino la sera, apparentemente dopo le trattative, e per questo sono stati interrogati dalla guardia cittadina. Sul luogo non sono stati rinvenuti conio o documenti rilevanti.
Per quanto riguarda gli altri dipendenti, sono persone d’interesse ed informate sui fatti.
La contabile, detta Nattie, è in stato di shock. E’ sempre stata gentile con i mezzorchi, ha trovato il lavoro contrariamente al parere del padre, che non voleva si mescolasse con i mezzorchi che ha definito “pericolosi”. Ha riferito come Wilkins non era solito tenere quantità ingenti di denaro in magazzino, solo quanto bastasse per le piccole spese. I clienti pagavano in note di credito, e l’uomo aveva un forziere alla banca.
Il caposquadra, Eric Alderman, umano, fa correre i mezzorchi e sembra avercela con loro. Ha iniziato a lavorare per il padre di Wilkins, una trentina d’anni prima, e da manovale è diventato caposquadra. Sostiene come il capo fosse bravo nel suo lavoro, e si facesse vedere poco al magazzino, e di come avesse optato per la manovalanza non-umana perché non riuscisse a tenere gli uomini a lavorare per lui per più di un anno. Eric ritiene i figli di Wilkins dei buoni a nulla, che non sono in grado di portare avanti l’attività del padre e nemmeno di avviarne una loro stessi.
Alan, mezzorco lasciato libero, piuttosto sveglio ma ora senza lavoro. Alloggia alla locanda del porto e campa alla giornata. Ammette di aver venduto il liquore ad Orog, su consiglio di George, che se lo sarebbe procurato poco dopo la pubblicazione dell’annuncio alla Gilda degli Avventurieri, ma prima della risposta da parte di Laima e degli altri. George aveva consigliato di venderlo ai loro compagni, come fosse “roba buona” e che lo meritassero dopo tante fatiche. Sostiene come George fosse un buon amico, e che qualche giorno dopo l’omicidio avesse avuto un “colpo di fortuna” e li avesse portati a festeggiare, quando loro erano rimasti senza lavoro e non sapevano come pagare l’affitto.
George, mezzorco scaltro a detta di molti, è venuto in possesso di una grande somma di denaro dopo l’omicidio. Ha regalato una palla costosa ai bambini del suo vicinato, ha portato gli amici a festeggiare, e si è imbarcato su una nave. Ora dovrebbe trovarsi ad Elmwood, in attesa di passaggio per la Costa del Drago.
La mia volontà è quella di acciuffare George il prima possibile, è persona sospetta sotto ogni punto di vista. Non ho prove concrete per scagionare i miei assistiti, ho bisogno di lui e che confessi. La mia ipotesi al momento è che abbia premeditato l’omicidio, forse dietro pagamento, e che abbia fatto in modo di scaricare la colpa sui suoi colleghi meno scaltri, approfittando del malconento e delle discussioni. Mi rendo conto di come vi siano ancora molti punti oscuri, mi auguro lui possa chiarirli.
Eran Blackmore
Eran Blackmore
"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022
"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022