20-06-2017, 10:40
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-06-2017, 11:31 da Caleb89.)
Quella sera una nascita non era stato un lieto evento come di solito accadeva nella Valle: una creatura dell'Abisso aveva trovato il modo di piantare il suo seme impuro, forse con l'inganno, minacciando non solo di uccidere coloro i quali erano stati testimoni di questo infausto evento, ma anche di dividere per sempre una coppia di onesti mercanti di Harrowdale.
Coraggiosamente il mezzodrago Areskahan, la giovane Adila e lo straniero giunto dal Mulhorand, Ramses, erano riusciti a respingere le creature dei Piani Inferiori sopraggiunte in quel momento, anche se alcune delle guardie del mercante non erano state così fortunate da poterlo raccontare.
Non appena la famiglia venne scortata al tempio sembrava evidente che molte domande sollevate dalla nascita di quel mostriciattolo mezzo-immondo non avrebbero trovato facile risposta. Ivor e Nahele concordavano che per quanto il suo sangue potesse determinare il suo animo in futuro, al momento l'infante non aveva colpa alcuna. Ma a parte questo l'incertezza gettava la sua ombra sull'immediato futuro per tutti loro.
E mentre si susseguivano dei turni di guardia nella stanza in cui il piccolo era tenuto e accudito, ognuno cercava a modo suo risposte sul da farsi.
L'Adornato di Ilmater si sottoponeva così alla sua Prima Sofferenza, flagellandosi una singola volta per ogni vita che non era riuscito a salvare sulla Strada Oscura.
Ma il dubbio lo consumava ancora, e nè la preghiera nè la ricerca tra i sacri testi sembravano dare risposte incoraggianti.
Un discendente così diretto di quelle creature con ogni probabilità sarebbe cresciuto con una malvagità innata e per quanto si possa provare compassione per il proprio nemico, sarebbe stato un flagello vivente per tutti i timorati figli di questo Piano Materiale se lasciato libero di camminare su di esso.
Ciò limitava di molto le scelte sensate percorribili:
Una di esse contemplava un improbabile Miracolo o una Santificazione del Maligno, al fine di mutare la sua stessa natura, ma entrambi erano prodigi ben aldilà del loro esiguo Potere;
Un altra possibile scelta sarebbe stata quella di consegnare l'infante al suo immondo genitore, il quale sembrava interessato per qualche ragione a lui, e cercare di esiliare entrambi nei Piani Inferiori. Ciò avrebbe portato una nuova aggiunta alle schiere dei caduti, ma il suo fato sarebbe stato nelle mani di forze superiori, ben lontano dal loro mondo.
Una terza possibilità sarebbe stata quella di crescere il mezzo-immondo al riparo dagli innocenti, sotto la misericordiosa vigilanza della chiesa di Ilmater, un fato più simile a una prigionia che forse non avrebbe fatto altro che rimandare un inevitabile sentenza, un giorno, con tutte le sue conseguenze.
Coraggiosamente il mezzodrago Areskahan, la giovane Adila e lo straniero giunto dal Mulhorand, Ramses, erano riusciti a respingere le creature dei Piani Inferiori sopraggiunte in quel momento, anche se alcune delle guardie del mercante non erano state così fortunate da poterlo raccontare.
Non appena la famiglia venne scortata al tempio sembrava evidente che molte domande sollevate dalla nascita di quel mostriciattolo mezzo-immondo non avrebbero trovato facile risposta. Ivor e Nahele concordavano che per quanto il suo sangue potesse determinare il suo animo in futuro, al momento l'infante non aveva colpa alcuna. Ma a parte questo l'incertezza gettava la sua ombra sull'immediato futuro per tutti loro.
E mentre si susseguivano dei turni di guardia nella stanza in cui il piccolo era tenuto e accudito, ognuno cercava a modo suo risposte sul da farsi.
L'Adornato di Ilmater si sottoponeva così alla sua Prima Sofferenza, flagellandosi una singola volta per ogni vita che non era riuscito a salvare sulla Strada Oscura.
Ma il dubbio lo consumava ancora, e nè la preghiera nè la ricerca tra i sacri testi sembravano dare risposte incoraggianti.
Un discendente così diretto di quelle creature con ogni probabilità sarebbe cresciuto con una malvagità innata e per quanto si possa provare compassione per il proprio nemico, sarebbe stato un flagello vivente per tutti i timorati figli di questo Piano Materiale se lasciato libero di camminare su di esso.
Ciò limitava di molto le scelte sensate percorribili:
Una di esse contemplava un improbabile Miracolo o una Santificazione del Maligno, al fine di mutare la sua stessa natura, ma entrambi erano prodigi ben aldilà del loro esiguo Potere;
Un altra possibile scelta sarebbe stata quella di consegnare l'infante al suo immondo genitore, il quale sembrava interessato per qualche ragione a lui, e cercare di esiliare entrambi nei Piani Inferiori. Ciò avrebbe portato una nuova aggiunta alle schiere dei caduti, ma il suo fato sarebbe stato nelle mani di forze superiori, ben lontano dal loro mondo.
Una terza possibilità sarebbe stata quella di crescere il mezzo-immondo al riparo dagli innocenti, sotto la misericordiosa vigilanza della chiesa di Ilmater, un fato più simile a una prigionia che forse non avrebbe fatto altro che rimandare un inevitabile sentenza, un giorno, con tutte le sue conseguenze.
"I live...AGAIN!"
IVOR CHERNOV (e JASSIN OAKSTAFF)