22-10-2020, 13:03
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-10-2020, 16:30 da Denoela.)
Ero con Eitinel, Eric, Alakai e... Xovar... in cerca di risorse utili nella foresta a sud di Hillsfar, ma invece di fiori di ginepro e alberi di felsus ci imbattemmo in un gruppo molto meno profumato di adorabili bastardi. Avevamo sentito voci circolare tra i cacciatori che avevano smesso di battere quella zona proprio per la presenza di troppi banditi, così catturammo viva l'ultima simpaticona per interrogarla. Scoprimmo così che diversi gruppi di questi banditi presidiava la foresta delineando le zone dei loro accampamenti con delle frecce conficcate nella corteccia di alberi. L'accampamento del capo ne aveva ben quattro. La nostra piccola esplorazione divenne subito una caccia e dopo diversi scontri, decisamente duri, scovammo l'accampamento del capo, un gran simpaticone di nome Comren che catturammo vivo.
Non credevo alle mie orecchie quando molto gentilmente ci illustrò i loro piani, convinto di poterci corrompere. Non dovevamo far altro che mostrare una sana diffidenza per spingerlo a dirci di più. Scoprimmo che un "qualcuno" chiaramente riconducibile a Maalthiir, li aveva pagati per presidiare la foresta. Solo quello. Dovevano starsene lì e attaccare chiunque si avvicinasse così da tagliare fuori anche la foresta dalle risorse di Hillsfar, dopo averla già messa alle strette con il blocco del traffico verso Elmwood, la diminuzione del commercio via mare e la chiusura dei rapporti con Yulash. Ovviamente non potevamo permetterlo!
Comren aveva un contatto di nome Roger, che non aveva mai incontrato e mai avrebbe dovuto farlo. Questi avrebbe mandato loro un segnale per avvisarli di entrare a Hillsfar e ritirare il loro compenso, ben 7 casse d'oro oltre a quella che avevano già avuto come anticipo. Il segnale consisteva nel dar fuoco all'accampamento poco a sud Hillsfar. Dopo aver ottenuto altre informazioni utili, Eitinel gli entrò in testa costringendolo a ubbidirle. Gli ordinò di tornare al suo campo, comportarsi normalmente senza dir nulla della nostra "chiacchierata" e prendere la strada di Elua per andare a Hillsfar alla comparsa del segnale. Rientrati in città contattammo Leonides per illustrare al Consiglio la nostra idea, una trappola praticamente già predisposta Alaki infiocchettò con gli ultimi dettagli da mettere in atto da lì a breve.
Lui ed Eitinel avrebbero inscenato un finto incendio dell'accampamento per richiamare i banditi. I militari guidati dal caporale e avventurieri volontari si sarebbero appostati in attesa del loro passaggio mentre io ed altri esploratori avremmo tenuto d'occhio i loro movimenti nella foresta. Il merito della cattura volevamo darlo alla milizia così da instaurare maggior senso di fiducia e sicurezza nei cittadini. Il timore era che la costrizione mentale del capo venisse scoperta, ovviamente non avevamo parlato dei nostri piani davanti al capo ma avrebbero sicuramente preso delle precauzioni.
Proprio mentre mettevamo in atto il piano, Eitinel aveva sentito rompersi la sua costrizione su Comren, ma il piano funzionò alla grande lo stesso. Comren era stato ucciso e un altro aveva preso il suo posto, guidando un nutrito gruppo di banditi verso la costa, nel tentativo di prendere la milizia e i nostri combattenti in una morsa, dove già erano appostati altri banditi. Nel mentre un altro loro gruppo ancor più nutrito si stava radunando a sud, individuato da noi esploratori. I maghi avevano stabilito un contatto mentale tra alcuni di noi, così potevo comunicare i movimenti delle nostre prede nella foresta e sentire le loro imprecazioni mentre venivano attaccati alla costa. Ivor sembrava incredibilmente calmo, ma sono sicura ne stesse sculacciando un gran numero! Alakai era rimasto al campo con Eitinel e dirigeva le operazioni. Credo che poi lei fosse andata a dar man forte ai combattenti ma per fortuna lui rimase.
Stavamo controllando quest'ultimo gruppo a sud, al momento fermo e intento a organizzarsi, quando ci scoprirono. Erano una ventina inizialmente, a cui si unirono altri 6 mercenari e... noi eravamo in tre: io, Ariah, Luth. Non potevamo farci catturare assolutamente così tentammo una fuga assolutamente disperata. Avevo con me solo due pozioni per volare, che usammo io e Luth. Ad Ariah diedi invece un intruglio che le avrebbe permesso di fuggire molto più velocemente, contavo sulla sua maggiore abilità ed in effetti riuscì a non farsi prendere. Io invece divenni ben presto bersaglio dei raggi di un paio di warlock bastardi e speravo che tra questi e un ridicolo intimare la loro resa, Alakai riuscisse a raggiungerci coi rinforzi.
Combattemmo per vendere cara la vita e non farci catturare e proprio quando eravamo prossimi a soccombere, il loro attacco si fermò e si diedero alla fuga quasi tutti. Dietro di noi era difatti arrivato un gran numero di miliziani. Neanche mi chiesi dove li avesse trovati altri miliziani... ero così contenta che solo dopo aver parlato con loro sentii Alakai spiegare che erano solo un'illusione. A mia discolpa posso dire che erano fatti così bene che potevo toccarli! Praticamente era arrivato solo lui ma era comunque riuscito a salvarci lo stesso. Il nonno!
Dopo esserci curati il grosso delle ferite per rimetterci in piedi, sentii che anche alla costa era andata bene e avevano catturato il nuovo presunto capo. Restavano solo i banditi fuggiti nella foresta e proprio in quel momento, dalle fresche frasche spuntarono la testolina rossa di Cassandra, seguita dal paladino blu, Dragan e gli altri compagni del porto. Ariah e Luth erano messi male così rientrarono, mentre io e Alakai fummo ben lieti di intraprendere una nuova caccia con loro. Presto li avremmo presi tutti! O uccisi. Va bene lo stesso.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"