30-04-2018, 19:14
"Crunch... crick... crack..."
Stavo impazzendo era evidente. Ormai erano circa sette giorni che mi ero rinchiuso volontariamente in quella cripta polverosa e putrida. Perchè mi ero deciso a tanto? Solo per dar seguito alle mie teorie era evidente. Si decide di seguire un idea del genere solo se hai piena fiducia in chi te lo dice. E se non puoi fidarti nemmeno di te stesso... beh ormai ero qui. Mi ero preparato. Usavo incantesimi di protezione e individuazione ed allo stesso tempo mi ero premunito con l'incantesimo del Trucco della corda, un buon luogo per riposare inosservati ed al sicuro.
"Crech... crock... crack..."
Riecco quel rumore. Negli ultimi giorni era diventato più insistente ed ingombrante. La mia testa sembrava esplodere mentre si faceva largo nel mio cervello. Eppure ero ancora convinto che quel contatto così diretto e continuato con il luogo in cui la morte e la non vita coabitano sarebbe servito ai miei studi. Serviva a farmi comprendere a pieno quel mondo, o almeno una buona parte di esso. Mentre mi aggiravo negli stretti anfratti più volte avevo lambito forme di non morti prive della seppur minima coscienza. Il freddo di quelle menti sparite da decenni era così penetrante da far impazzire ogni mente non preparata. Fortunatamente la mia lo era, ma per quanto ancora...
"Cronch... sgnack... crick..."
Ancora. Basta. Fù allora che lo percepii. Un pensiero compiuto in quel luogo di morte e putrefazione. Mi affrettai a usare il trucco della corda e infilarmi dello lo spazio dimensionale e poi dall'alto scrutai fuori. Ed eccolo. Strisciava una gamba mentre avanzava nell'enorme sala. Non mi ero nemmeno accorto di essere finito in un'ampia cripta. Quel rumore mi aveva fatto perdere l'attenzione. Ora osservavo l'antico non morto, avvolto nel suo sudario mentre riponeva con cura quello che sembrava un antico libro. Lo riponeva con cura in un anfratto nascosto ai piedi del sarcofago. Un sarcofago con sopra di sè antiche iscrizioni che all'apparenza sembrava elfico o qualcosa di simile. Poi prese a pronunciare alcune parole che fecero rilucere il nascondiglio per un attimo ed infine pronunciò tre volte una parola che mi colpì: "Agamon"
"Crunch... crack... creck..."
Non ora dannato rumore. Pensavo toccandomi la testa. Il non morto volse lo sguardo verso la mia direzione. Pensai in quel momento di essere finito. Mi preparai ad agire, ma in quel momento mi resi conto che degli individui erano entrati nella stanza. Sembravano viventi questi. Anzi di certo alcuni di loro lo erano. Molti di loro erano vestiti uguali, forse facevano parte di un gruppo organizzato. Sembravano avere anche una sorta di marchio sulle loro vesti che misi rapidamente alla mente. Era evidente che presto ci sarebbe stato uno scontro. Tutto in un attimo prese ad illuminarsi di lampi e luci di energia e fuoco. Il non morto avvolto nel sudario aveva abbattuto subito due dei suo avversari, ma al contempo aveva subito gli attacchi feroci degli altri. Mentre una lancia fiammeggiante di un attaccante stava per colpire l'Antico, così decisi di chiamarlo, egli formulando un incantesimo di porta dimensionale si spostò all'uscita della sala superando gli avversari e dopo aver lanciato una sfera di energia che colpì alcuni degli inseguitori si diede alla fuga. Subito i superstiti tra gli attaccanti presero a inseguirlo e nella sala piombò il silenzio. Solo un vago odore di bruciato e l'energia della magia aleggiava ancora lì. Attesi ancora un attimo poi resomi invisibile e protettomi contro le individuazioni magiche uscii dal mio nascondiglio. Mi guardai intorno, nessuno in vista a parte i caduti. Mi diressi ai piedi del sarcofago. Usai la vista arcana e compresi che un incantesimo difensivo potentissimo era stato posto a difesa dall'Antico. Non avrei mai potuto superare quella difesa lo sapevo, ma nella mia mente si fece strada un'ipotesi. Forse quella parola era una chiave. Avrei potuto prendere quel libro. Sembrava qualcosa di valore. Potevo anche morire nel tentativo, ma in fondo non ero lì per divertirmi.
Mi concentrai e con decisione pronuncia quella che speravo essere la parola per superare la difesa magica.
"Agamon"
Un lieve bagliore prese a rilucere...
"Agamon"
Il bagliore crebbe creando dei filamenti che salivano intorno a me. Forse avevo già fallito. Concentrai la mia forza di volontà come fosse l'ultima cosa che avrei fatto nella mia vita.
"Agamon!"
I filamenti si strinsero intorno a me più luminosi che mai per poi esplodere in una polvere finissima che si depose a terra svanendo. Tesi le mani verso la pietra che sigillava l'alcova per rimuoverla. Poi con rispetto e un certo timore presi il libro. Era evidentemente molto antico, forse anche più del suo proprietario. Non mi dilungai in un esame, vista la mia delicata situazione. Richiusi la pietra e misi il libro nella borsa conservante. Poi presi a correre verso quella che speravo essere l'uscita nella mia mente.
"Crunch... crick... crack..."
No, nuovamente quel rumore. Poi sentii provenire dai corridoi dietro di me urla e suoni di esplosioni. Lo scontro era alla fine. Chissà chi avrebbe vinto. Non sarei stato li a scoprirlo. Ora pensavo solo a correre. Bevvi alcune pozioni per potenziare il mio fisico e la mia resistenza.
"Crunch... crick... crack..."
Proprio non vuoi lasciarmi vero follia? Ma ora devo correre. Solo correre.
"Crooch... creck... crack..."
Ecco la una luce... sì sento l'aria fresca... è l'uscita. Misi fuori la testa con cautela dall'entrata della cripta. Nessuno semrbava essere lì fuori. Mi avviai rapido verso la strada, rinnovando le mie protezioni e la mia invisibilità con delle pozioni.
Essere preaparati è quello che salva un mago. Non smetterò mai di ripetermelo.
"Crunch... crick... crack..."
Sì è evidente sono impazzito. Ormai era passata una giornata di cammino. Sicuramente nessuno mi inseguiva altrimenti li avrei già avuti alle spalle. Eppure questo rumore è ancora con me. Decisi di prendermi un pò di riposo ed usato un altro trucco della corda mi misi al sicuro. Tirai fuori il libro dalla borsa e presi ad osservarne la copertina. Era incisa con simboli antichi ed all'apparenza di ammonizione all'eventuale lettore. Usai alcuni incantesimi per capirne la natura, ma era evidentemente un libro potente che in esso racchiudeva un potere specifico. Sembrava qualcosa legato ad un luogo, una casa, una dimora. Sì sembrava un potente incantesimo per edificare una dimora magica. Qualcosa di veramente mirabile e potente. Qualcosa che il libro chiamava: Sanctum Sanctorum.
"Crunch... Hai trovato un nuovo gioco vedo. Ad ogni modo torniamoci spesso in quella cripta. Oltre che giochi per te è piena di succulenti scarafaggi, ragni, lombrichi ed ogni sorta di leccornia."
"Dannazione a te Aken! Ho creduto di essere diventato pazzo in quella tomba per colpa tua. Quando ti dai ai tuoi spuntini evita di rendermi partecipe dei tuoi pensieri. Se non mi fossi ancora utile io ti...!"
"Bah mago come sei irritabile. Dovresti esser contento con quel nuovo libro. Anche se io starei attento e lo nasconderei bene fossi in te."
Misi via il libro e non lo tirai più fuori dalla borsa conservante. Sapevo che non ero ancora pronto per quella conoscenza. Sapevo però che un giorno sarei stato degno di quel mistero. E quel giorno avrei edificato io stesso il mio Sanctum Sanctorum.
Stavo impazzendo era evidente. Ormai erano circa sette giorni che mi ero rinchiuso volontariamente in quella cripta polverosa e putrida. Perchè mi ero deciso a tanto? Solo per dar seguito alle mie teorie era evidente. Si decide di seguire un idea del genere solo se hai piena fiducia in chi te lo dice. E se non puoi fidarti nemmeno di te stesso... beh ormai ero qui. Mi ero preparato. Usavo incantesimi di protezione e individuazione ed allo stesso tempo mi ero premunito con l'incantesimo del Trucco della corda, un buon luogo per riposare inosservati ed al sicuro.
"Crech... crock... crack..."
Riecco quel rumore. Negli ultimi giorni era diventato più insistente ed ingombrante. La mia testa sembrava esplodere mentre si faceva largo nel mio cervello. Eppure ero ancora convinto che quel contatto così diretto e continuato con il luogo in cui la morte e la non vita coabitano sarebbe servito ai miei studi. Serviva a farmi comprendere a pieno quel mondo, o almeno una buona parte di esso. Mentre mi aggiravo negli stretti anfratti più volte avevo lambito forme di non morti prive della seppur minima coscienza. Il freddo di quelle menti sparite da decenni era così penetrante da far impazzire ogni mente non preparata. Fortunatamente la mia lo era, ma per quanto ancora...
"Cronch... sgnack... crick..."
Ancora. Basta. Fù allora che lo percepii. Un pensiero compiuto in quel luogo di morte e putrefazione. Mi affrettai a usare il trucco della corda e infilarmi dello lo spazio dimensionale e poi dall'alto scrutai fuori. Ed eccolo. Strisciava una gamba mentre avanzava nell'enorme sala. Non mi ero nemmeno accorto di essere finito in un'ampia cripta. Quel rumore mi aveva fatto perdere l'attenzione. Ora osservavo l'antico non morto, avvolto nel suo sudario mentre riponeva con cura quello che sembrava un antico libro. Lo riponeva con cura in un anfratto nascosto ai piedi del sarcofago. Un sarcofago con sopra di sè antiche iscrizioni che all'apparenza sembrava elfico o qualcosa di simile. Poi prese a pronunciare alcune parole che fecero rilucere il nascondiglio per un attimo ed infine pronunciò tre volte una parola che mi colpì: "Agamon"
"Crunch... crack... creck..."
Non ora dannato rumore. Pensavo toccandomi la testa. Il non morto volse lo sguardo verso la mia direzione. Pensai in quel momento di essere finito. Mi preparai ad agire, ma in quel momento mi resi conto che degli individui erano entrati nella stanza. Sembravano viventi questi. Anzi di certo alcuni di loro lo erano. Molti di loro erano vestiti uguali, forse facevano parte di un gruppo organizzato. Sembravano avere anche una sorta di marchio sulle loro vesti che misi rapidamente alla mente. Era evidente che presto ci sarebbe stato uno scontro. Tutto in un attimo prese ad illuminarsi di lampi e luci di energia e fuoco. Il non morto avvolto nel sudario aveva abbattuto subito due dei suo avversari, ma al contempo aveva subito gli attacchi feroci degli altri. Mentre una lancia fiammeggiante di un attaccante stava per colpire l'Antico, così decisi di chiamarlo, egli formulando un incantesimo di porta dimensionale si spostò all'uscita della sala superando gli avversari e dopo aver lanciato una sfera di energia che colpì alcuni degli inseguitori si diede alla fuga. Subito i superstiti tra gli attaccanti presero a inseguirlo e nella sala piombò il silenzio. Solo un vago odore di bruciato e l'energia della magia aleggiava ancora lì. Attesi ancora un attimo poi resomi invisibile e protettomi contro le individuazioni magiche uscii dal mio nascondiglio. Mi guardai intorno, nessuno in vista a parte i caduti. Mi diressi ai piedi del sarcofago. Usai la vista arcana e compresi che un incantesimo difensivo potentissimo era stato posto a difesa dall'Antico. Non avrei mai potuto superare quella difesa lo sapevo, ma nella mia mente si fece strada un'ipotesi. Forse quella parola era una chiave. Avrei potuto prendere quel libro. Sembrava qualcosa di valore. Potevo anche morire nel tentativo, ma in fondo non ero lì per divertirmi.
Mi concentrai e con decisione pronuncia quella che speravo essere la parola per superare la difesa magica.
"Agamon"
Un lieve bagliore prese a rilucere...
"Agamon"
Il bagliore crebbe creando dei filamenti che salivano intorno a me. Forse avevo già fallito. Concentrai la mia forza di volontà come fosse l'ultima cosa che avrei fatto nella mia vita.
"Agamon!"
I filamenti si strinsero intorno a me più luminosi che mai per poi esplodere in una polvere finissima che si depose a terra svanendo. Tesi le mani verso la pietra che sigillava l'alcova per rimuoverla. Poi con rispetto e un certo timore presi il libro. Era evidentemente molto antico, forse anche più del suo proprietario. Non mi dilungai in un esame, vista la mia delicata situazione. Richiusi la pietra e misi il libro nella borsa conservante. Poi presi a correre verso quella che speravo essere l'uscita nella mia mente.
"Crunch... crick... crack..."
No, nuovamente quel rumore. Poi sentii provenire dai corridoi dietro di me urla e suoni di esplosioni. Lo scontro era alla fine. Chissà chi avrebbe vinto. Non sarei stato li a scoprirlo. Ora pensavo solo a correre. Bevvi alcune pozioni per potenziare il mio fisico e la mia resistenza.
"Crunch... crick... crack..."
Proprio non vuoi lasciarmi vero follia? Ma ora devo correre. Solo correre.
"Crooch... creck... crack..."
Ecco la una luce... sì sento l'aria fresca... è l'uscita. Misi fuori la testa con cautela dall'entrata della cripta. Nessuno semrbava essere lì fuori. Mi avviai rapido verso la strada, rinnovando le mie protezioni e la mia invisibilità con delle pozioni.
Essere preaparati è quello che salva un mago. Non smetterò mai di ripetermelo.
"Crunch... crick... crack..."
Sì è evidente sono impazzito. Ormai era passata una giornata di cammino. Sicuramente nessuno mi inseguiva altrimenti li avrei già avuti alle spalle. Eppure questo rumore è ancora con me. Decisi di prendermi un pò di riposo ed usato un altro trucco della corda mi misi al sicuro. Tirai fuori il libro dalla borsa e presi ad osservarne la copertina. Era incisa con simboli antichi ed all'apparenza di ammonizione all'eventuale lettore. Usai alcuni incantesimi per capirne la natura, ma era evidentemente un libro potente che in esso racchiudeva un potere specifico. Sembrava qualcosa legato ad un luogo, una casa, una dimora. Sì sembrava un potente incantesimo per edificare una dimora magica. Qualcosa di veramente mirabile e potente. Qualcosa che il libro chiamava: Sanctum Sanctorum.
"Crunch... Hai trovato un nuovo gioco vedo. Ad ogni modo torniamoci spesso in quella cripta. Oltre che giochi per te è piena di succulenti scarafaggi, ragni, lombrichi ed ogni sorta di leccornia."
"Dannazione a te Aken! Ho creduto di essere diventato pazzo in quella tomba per colpa tua. Quando ti dai ai tuoi spuntini evita di rendermi partecipe dei tuoi pensieri. Se non mi fossi ancora utile io ti...!"
"Bah mago come sei irritabile. Dovresti esser contento con quel nuovo libro. Anche se io starei attento e lo nasconderei bene fossi in te."
Misi via il libro e non lo tirai più fuori dalla borsa conservante. Sapevo che non ero ancora pronto per quella conoscenza. Sapevo però che un giorno sarei stato degno di quel mistero. E quel giorno avrei edificato io stesso il mio Sanctum Sanctorum.
Leonides Nathos
Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike