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[Darsa Naur] Voci crepitanti dell'anima
#91
UN NUOVO FUOCO ARDERÀ NEL TEMPIO
pt. I

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Al tempio era giunta notizia dell'avvistamento di alcuni agenti dell'innominabile sgualdrina del gelo presso delle rovine vicino a Elven Crossing. Harald Nietzen convocò Davian perchè formasse un gruppo e se ne occupasse con la massima urgenza. Per sicurezza questo tipo di missive viene bruciato immediatamente dopo la lettura, così per diverso tempo non capivamo come fosse possibile che partendo per una missione contro le schiere del gelo, ci imbattemmo in un mare di fango e melme.
La Fiamma Harald era convinto che il messaggio non si prestasse a male interpretazioni involontarie e lui non tipo da sbagliarsi così stupidamente. Eppure percorrendo le rovine di quello che era un labirinto, non trovammo alcuna traccia di lei. Piuttosto ci imbattemmo in un altare ormai dimenticato dal mondo e privo di qualunque simbolo e aura magica. Accanto vi erano solo un paio di cadaveri in putrefazione, presumibilmente morti di fame, senza alcun segno e vestiti come qualunque brigante o avventuriero.
Con noi c'erano Ariah e Leonides a darci supporto. Scendendo in profondità ci scontrammo con qualcosa che non ci saremmo mai aspettati in quel frangente. Il labirinto era parzialmente allagato e ondate di melme e schifezze demoniache di tal sorta ci attaccavano in continuazione. Faticosamente le abbattemmo fino a giungere in prossimità della sua uscita, costituito da un cerchio di teletrasporto in un'ampia sala quadrata. Al suo ingresso trovammo un cultista morto, dalle cui viscere uscì una sorta di progenie demoniaca più forte delle precedenti. Ovviamente ci attaccò e la distruggemmo. Sul collo del cultista trovammo invece un simbolo misterioso che subito annotai per ulteriori ricerche.

- Nota per Davian Thule -

Juiblex: Signore delle melme e fanghiglie, il Signore senza volto, detto anche la Cosa senza forma.
Trattasi di un signore demoniaco molto antico ridicolo, la cui tana si trova nel 222° strato dell'Abisso.
Posto che condivide spiacevolmente con Zuggtmoy, la Signora dei funghi e ti assicuro che non ho consultato un libro di favole per bambini.
Il Signore dei Funghi e la Signora dei Fanghi cercano di uccidersi praticamente da sempre ed ancor oggi, non c'è la minima speranza che io possa prenderli sul serio.

Kerlan Dethian, Fiamma Eterna di un importante Tempio di Kossuth nel Thay, venne personalmente da noi per fare chiarezza sulla vicenda alquanto bizzarra assieme agli altri due sacerdoti. Non si curavano di me e generalmente è un vantaggio, non faccio parte del clero e posso risparmiarmi le loro beghe interne ben volentieri. Le due Fiamme Eterne vollero tornare con noi in quel labirinto per vederlo personalmente ma per qualche ragione si misero a discutere nel corridoio, davanti la mia stanza. Ovviamente non mi feci alcuno scrupolo a scansarli passandogli in mezzo... colpa di Davian, mi aveva indisposta come solo lui sa fare  Heart
Ovviamente, come tutti, Dethian mi notò e si rese conto che curiosamente vivevo al tempio. Senza troppe false modestie, non ci volle molto perché si rendesse conto che sono la migliore maga che questo tempio potrà mai permettersi per i secoli a venire, nonché la migliore della città Valle. Tanto che in seguito mostrò maggiore interesse per me che per il Braciere stesso. Come biasimarlo.. Da parte sua anche la Fiamma Dethian si dimostrò un sacerdote affabile, carismatico e di grande potere.
La Fiamma Dethian insistette perchè la Fiamma Nietzen restasse al Tempio, palesemente per non averlo tra i piedi. Forse dubitando della sua competenza o proprio di lui. Così ripartimmo aggiungendo Xenia. Ripercorremmo le rovine scoprendo che numerosi minotauri si erano rintanati nel labirinto dopo la nostra pulizia. Li affrontammo senza grossi problemi finché la Fiamma Dethian decise di porre fine a quel fastidioso rallentamento incenerendoli completamente. Fu una dimostrazione del suo potere più che una reale necessità, forse per darmi modo di accorgermi che nella sua Tempesta di fuoco c'era qualcosa di più. Non capivo cosa, qualcosa di molto potente del "solo" fuoco. Egli però disse che mi sbagliavo.

Quale grande fede deve avere quest'uomo affinché nostro Signore gli conceda un potere così grande...
Col suo Sudario ha consumato persino le ossa di quell'adepto demoniaco.
Poi con una moltitudine di fiamme ha avvolto l'intera sala purificandola fin nel profondo della roccia stessa.
Tutto questo può il suo Fuoco... Lode a Kossuth!

Notai un certo disgusto in Dethian alla vista del simbolo demoniaco, prima che lo distruggesse. Quando lo dissi agli altri, Xenia aggiunse di aver notato un suo infastidirsi presso l'altare sconosciuto. In un raro momento in cui Davian mi diede retta, brevemente mi spiegò che era giustificato, in quanto ci fu una purga contro i veneratori del demone, e che forse ne era stato direttamente coinvolto. A me parve un po' sprecato l'interesse un sacerdote così grande contro una feccia tanto misera... ma chi ero per giudicare? Per un solo brevissimo istante, mi domandai se in quella vicenda non avessero rivolto attenzioni alla rivale Zuggtmoy. Ma immediatamente me lo rimangiai. Un uomo con quel potere non ha bisogno dell Signora dei Funghetti.
A colpirmi particolarmente fu il suo magnifico simbolo sacro. Ebbi modo di vederlo quando lo estrasse per porlo davanti al cultista e consumarlo col fuoco. Rappresentava una Fiamma con due splendidi e inquietanti occhi di rubino. Mi incuriosì molto la particolarità di quegli occhi, ma preferii non tormentarlo con ulteriori domande. Chiesi ad Harald informazioni in merito, e mi stupì molto che non fosse a conoscenza di nulla di simile tra i nostri simboli clericali. Lui e Davian invece non diedero molto peso alla cosa, ma al momento lasciai stare. Avevo le mie cose di cui occuparmi, tipo la presentazione del mio nuovo magnifico incantesimo di fuoco.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"
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#92
LA FIAMMA CON OCCHI DI RUBINO
pt. II

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Alcuni giorni dopo incontrai la Fiamma Dethian a passeggio per Ashabenford. Si disse stanco delle eccessive premure della Fiamma Nietzen e mi invitò ad accompagnarlo. Sorrisi ricordando quanto potessero essere pressante il caro Harald, così andammo al Cervo Bianco. Qui il sacerdote non si fece alcuna remora nel mostrare il suo interesse per le mie doti particolari. Per "doti" intendo principalmente la mia natura di fuoco, le mie grandi abilità arcane e la mia bellezza esotica. Esattamente in questo ordine, attraggono ogni sacerdote di tal genere. Sul più bello fece irruzione Davian, apertamente in ansia nel sapermi sola con lui. Per "ansia" intendo consapevolezza dei danni che potenzialmente può causare la mia parlantina. Sicuramente temeva che in qualche modo mettessi in imbarazzo il nostro tempio o lui... uomo di poca fede.
In sua presenza La Fiamma rimandò ad un altro momento allusioni alle grandi prospettive del mio futuro. Piuttosto concentrò i suoi interessi su Davian, spronandolo a maggior ambizione e seminando sospetti. In pratica ipotizzò che Harald volesse liberarsi di Davian temendo puntasse a sottrargli il titolo, mandandolo impreparato contro quei demoni. Sapendo inoltre che io tanto mi sarei potuta mettere in salvo abbandonandolo. Credo di aver contato almeno 43 cose che non tornavano... eppure... la faccia di Davian mi fece capire che stava prendendo in considerazione tale possibilità.
Nemmeno per un istante pensai che la Fiamma Dethian mentisse, ritenendolo in buona fede. Semplicemente io conoscevo Harald ormai da anni. Sapevo come si era preso il posto della precedente Fiamma Eterna Zakhar Ver'Math, praticamente senza muovere un dito. Anche ammettendo che davvero volesse eliminare Davian, cosa che dubitavo comunque, non avrebbe mai usato un piano così incerto e riconducibile a lui. Harald è molto più furbo, intelligente e prudente. Capisco che Dethian possa sottovalutarlo.. ma Davian non dovrebbe!

Davian non ha mai mostrato ambizioni per quel titolo, perchè preoccuparsi? Forse perchè sta guadagnando fama...
Ma quale idiota crederebbe di poterlo uccidere con una pozzetta di fango demoniaca?
Minimo dovrebbe mandarlo solo, anzi no.. con Anthony!
Oppure con me, non dico chiedendomi di ucciderlo, ma quanto meno convincendomi abbandonarlo... no non lo farei. 
Oppure facendogli credere che il suo mentore è stato catturato... ooooh preferirebbe morire che ritirarsi.
Basterebbe mandandogli contro un assassino mentre si batte solo contro amenità a caso...

Oh dei... qualunque piano sarebbe meglio di questo!

Ovviamente Davian non si preoccupò affatto di nascondere questi sospetti ad Harald, interrogandolo con fare inquisitorio. Il coraggio di certo non gli manca, ma il giudizio.... Non imparerà mai a fidarsi di chi ha accanto. Fortunatamente non era tanto stolto da muovere accuse formali, quindi più che della loro diatriba, mi preoccupai di capire cosa trattenesse ancora Dethian qui davvero. Cosa voleva da noi esattamente? Che ci stesse seducendo era palese, non era il primo ne sarebbe stato l'ultimo. Ma per cosa? Davian non mi era di alcun aiuto, provai a scavalcarlo usando la mia carta migliore per conquistare Dethian. E per "carta" intendo letteralmente una pergamena... si probabilmente avrebbe funzionato anche il sesso.
Harald mostrò un comprensibile malcontento quando Dethian mi fece chiamare nel "suo" studio. E io ci andai approfittando per mostrargli il mio nuovo incantesimo arcano, Fiamme di Purezza. Egli gradì molto asserendo che il Tempio ne avrebbe fatto tesoro e riempendomi di lusinghe. Allora azzardai a chiedergli del suo simbolo sacro e egli soddisfò tranquillamente la mia curiosità, rivelandomi che pochi nell'ecclesia hanno diritto di portare tale immagine. Solo pochi prescelti, a cui veniva concesso tale privilegio. Sicuramente Davian sarebbe stato un candidato, ma fu chiaro nell'esprimere il suo desiderio di avermi al suo fianco. Disse che c'era un futuro più brillante per me fuori da questo tempio, come se fossi sprecata qui dentro. Senza nemmeno pensarci risposi che nessun potere si ottiene senza sacrificio e di certo non li temevo.

"Se vorrai seguire i miei consigli 
scoprirai una fiamma ben più potente di quella che hai visto fino ad ora 
però... questo significherebbe spogliarsi di molte cose che potrebbero intralciare la tua strada." 

Mi aveva sedotta, convinta di potermi fidare di un sacerdote di Kossuth. Stavolta però avevo fatto tesoro però degli errori passati e, prima di buttarmi, volevo capire con più precisione come mi si offrisse. Il resto del dialogo fu una concisa ma esauriente spiegazione accademica sull'Albero delle Vie. Fece domande precise sul suo funzionamento, anche portando con sé altri esseri vivi. Supposi si riferisse a schiavi del suo paese e apprezzai non me lo dicesse in faccia. Ma poi mi resi conto che sarebbe alquanto azzardato portarseli qui. Non volli però essere tanto sfrontata da chiedergli che intenzioni avesse. Mi dissi che non dovevo impicciarmi, che il discorso era stato puramente teorico e che sorvegliare l'utilizzo dell'albero spettava alle autorità locali. Incredibilmente quella volta fu Davian ad aspettare ME nella navata.
Voleva andassimo altrove per parlarmi della proposta che aveva ricevuto a sua volta. Era propenso ad accettare anche più di me, ma pure lui si rendeva conto che Dethian non avesse ancora scoperto le sue carte e ci stesse come valutando. Gli parlai della proposta avuta io, tralasciando dettagli sull'Albero delle vie che mi avevano lasciata perplessa. Solo più avanti, venni a sapere di una famiglia rapita a Shadowdale attraverso tale Albero. Mi sentii stupida. Poi incredula, a che gli servivano? Sperai in una coincidenza.. o che forse ne avesse già avuto notizia prima e si fosse incuriosito. Ma lui non era stato a Shadowdale... o così credevo! Non lo dissi a nessuno, mi sentivo colpevole. Valen era lontano ma potevo sentire il suo sguardo come se lo avessi davanti, purtroppo stavolta senza il suo consiglio.
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#93
L'INGANNO
pt. III

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Dethian tornò ad Ashabenford per cercarci e affidarci un'altra missione delicata personalmente, così da evitare strane disinformazioni. Evocai Davian, già che tardava, e i Trovatori ci ospitarono in sede per sentire di che si trattava. Di nuovo demoni. Tre cultisti erano stati avvistati e si nascondevano in una cripta presso i Picchi del Tuono, dove si erano fermati per poi recarsi con ogni probabilità più a nord, verso il Mare della Luna.
Intendevano piantare un seme di Asheroth approfittando di queste cripte già infestate, per propagare il potere del loro Signore demoniaco. Davian doveva riunire un gruppo per recarci sul luogo il più presto possibile. Nemmeno Anthony, nella sua ignoranza, ebbe dubbi sulle ragioni di tanta ostilità verso un demone così glaciale... per quanto avremmo preferito combattere servi della Sgualdrina, ci stava bene comunque.

Aseroth: Signore demoniaco del ghiaccio eterno del piano abissale "Anima Ghiacciata".
Trattasi di un gelo in grado di uccidere e imprigionare le anime dei defunti, di cui le cripte sono già ricolme.
Un ottimo luogo dove aumentare il proprio potere per un demone di questo tipo.
Le anime degli spettri furiosi, ma anche le nostre se uccisi, vengono intrappolate e assoggettate al dominio del demone che le trascina nel suo piano abissale.

Il gruppo era formato da noi, Anthony, Leonides, Ariah e Xenia.. la quale era accompagnata da Eitinel. Raccomandai a Davian la sua partecipazione perchè era sveglia, studiata e curiosa come me. Ovviamente non mi permetteva di dirle troppo, anzi, di dirle niente.. ma ritenevo che se anche lei avesse avuto sospetti, avrebbe indagato senza sollevare il polverone inquisitorio della Triade. In due avremmo convinto meglio il Braciere. Così partimmo.
Entrati nella cripta affrontammo i non morti che la infestavano di stanza in stanza. I cultisti ci affrontarono uno alla volta, coprendo i loro attacchi con gli altri esseri piegati al loro servizio. A fatica e dolorosamente riuscimmo ad avere comunque la meglio. Tutti e tre avevano un simbolo cicatrizzato sul collo, fatto con un'ustione da gelo o da fuoco che sia. Lo stesso simbolo era stato inciso con una lama su di un altare. Arrivando nel cuore della cripta trovammo quello che doveva essere il seme, già attivo e fluttuante. Senza indugiare troppo in controlli, Davian lo distrusse violentemente. Nel frattempo Xenia perlustrò le celle circostanti e trovò qualcosa.
Si trattava di due corpi, o meglio ciò che restava di due prigionieri, un umanoide completamente carbonizzato e un uomo coperto da ustioni e con le vesti bruciate. Il fuoco che li aveva divorati doveva essere stato della stessa intensità di quello che vidi usare da Dethian. Cercai con cura un simbolo sul loro collo e lo trovai sull'uomo. Descrissi ad alta voce quanto vidi, un simbolo vago con due occhi. Subito Davian mi zittì e non detti altre spiegazioni. Eitinel era rimasta fuori dalla cella, ma sicuramente aveva sentito.
In seguito dissi a Davian che forse erano quelli che avevano scovato i cultisti e informato Dethian, evidentemente erano stati catturati e piuttosto che cedere l'anima a quel demone, si erano dati fuoco. Però era un potere grande quello del fuoco usato, possibile fossero in grado di usarlo anche altri in questa cerchia elitaria? Incuriosita dal ritrovamento feci altre ricerche su Aseroth, trovando conferme del suo simbolo, uguale a quello dei cultisti, e quanto rivelatoci dalla Fiamma EternaContinuai la lettura cercando quanto potesse aver tralasciato, tipo le sue specifiche relazioni esterne... non capivo perchè Dethian combattesse tanto i demoni. Scoprii che Aseroth non ne aveva nessuna con gli altri demoni incontrati e... curiosamente... nemmeno con Kossuth. Perplessa cercai allora chi fosse il suo vero nemico e rimasi a fissare le pagine inorridita.

Alzrius: La Fiamma che Scorre. Arcidemone del 601° piano  della Conflagrazione.

No, non può essere... è un uomo di fede... perchè vendersi a un demone?
Questo libro dovrebbe avere anche la raffigurazione del suo simbolo... qui da qualche parte... ma dov'è?
L'ha strappata lui.
Ma no, l'avrà presa Eitinel per... per... perchè?
C'è un solo motivo per farlo e che purtroppo conferma i miei peggiori sospetti....
Devo trovare quel simbolo dannazione!
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#94
L'ERESIA
pt. IV

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Cercai quel maledetto simbolo invano per tutta la biblioteca e sapevo di non poter chiedere nemmeno a Valen di controllare i loro archivi. Però non potevo nemmeno muovere accuse formali senza prove concrete, decisi allora di convincere Davian in un modo o nell'altro. Peccato avessi più probabilità di convincere un mind flayer a mangiarsi la testa di Anthony. Lo raggiunsi al tempio insistendo di dovergli parlare ma non in tal sede. E Lui invece voleva prima parlare con Dethian. Harald ci informò che non era ancora rientrato e potevamo parlare attendendolo nel suo studio. Esattamente l'ultimo posto dove farlo. Quindi lo feci, perchè Harald si disse anch'egli perplesso in quanto Kossuth non badava tanto ai demoni, avendo nemici più importanti di cui occuparsi.
Ora.. se persino lui aveva dei dubbi, perchè Davian no? Non mi trattenni e ne parlai subito a Davian nello studio. Giuro però che lo feci sottovoce, almeno all'inizio, ma qualcuno ha mai provato a far ragionare un muro? Al di là degli schiaffi che meriterebbe per non aver mostrato altrettanta inflessibilità con Dethian solo in virtù del suo sacerdozio e del mio non essere parte del clero... ma io sono una Genasi! La mia pazienza ha un limite! La pazienza è per gli umani! Stavo giusto valutando di inaugurare il mio nuovo bastone sul suo cranio quando venni magicamente interrotta.  

Davian caro rifletti, perchè strappare la pagina altrimenti? ...anzi no, zitto un attimo!
Darsa, cosa vorresti dire? ...Darsa? ...Con chi parli?
Lo sapevo! Eitiniel me lo ha appena confermato!
Ma cosa? Di che parli?

La fiamma con gli occhi è il simbolo di Alzrius! Un arcidemone!

Stai dicendo che Dethian sarebbe un eretico? Come lo sai?
Anche Eiitinel ha trovato il simbolo! Non possiamo sbagliarci entrambe!

La porta! Siamo chiusi dentro!

L'eretico, che ovviamente era già arrivato e ci sentiva benissimo, bloccò la porta dello studio lasciandoci in compagnia di un demone infuocato. Davian scattò così com'era, senza armatura e armato di morning star. Io invece rimasi paralizzata colpita dai suoi poteri a un palmo dal loro naso. Giustizia vuole che io rimasi illesa, Davian prese un sacco di botte e il demone ancora di più sotto forma di dardi e ferro freddo. Poi Harald accorse per liberarci salvare la porta prima che la esplodessi. Era una bella porta. Accusai di nuovo Dethian, già che le prove che cercavo stavano giusto uscendo ora da ogni fiamma del Tempio. Troppa grazia.
Gli adepti accorsero e ci scontrammo duramente contro l'orda demoniaca, ma più ne distruggevamo e più ne scaturivano. Davian scattò verso il Sacro Braciere e io rimasi dietro a difendere le sale interne finchè non venni respinta da un grosso abominio infuocato. Così Harald decise di mostrare cosa fosse una vera Fiamma Eterna, scandendo il concetto a mazzate. Che impeto... come non dargli un secondogenito? Chiarito quindi che non fossi io a dover salvare lui... raggiunsi Davian. Continuando a combatterli urlò che le fiamme erano compromesse e dovevo spegnerle subito. Esitai e imprecai. Aveva ragione, non c'era altro modo.
Estinto il fuoco, il silenzio calò nel tempio. Rotto solo da bestemmie e dagli uomini che accorrevano per soccorrere i feriti. Il primo ad essere portato via fu proprio Harald. Dissero che era messo male ma dalle sue urla furenti era chiaro che nemmeno a letto mancasse di energie anche costretto a letto non mancasse di energie e io sapevo cosa volesse dire presto si sarebbe ripreso. Ordinò di portargli Dethian per riaccendere il Sacro Fuoco con le sue carni viveNostro figlio stava bene, fortunatamente era fuori al mercato con la balia. Dethian era fuggito e noi perquisimmo la stanza di quel bastardo trovando alcuni documenti e il suo diario. Ci vollero due giorni per leggerlo, un po' perchè in abissale e molto perchè un diario è scritto per se stessi, non così chiaro per altri.

- dal resoconto per la Fiamma Eterna Nietzen -

... Alcuni passi rendono evidente che l'eresia di Dethian sia più vecchia di quanto pensassimo.
Da anni ormai la sua scalata nei ranghi della Chiesa è guidata dalla mano di Alzrius, allo scopo di assicurargli seguaci.
... Egli parla di sparizioni, rapimenti, uccisioni, avvenimenti che colpiscono alcuni sacerdoti suoi avversari. In alcuni passi è delirante ...

... Verso la fine parla della situazione delle Valli...
... mostra interesse per me e il Braciere Thule, convinto di poterci spingere dalla sua parte. Me soprattutto.
... il rito di iniziazione è già pronto. Afferma che recuperare dei sacrifici da Shadowdale è stato semplice ... 
... tra i suoi deliri c'è solo una frase che indica dove possa nascondersi...

"Li legherò ad Alzrius nello stesso posto dove hanno dall'inizio ottenuto il suo favore."
 
Harald confermò che non si trattava di un impostore ma era stupito. Inoltre il messo che aveva inviato nel Thay era stato trovato carbonizzato lungo la strada verso Scardale. Questo purtroppo avrebbe permesso a molti seguaci di fuggire per tempo. Era ovvio a cosa gli servissero le persone rapite giorni addietro ed ero furiosa per avergli facilitato la cosa. Per quanto ovvio che li avrebbe presi lo stesso in un modo o l'altro. Dovevamo salvarli a tutti i costi e lui avrebbe pagato cara la sua insolenza. Riformammo gruppo, senza Xenia ed Eitinel che avevano altre urgenze, e tornammo nel labirinto.
Chiudevo io il gruppo, lasciando fossero gli altri ad avanzare a passo spedito spazzando via quanto incrociassero lungo il percorso. Così da risparmiare magie per Dethian ed assicurarmi non lasciassimo niente indietro. C'erano alcuni resti carbonizzati, forse di qualche sventurato che aveva avuto la pessima idea di curiosare qui dentro. Dal fuoco dei bracieri uscivano fiamme che parevano esaltare la potenza di Kossuth per poi mutare corrotte dall'Abisso attaccandoci ed esplodendo pericolosamente. Raggiungemmo infine la sala, circondata da fiamme e con quattro pilastri su cui Dethian aveva legato le sue vittime sacrificali. 
Di nuovo ci invitò a unirci a lui e stavolta rifiutammo decisi. Allora alzò le fiamme delle colonne facendo scaturire demoni che combattemmo fino a distruggerli e prendere lui vivo, ben legato e privo di sensi. I prigionieri erano ancora vivi così li slegammo per portarli via prima che le fiamme ricoprissero interamente la sala. Prestammo loro le prime cure e li rassicurammo, poi presi la famiglia con me per portarla subito al Tempio col Teletrasporto. Qui avremmo potuto curarli con più calma e infine li avrei riportati a Shadowdale attraverso l'Albero delle Vie. Purtroppo non andò così.

Fu un attimo

Leonides e Davian tenevano saldamente il bastardo portandolo via dalla navata.
I bambini si stringevano ai genitori lasciando la mia presa, dissi loro che erano al sicuro...
A passo svelto mi incamminai verso le stanze per chiamare la Fiamma Eterna

Solo pochi passi e dietro me sentii una risata infantile, era la piccola
Urla della madre, urla di Davian e poi l'esplosione. Terribile e devastante.

mi voltai
  Ombre di una famiglia incenerita.

L'ala destra del tempio era distrutta, tra le macerie alcuni compagni feriti ma più o meno tutti vivi. Loro invece erano gli Allerton e tutto ciò che ne rimaneva, entrava in un'urna. Rimanemmo impietriti, con le orecchie fischianti finchè le urla di un Harald ancora più furioso non ci scossero. Credevo di essere stata prudente a non portali subito in mezzo alla città di Shadowdale, ma non abbastanza... Perchè non avevamo controllato prima? Era stato facile, troppo facile! E lui rideva, il bastardo, incatenato dentro il Sacro Braciere. Continuò a ridere mentre la sua carne e i vestiti si incendiavano e venivano consumati dall'unico vero Fuoco. Uno che non ha bisogno di occhi per vedere e che in questo Tempio, già arde dentro i miei con tutta la sua furia.
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#95
QUALCOSA SI MUOVE NELLE PALUDI

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Alcuni giorni fa abbiamo pensato fosse una buona idea inoltrarci nelle paludi delle Mosstrunks perchè... non avevamo di meglio da fare. Probabilmente farci i fatti nostri sarebbe stata un'idea migliore, ma tant'è. Siamo stati pestati a dovere da un gruppo di lucertoloidi particolarmente agguerrito e ben armato. Troppo ben armato per delle lucertole primitive. Inizialmente pensai che semplicemente avessero depredato armi e armature in metallo, ma i gruppi di lucertole in movimento per la palude erano molti più del solito e tutti erano ben equipaggiati.
Riuscimmo a raggiungere il centro della palude, dove diverse capanne indicavano il loro villaggio, che ovviamente difesero con forze maggiori. La cosa strana è che quando io ed Anthony finimmo a terra, tentarono di portarmi via mentre gli altri ancora combattevano. Solo me. Wren li inseguì da sola ma venne catturata a sua volta finchè gli altri riuscirono a fermarli e portaci in salvo. Avevo la netta impressione che stessero difendendo qualcosa, il loro territorio ovviamente, ma tutte quelle pattuglie in giro e quel metallo.. mi pare strano. Insolito quanto meno.

In seguito giunsero voci i numerose incursioni da lucertoloidi provenienti dalla strada oscura. Cosa che trovai ancora più insolita, dopotutto ci avevano già ricacciati con successo. Forse perchè Davian aveva deciso di dar fuoco ad alcune delle loro costruzioni? Mha... Nei giorni seguenti le incursioni non solo continuarono, ma si spinsero fin dentro la Valle, raggiungendo l'Abbazia della Spada e uccidendo dei cacciatori. Percorrendo la strada tra Essembra ed Hap incontrammo alcune di queste lucertole, molto meno preparate. Le uccidemmo facilmente ma avevano già fatto due vittime. Poi arrivarono voci di avvistamenti anche nella foresta ad est di Ashabenford. Decidemmo così di organizzarci meglio e tornare nelle paludi e scoprire cosa stava succedendo.

Show ContentCopia del resoconto per la milizia:

Sono tornata ora dalla caserma. Ad Ashabenford dicono che non ci sono stati attacchi o avvistamenti di lucertoloidi nella valle. Solo alcune denunce ma non pensando siano collegate ad essi. Anche a Essembra negano che chi siano stati rapimenti, solo alcuni contadini morti a seguito di attacchi a fattorie che poi sono riusciti a fermare. Immagino dovremo parlare coi comandanti per avere notizie "veritiere", giustamente non vogliono scatenare il panico. Lo faremo quando decideremo di agire, magari prima che Salabek venga a... come ha detto Xeclon? Cacciarci da casa.

Show ContentRicerche:

Ma pensa... quindi Salabek sarebbe un mezzo immondo? Meraviglioso. Devo riparlare con Xeclon, spero sia ancora vivo.

Show ContentTrascrizione:

Al di là che questa bestia non sappia contare meglio di "poco" "tanto" e "molti"... e che pare una biondina innamorata "lui feroce" "lui più forte" "nessuno batte" e via dicendo... Direi che possiamo confermare che Salabek sia un mezzo immondo e forse non è nemmeno l'unico tra i lucertoloidi. Inoltre direi che è totalmente inutile sprecare tempo a cercare alleanze con le ultime tribù, tanto sono poche e a chi si è già sottomesso importa solo che Salabek renda forte la tribù. Chi se ne frega come. Va bene anche se in questi sacrifici prevedono il cannibalismo. Piuttosto le parole di Xeclon paiono smentire l'uso di artigiani per armarsi, i prigionieri umani o meno servono solo per i sacrifici.

Ad ogni modo la cosa più importante è che non manca molto perchè finiscano la loro opera di conquista interna per poi attaccarci in grande stile. Dobbiamo assolutamente avvertire il Lord e radunare le forze. Spero Leonides abbia fortuna con il Sacerdote Graster all'Abbazia della Spada.
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#96
QUALCOSA SI MUOVE NEI GIARDINI

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Non è andata proprio come pensavamo. Ma proprio per niente.

Lord Ilmeth ci ha ricevuti per discutere della questione e proprio mentre eravamo al suo tavolo, apparecchiato con la mappa della valle e un servizio di bandierine appuntate nella zona confinante con le  Mosstrunks, è giunta la notizia. Numerose lucertole stavano varcando il confine a sud della città. Le forze dell'Abbazia della Spada e i soldati del Lord erano già impegnati a respingerli e necessitavano rinforzi. Francamente non mi aspettavo che la tribù degli Scagliaguzze tentasse un attacco tanto massiccio e violento così presto, ma tant'è... che ci siamo armati per dar man forte ai soldati.
Dopo aver respinto i primi gruppi abbiamo avuto modo di constatare quanto ci aspettavamo. Erano armati in modo primitivo e alcuni portavano il simbolo di Semuanya. Sapevamo difatti che Salabek e i sacerdoti non stavano servendo Sess'innek apertamente, ma lasciavano credere alla tribù di agire secondo il volere di Semuanya. Non mi stupii nemmeno della mancanza di equipaggiamento migliore e in metallo. Gli Scagliaguzze erano in espansione, serviva tempo per armare i nuovi guerrieri delle tribù sottomesse e probabilmente li riteneva anche più sacrificabili. Sicuramente l'equipaggiamento migliore era riservato ai più forti e fedeli.
Quel giorno riuscimmo a ricacciarli nei Giardini di Aencar, dove grazie ad un occhio arcano avevo scorto il loro nuovo accampamento, proprio al centro delle fontane. Vidi anche numerosi cuccioli e per quanto rimasti perplessa dalla cosa, non avevo la minima idea di cosa passasse nella mente di una lucertola. Ma perchè si erano portati dietro le famiglie? Una trappola? Ardito per menti tanto corte. Ovviamente il giorno dopo non mancò il pippone in favore del salvataggio dei cuccioli. Per quanto mi riguarda erano bestie, animali, non mi da piacere ucciderle a caso se non mi sono ostili. Dipendeva solo da loro.
Oltre alle forze del Lord e dell'Abbazia, arrivarono anche soldati da Hap e altri volontari si unirono a noi. Il comando dell'azione da parte nostra fu dato ovviamente a Davian e ci coordinammo col Lord per attacare da sud est. O forse era nord ovest... Insomma dalla parte opposta dei soldati per circondarli per schiacciarli al centro o arrendersi. Cosa che ovviamente non hanno fatto, arrendersi. Li sconfiggemmo senza grossi problemi, a parte il mio inzupparmi tra sangue e acqua dai troppi colpi presi. Poi però giunse dall'Abbazia un soldato trafelato, affermando che questo scontro era solo un diversivo dei lucertoloidi per tentare un assalto all'Abbazia stessa. Le domande più ovvie furono: sacrificando la loro stessa prole? Bestie.. E perchè l'Abbazia? Sul serio sono in grado di riconoscerne la posizione geografica strategica?

Le risposte non furono affatto ovvie. Ma proprio per niente.

Anche se stanchi, feriti e con pochi incantesimi rimasti, marciammo fino alla collina e la risalimmo facendoci strada tra le loro code verdi. Uccidemmo le ultime lucertole proprio ai piedi delle mura e l'ultima... si fermò urlandoci contro. Era grossa e forte, munita di una rudimentale ma altrettanto grossa mazza. Si presentò come Kecual, il precedente capo degli Scagliaguzze, battuto da Salabek perchè aveva "imbrogliato". Insisteva molto su questo punto, penso si riferisse alla natura demonica in voga ultimamente tra le loro alte cerchie. Ci accusava di aver sterminato la sua gente quando volevano solo parlare per cercare asilo lontano da Salabek. Le nostre reazioni, stupore a parte, furono più o meno le stesse. Qualcuno nemmeno gli credette, altri gelarono capendo il grosso errore fatto, ma praticamente tutti ribattemmo che si erano presentati alle nostre porte armati e non potevano essere accolti diversamente.
Cosa avrebbe dovuto fare un lord che deve proteggere la sua gente e si vede arrivare in casa orde di lucertole sibilanti. Era ovvio che il loro arrivo venisse preso per un'azione ostile! Come capo avrebbe dovuto farsi avanti da solo o mandare un portavoce, in ogni caso palesemente disarmato, urlando di voler parlare col "sacerdote rosso". Allora sarebbe stato ascoltato. Dubito fortemente che la blanda tregua che il sacerdote Graster aveva stretto con loro, comprendesse asilo presso le nostre strutture senza preavviso e varcare i nostri confini ad armi spianate. Disse infine che ormai era tardi, il suo popolo era stato massacrato e decise di battersi con Davian per una morte onorevole. Io direi stupida. Il lord aveva ordinato di non infierire sui cuccioli e "civili" se non necessario e non mi pare lo fosse stato. Ai giardini ero un po' troppo occupata a sputare sangue e fuoco per fare una stima dei corpi a terra ma noi non abbiamo ucciso la prole. Forse i soldati... semmai mi informerò in merito ma... non è che la cosa mi tolga il sonno.
Dobbiamo prepararci ad affrontare gli Scagliaguzze di Salabek il più presto possibile e in forze. Inoltre resta da verificare quanto mi è stato riferito da Wren e Realgar riguardo i lucertoloidi che li hanno catturati dalle parti di Elven Crossing. Affermano che questi prendano vive solo le femmine dei "sangue caldo" e uccidano i maschi. Non sanno per cosa le tengano vive ma sono riusciti a fuggire. Hanno visto poi un drago nero arrivare e divorare questa tribù di lucertole, probabilmente infuriato dalla loro fuga. Questa cosa mi ricorda quel drago nero che ci è sfuggito non molto tempo fa, che voleva sacrificare delle donne rapite per un rito che gli avrebbe conferito potere. Grazie a un sacerdote di Tiamat voleva sfruttare una delle pietre che avevano assorbito la pioggia magica elfica. A naso mi fa pensare che sia lo stesso drago, ma di quale potere dispone stavolta per completare il rito? Lo aiuta il demone? Probabilmente è lui il misterioso "coccodrillo" citato da Xeclon e sfrutta i lucertoloidi per ottenere donne.
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#97
VILLAGGIO DEGLI SCAGLIAGUZZE

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*Viene riportata nel diario una copia del resoconto consegnato a Lord Ilmeth, il Comandante Shendean e i compagni. Viene apportata una correzione*

Stimati Lord Ilmeth e Comandante Shendean,

abbiamo eseguito una ricognizione sorvolando le paludi presso le Mosstrunks tramite l'incantesimo divino "Camminare nel vento", ovvero librandoci in aria sospinti dal vento come nuvole e comunicando tra noi tramite "Legame telepatico" arcano, incantesimi rimasti attivi per tutto il tempo. Ci siamo mossi in cinque: la maga Darsa, il paladino Valen, la mistica Eitinel, il sacerdote Davian, l'ilmaterita Ivor. Avvicinandoci alle paludi abbiamo scorto alcuni piccoli campi periferici, che abbiamo ignorato in cerca della zona abitata dalla tribù degli Scagliaguzze. Abbiamo sorvolato una specie di isola un altopiano in mezzo all'acqua con un forte dei lucertoloidi. Al di sotto vi è un accesso per delle grotte sotterranee. Anche qui abbiamo proseguito senza fermarci. Giunti verso il centro della zona paludosa abbiamo scorto un grosso villaggio e ci siamo fermati a circa 150 metri su di un'altura nascosta dalla vegetazione. Una prima ricognizione è stata svolta da me tramite "Occhio arcano" invisibile inviato verso il tempio centrale, una seconda da Eitinel tramite "Occhi indagatori" per ispezionare il villaggio e cercare i prigionieri, infine due ricognizioni svolte da noi personalmente spostandoci invisibili nel vento verso il tempio e verso la prigione.

Villaggio
Il villaggio era molto attivo, vi erano lucertoloidi popolani occupati in attività quotidiane e gruppi di lucertoloidi ben armati che pattugliavano le strade. Lungo il perimetro abbiamo visto diversi posti di guardia, ognuno con due sentinelle che sorvegliano la palude. Lungo il perimetro nord ed est ne abbiamo contati 5. In questa parte del villaggio vi erano diversi lucertoloidi schiavizzati, distinguibili da un collare in cuoio, che svolgevano le mansioni più pesanti. Nessun schiavo "umano" e in questo testo per umano intenderò sempre "persone a sangue caldo". Spostandosi verso il centro del villaggio, dove risiede il tempio, le strutture diventano migliori e le guardie aumentano. Qui ho visto capanne in legno, canne di palude e infine alcune che sfruttavano la pietra preesistente delle rovine presenti. Tutte senza simboli evidenti. Le pattuglie delle strade sono dotate di armature in metallo ma quelle di guardia al tempio sono equipaggiate ancora meglio e presentano anche i simboli di Sess'innek su armatura e scudi.
Nel perimetro del villaggio a sud del tempio i lucertoloidi hanno già iniziato ad alzare una palizzata che proseguirà lungo entrambi i lati. Sempre qui a sud vi era una grossa struttura in legno usata come prigione, piuttosto vicina a 5 fornaci circondate da molti guerrieri. Qui vengono condotti degli schiavi umani artigiani, anch'essi con collare, per lavorare e insegnare il mestiere ai lucertoloidi. Ho intravisto personalmente 2 uomini, probabilmente non delle valli, intenti a lavorare del metallo e guardati da 7 lucertoloidi, di cui 2 guardie armate come quelle del tempio. Questi collari e le armature delle guardie non erano magici. Abbiamo intravisto anche altri lucertoloidi intenti a lavorare di loro mano il metallo nelle forge vicine e una donna uscire dalla prigione con due guardie. E' stata condotta in una capanna dove ha iniziato a tessere con un rozzo telaio, guardata da 10 lucertoloidi. Infine abbiamo visto un altro umano forgiare un'armatura e un mezz'elfo che riparava archi.

Tempio
Davanti al tempio ho visto delle ceste contenenti una quarantina di uova di lucertoloide. Queste venivano man mano portate dentro da alcuni schiavi lucertoloidi, sorvegliati da altri 4 con vesti recanti le insegne di Sess'innek. Ritengo che questi siano alcuni dei loro sciamani. Le uova sono state posate in una grossa sala, dove vi erano altri 4 lucertoloidi ben armati come detto sopra. Questi erano di guardia ad una porta al momento chiusa, che da verso le sale interne. La vegetazione sulle pareti della sala fa presumere che la struttura fosse abbandonata e loro l'abbiano in qualche modo "ristrutturata". Qui non c'era altro di rilevante e non ho trovato nessun altare sacrificale vicino al tempio.
In un secondo momento io e Valen siamo volati nuovamente nel tempio da invisibili. La porta era stata aperta e dava su una specie di anticamera con altre porte, ognuna sorvegliata da un guerriero. Abbiamo attraversato l'unica aperta di fronte a noi, dove i lucertoloidi stavano portando le uova dentro un'altra stanza a sinistra. Qui le uova venivano disposte accuratamente in un cerchio, senza simboli o altro. Non mi è stato possibile verificare la presenza di auree magiche e capirne il funzionamento. Sentendo alcuni rumori metallici nell'anticamera precedente, siamo tornati indietro e visto un grosso lucertoloide verde in armatura, con due corna e grosse ali da pipistrello. Riteniamo fosse Salabek e l'aspetto era proprio di un re lucertola della genia demoniaca. Teneva in mano una delle uova, rigirandola e osservandola. Poi ha superato una porta alla nostra sinistra, ovvero a destra entrando dal tempio. Lo abbiamo seguito ma subito è scattato un allarme magico sonoro rilevando la nostra intrusione al solo passaggio aereo. Salabek ha eseguito un incantesimo di "Epurare invisibilità" e siamo fuggiti verso il nostro nascondiglio.

Prigione
Allo stesso modo Ivor e Davian hanno controllato la struttura di legno. Questa presenta una sala da cui si accede a due ali distinte. Una contenente grosse celle comuni e alcuni lucertoloidi schiavi intenti a riposare. Molte celle erano vuote in quanto gli occupanti erano fuori al lavoro. L'altra ala è più sorvegliata e presenta una decina di celle singole piuttosto semplici ma in condizioni migliori delle altre. Anche queste al momento erano vuote ma evidentemente usate, probabilmente dagli schiavi umani. Le guardie della prigione erano una ventina tra fisse e di ronda. Le chiavi delle celle sono custodite da una guardia nella sala centrale da cui si accede alle due ali. Al rientro dell'ultimo occhio magico di Eitinel ci siamo dovuti ritirare per l'arrivo di un grosso gruppo di guardie, ma vorremmo tornare meglio organizzati per liberare i prigionieri umani e magari distruggere le fornaci, in quanto presto tali schiavi saranno sacrificabili. Senza contare i lucertoloidi schiavi, in tutto abbiamo visto 6 schiavi umani al lavoro ma, dal numero di giacigli, riteniamo possano essere 10.

Darsa Naur
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#98
ALFAROTH DELLE OMBRE

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Grazie alle maggiori conoscenze di cui godo oggi e la bellezza di duemila monete di cui non godo più... Tinnn Karrsset Grreetash!* ...sono riuscita a raccogliere qualche informazione in più su questo demone. Ho unito informazioni da più fonti e scoperto che il simpaticone ha diversi appellativi tra cui: Alfaroth delle Ombre, Artiglio nero della sapienzaSecondo solo a chi detiene l'impero. Ogni nome rispecchia parte della sua natura.
Sapevamo già infatti fosse un demone d'ombra molto potente, famoso detentore di numerose conoscenze soprattutto in riferimento a riti e incantesimi oscuri. Per questa sua caratteristica ha tra i suoi cultisti molti sapienti e incantatori disposti a cedere la propria anima in cambio di queste conoscenze. Inoltre i cultisti così come il demone a cui fanno capo generalmente preferiscono agire in maniera subdola così da arrecare il maggior danno possibile. Sapevo da vecchie informazioni che è famoso anche per la sua pazienza e il suo essere molto vendicativo. Come fece il demonologo di qualche anno fa, alle volte incantatori o esseri malvagi provano a contattarlo per mezzo di rituali decisamente oscuri per ricercare il suo sapere. Se il rito va a buon fine e il demone è dell'umore giusto questi dispensa il suo sapere a condizione di un completo asservimento alla sua volontà. 
I culti dedicati a questo demone sono piuttosto sanguinolenti, come per altri demoni del resto. Ho trovato tracce di rituali atti a ingraziarsi il demone che richiedono l'estrazione del cuore della vittima, rigorosamente viva al momento del sacrificio. Questo può essere svolto in vari modi che vanno dalla sua immolazione in una fiamma all'officiante che lo deve divorare crudo sul posto facendomi perdere del tutto l'appetito. Praticamente è uguale al rito che Xeclon ci descrisse e che abbiamo attribuito al culto di Sess'innek.
Non sono riuscita a trovare il piano di residenza di questo demone, ma ho notato che da nessuna parte viene definito "Signore dei demoni". Questo mi ha incuriosita in relazione all'appellativo "Secondo solo a chi detiene l'impero". A quale impero si riferisce? Chiaramente dev'essere a sua volta al servizio di qualche altra entità superiore a lui. Che ne so.. un Signore o Principe demoniaco o qualche divinità. Peccato non abbia trovato collegamenti diretti ma suppongo che l'appellativo faccia riferimento in qualche modo a un altro nome di questa entità superiore.


*trattasi di una imprecazione in lingua ignan che per decenza non verrà tradotta.

* * *

[..] Forse Ivor non era stato poi così avventato nel sospettare un coinvolgimento di questo demone con Sess'innek. E' il Signore demoniaco padrone del Kearackinin, lo Strato Fantasma chiamato così per la sua impossibilità di accesso senza autorizzazione. Piuttosto simile alla concezione che un demone potrebbe avere di un impero. Però non abbiamo trovato alcun riferimento a lui nel villaggio dei lucertoloidi. Perchè servire un demone simile?

[..] Tra le persone scomparse, di cui stranamente non vi è denuncia, c'è l'addetto del negozio di alchimia di Leliana. Ha provato a scrutarlo, ovviamente con una mia pergamena neanche fossi l'unica maga in grado di procurare ciò serve ...ma non importa. Stranamente lo ha visto non in una cella ma in una struttura in pietra lavorata. Che sia chiuso al Tempio?

[..] E invece no. Abbiamo conosciuto un Cavaliere di Mistledale di nome Ralof. Un tipo di poche parole e zero convenevoli, direi la versione burbera di Karyn. Dei cultisti gli sono entrati in casa perchè stava indagando sulle persone scomparse, qualcun'altro li ha fatti fuori bruciandogli casa. In effetti anche io sarei piuttosto incavolata. Chiunque sia stato direi che ci ha fatto un favore, mi preoccupa più come diavolo lo hanno scoperto i cultisti, non mi pare un idiota questo tipo. Al contrario ha scoperto un loro covo che non vedo l'ora di visitare...

[..] E dunque erano i cultisti a procurare gli artigiani umani ai lucertoloidi, il che rende chiaro in che modo Alfaroth serva Sess'innek. Ciò non toglie che sia caduto male a trattare con le lucertole dall'alto delle sue oscure conoscenze... decisamente umiliante. Abbiamo trovato una lettera in cui fanno riferimento all'uso di nodi elementali a cui attingere potere, prima al tempio di Bane e poi a Shadowdale. Proprio qui al vecchio tempio abbiamo fermato il loro rituale, stavano incanalando dell'energia. Dovremo interrogare il prigioniero, peccato che un ultimo cultista ci sia sfuggito.

[..] Anche i prigionieri nel villaggio degli Scagliaguzze ora sono liberi. Il grosso dei guerrieri però si è già mosso fuori dal villaggio per attaccare un'altra tribù, dovremo avvertire i comandanti. Abbiamo approfittato per aprire le gabbie anche degli schiavi lucertoloidi. Purtroppo però qualunque rito stessero facendo sulle uova, è già stato fatto. Abbiamo comunque fatto saltare in aria le loro forge e l'ingresso del tempio. Direi un successo.
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#99
BATTAGLIA FINALE

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La questione dei lucertoloidi è stata risolta meglio di quanto sperassi. L'eliminazione dei cultisti e del grimorio ha tolto dai giochi sia Alfaroth che il drago nero Daalnirrein. Unita allo schiaffo inferto con la polvere pirica al villaggio degli Scagliaguzze, ha finalmente smosso gli eserciti verso la palude. Si sono schierati i soldati del Lord, guidati dal Vassallo Sturnn, e i cavalieri di Mistledale guidati dal comandante Shendean. Metà di noi, compresa me, si sono inoltrati nella palude seguendo l'ultimo avvistamento del Re lucertola Salabek allo scopo di ucciderlo per indebolire la tribù e mostrare loro la debolezza di un demone venerato come un dio. Gli altri si sono occupati di intrattenere il grosso dei loro guerrieri con palle di fuoco, decimandoli ed impedendogli di unirsi agli altri.
Peccato però che al termine della giornata, sia noi che l'altra squadra, avevamo eliminato un diverso Salabek e nessuno dei due era l'originale. Avevano portato a termine i loro riti oscuri per accelerare la crescita delle uova, riuscendone a corromperne alcune. Da queste erano riusciti a tirar su ben due Re lucertola mandati in due diverse direzioni della palude con parte dei soldati. Così che tutti i loro guerrieri fossero convinti di essere guidati dallo stesso Salabek. Alla morte di questi, alcuni lucertoloidi si diedero alla fuga mentre altri ripiegarono verso il tempio, dove il vero Salabek si era rintanato per proseguire i suoi propositi di conquista e rituali oscuri.

Dovevamo muoverci in fretta e attaccare il tempio prima che i lucertoloidi rientrassero, ma il tempo è relativo quando si dispone di sufficiente magia. Riposammo tranquillamente e il giorno dopo raggiungemmo il tempio velocemente camminando nel vento, di nuovo, grazie ai poteri di Davian. Io invece manipolai la pietra magicamente chiudendo l'ingresso alle nostre spalle, tanto nessuno di noi aveva la minima intenzione di ritirarsi. L'avanzata fu comunque dura e sanguinosa, le guardie del tempio erano forti e meglio equipaggiate, ma riuscimmo ad avere la meglio.
Trovammo persino l'ultimo cultista che ci era sfuggito, sacrificato sul loro altare. Ironia della sorte, gli avevano strappato il cuore. Raggiungemmo Salabek decisamente provati e alcuni caddero feriti nello scontro, ma riuscimmo a ucciderlo una volta per tutte.
Recuperammo poi le uova, da quaranta ne erano rimaste solo una dozzina. Di queste ben tre erano state corrotte e dovemmo distruggerle nel fuoco. Le altre erano intatte e le portammo via per renderle ai druidi, i quali le portarono poi alle tribù più colpite. Altre vennero invece date direttamente ai lucertoloidi che infine si arresero. I lucertoloidi rimasti si erano infatti radunati all'ingresso, trovato chiuso. Potevamo distruggerli e punirli per il male fatto come voleva Davian, ma poi lasciammo che Valen accordasse con loro la resa. Giurarono di tornare al culto di Semuanya, riconoscendo la debolezza di Sess'innek e Salabek che li aveva portati alla rovina. Non ci volle molto per convincerli, sono bestie guidate da istinto e sopravvivenza e penso abbiano inteso molto bene che se dovesse succedere ancora, torneremo per estinguerli. Del resto l'ultima testa di Salabek che Leonides ha lasciato rotolare ai loro piedi era piuttosto inequivocabile.


Prima nota a margine:
quest'abitudine di usare le MIE risorse come caramelle deve finire. L'era in cui basta chiedere a Darsa è finita, che si rimbocchino le maniche coi loro mezzi. Stupidi umani.

Seconda nota a margine:
il mio supporto alla Triade resterà limitato ai due di cui ho imparato a fidarmi. Troppa ipocrisia si nasconde dietro a certe effigi di tutto rispetto e, se già ho mal sopportato la prima volta, la spacconeria inopportuna mostrata poc'anzi mi suggerisce dove infilargli il mio potere se ci sarà una terza offesa. Spero che l'Abate convenga sull'opportunità di ristabilire un po' di coerenza tra certi suoi elementi.

Detto questo, mi prenderò qualche giorno di pace con mio figlio.
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