04-07-2020, 17:47
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-07-2020, 19:01 da Denoela.)
Mi ero resa conto da piccole cose che qualcosa si stava muovendo e coinvolgeva alcune persone che avevo conosciuto qui. Qualcosa di cui non parlavano ma che era importante. Mi conoscevano da poco e non mi aspettavo certo si fidassero ciecamente di me, ma poi mi resi conto che non si trattava di quello. Volevano semplicemente evitarmi guai, del resto metà di loro erano più esperti e capaci di me in certe cose. Io però lo ero in altre e mi feci avanti lo stesso, con una dose di discrezione, un bel faccino tosto e tanta determinazione nel voler far qualcosa di buono con queste mie capacità da ladruncola. Già che mi erano state insegnate e non certo da mio padre.
Nashan mi affidò così un compito preciso e devo ammettere mi divertii a portarlo a termine. Due volte. Poi quando finalmente arrivò il momento spiegò il piano. Presi parte al gruppo che passò dai cunicoli che collegavano l'arena col castello, scoprendo che non erano semplicemente chiusi, ma murati, rallentandoci notevolmente l'avanzata. L'unica porta da scassinare era protetta da viverne, mi infilai quatta quatta tra loro e la serratura e quasi mi venne un infarto quando Eitinel la fece scattare attirando l'attenzione di quelle bestie. Mi spalmai sulla porta sperando non mi mangiassero e fortunatamente se la presero con gli altri, che le abbatterono. Non so se così abbiamo fatto davvero prima ma di certo mi ha messo pepe al culo. Parlo come Cassandra ormai...
Raggiungemmo le porte che furono disintegrate e si riversarono dentro tutti i combattenti, tra cui un Davian vestito da sacerdote di Torm. A tal proposito, devo sfotterlo alla prima occasione. Il combattimento nella sala del trono fu più cruento e così feroce che non riuscii nemmeno ad avvicinarmi. Colpivo con l'arco dove potevo finchè una pioggia di non so che diavoleria magica ferì Luth e ci fece arretrare. Poi era tutto finito. Più rapido di quanto immaginassi. Il resto della notte lo dedicai al piccolo Miro, salvato dalle celle delle loro prigioni disgustose. Mi sorprese un po' come Luth se lo prese a cuore ma qualcuno doveva pur portarlo al sicuro.
Ora volevo capire come sarebbero funzionate le cose. La liberazione era stata fatta per la gente ma per quanto ora spettasse alla gente decidere come organizzare la propria città, erano stati presi accordi. Qualche compromesso per cui in pratica quattro consiglieri erano già al loro posto. Del mercante Blake parlavano tutti più o meno bene a parte Annette ed io l'avevo conosciuto alla festa, bisognava vedere se avrebbe rappresentato i profughi o solo se stesso. Glinda invece era una maga che non aveva alcuna voglia di star lì e si sarebbe fatta sostituire da chissà chi. Ilandra mi piacque subito, era un tipo pratico e grintoso tanto prendere a pugni Mordak proprio li al tavolo. Lui invece non lo avevo mai visto prima, indubbiamente sapeva farsi conoscere e ascoltare i bisogni della gente ma poi bisognava vederne le azioni.
Buttai lì un po' di disprezzo per il tempio della bestia al quartiere nord e mi spiegò che era lì da molto. Ne parlava più come di una tradizione più che un vero culto diffuso, qualcosa che era sempre stato lì per i cacciatori locali. Come se fosse l'unica divinità della caccia che conoscessero. Accennai anche allo schiavismo, che ho sempre disprezzato ma avevo già capito che era una questione da prendere con le pinze. Le nuove autorità avrebbero tenuto più a proteggere i beni cittadini o la povera gente? Finchè un oggetto aveva più valore della vita degli ultimi strati della popolazione, forse era meglio che questi fossero trattati da oggetti.
Avevo compreso che nessuna richiesta al consiglio avrebbe migliorato queste cose. Perchè erano legate alla mentalità delle persone. Non dico che sia una città di gente infame e senza scrupoli ma semplicemente, han sempre ragionato adeguandosi alle autorità locali. Se volevo che le cose cambiassero, dovevo far conoscere loro una mentalità diversa. Far capire che il valore di una vita non era mai inferiore nemmeno ad un diamante. Lo stesso valeva per i cacciatori, dovevano conoscere divinità migliori di una bestia che li avrebbe guidati e protetti nelle foreste.
Non sarebbe stato facile.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"