18-09-2020, 13:37
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-09-2020, 13:40 da Denoela.)
Ignari dei disordini che presto si sarebbero verificati presso l'arena, formammo un gruppetto per uscire di città e gironzolare per le foreste a sud, in cerca di piante e risorse utili e qualche occasione per allenarsi con bersagli mobili, in vista del torneo. I boschi erano tranquilli quel giorno così Io, Eric, Luth, Alakai avevano convinto il Caporale Leonides a farsi un giro con loro come ai vecchi tempi. Dopo aver trovato qualche buona pianta e legna, raggiunsero la zona del forte scontrandosi con gli gnoll, pronti a rivendicare il possesso del loro territorio.
Dopo averli scacciati dai dintorni delle rovine, notammo però alcuni carri semidistrutti, con vicino due cadaveri umani martoriati ed irriconoscibili. Intorno vi erano numerose tracce e segni molto evidenti di trascinamento del carico, diretto all'interno del forte ma anche nell'area intorno. Così perlustrammo la zona scoprendo di conoscere già il proprietario del carico rubato da quelle bestie. Alcune casse erano distrutte ma in quelle integre era leggibile un marchio composto dalle lettere RC inscritte in un cerchio. Si trattava di una vecchia conoscenza, Randolph Carter della compagnia commerciale di Carter.
Tempo addietro alcuni di noi avevano svolto già un incarico per quel mercante, addirittura sotto contratto. Anche allora per recuperare del carico perduto in viaggio tra Alberi intrecciati ed Hillsfar. Zona diversa, stesso risultato... chiaramente era ora che Carter investisse qualcosa di più nella scorta delle proprie merci. Ricordo benissimo che quella volta ci trovammo a dover scegliere tra salvare il carico o i suoi uomini tenuti in ostaggio da orchi. Ovviamente salvammo le 4 vite e fummo comunque ben pagati, nonostante un evidente disappunto per la piccola fortuna persa.
Questa volta invece non ci fu scelta. Trovammo il carico per puro caso e gli gnoll avevano già ucciso quasi tutti gli uomini in modo orribile e violento. Perlustrata la zona riuscimmo a sistemare tutto tra borse magiche e un coso magico di trasporto, recuperando anche i corpi. Diversi gruppi di gnoll cercarono di fermarci al suono di una sorta di allarme magico silenzioso che Alakai percepiva in qualche modo. Il che fu un bene, perchè più gnoll uscivano, meno ne avremmo dovuti affrontare dopo. Così riuscimmo a entrare al forte, dove il puzzo di sangue e chissà che altro era pungente.
Non dovemmo inoltrarci molto per trovarli. Attraversato il corridoio d'ingresso notammo un gran numero di gnoll intenti a cantilenare i loro strani versi intorno ad un altare di pietra. Qui vi erano altri tre uomini inginocchiati e rivolti verso il centro. Ovviamente anche loro ci videro e il sacerdote fece sgozzare quei poveracci sotto i nostri occhi. Dal loro sacrificio fu evocato un enorme demone aracneiforme e ci attaccarono in massa. Restammo nel corridoio per sfruttarlo a nostro vantaggio e combatterli, a fatica ma con successo, uccidendo anche quel grosso abominio.
Poi ci inoltrammo nella struttura seguendo il suono ritmico delle loro armi che battevano contro gli scudi sfidandoci. Avevano però commesso un errore privandosi degli ostaggi, così stavolta li attaccammo senza alcuna remora. Lo scontro fu ancora più duro avendo già dato fondo a molte energie, ma riuscimmo a sconfiggerli, seppur versando sangue. Almeno io... grazie ancora a quell'ultimo grosso gnoll che doveva per forza tirarmi un'asciata prima di crepare!
Trovammo le ultime casse, questa volta contenenti diversi componenti alchemiche e metalli, tre lingotti per tipo: platino, dlarun, e mithril. Purtroppo il tutto era "decorato" dai resti di un altro corpo umano martoriato. In tutto erano morti ben 6 uomini e la cosa non era tollerabile. Recuperammo tutto e tornammo verso Hillsfar, darci una sistemata e recarci presso la Compagnia mercantile Carter.
Qui chiedemmo del proprietario e raccontammo quanto successo, mostrando loro le casse col loro simbolo e proponendoci di restituire loro il carico, pronti a depositarlo nella prima area utile indicataci. Informammo loro anche della sorte dei sei uomini, certi che da qualche parte avessero annotato i loro nomi così da informare le famiglie sfortunate. Naturalmente suggerii loro l'opportunità di assumere delle scorte fisse per i loro carichi in viaggio, cosa che sicuramente stavano già valutando penso ormai. Al termine azzardammo a mostraci interessati ai loro lingotti, sperando di poterli comprare magari ad un prezzo di favore.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"