19-06-2018, 09:12
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-06-2018, 09:13 da TheBerserk.)
Andando un po' in ordine:
Approvo la possibilità di cominciare dal 3° livello. Intendiamoci, già adesso ci si arriva facendo px; e soprattutto per gli incantatori arcani, i primissimi livelli tendono ad essere un supplizio. Inoltre, un pg che comincia dal terzo livello ha possibilità di avere un background un po' più sviluppato. Quindi darei scelta libera a chi vuole di selezionare il livello iniziale dal 1° al 3°.
Il senso dei PP nel crafting è quello dei PX nel cartaceo. In quest’ultimo i PX sono una risorsa “finita”, poiché non è facile averli, e decidere di realizzare oggetti porta a rimanere indietro rispetto agli altri. Questo è un concetto superato a Pathfinder, ma non a D&D; pertanto per simulare questo “rimaner indietro” è stato deciso di imporre un costo in pp. Questo ha comportato che praticamente nessuno prendesse il crafting (come preventivabile), per quanto io abbia visto non sia particolarmente oneroso, anche se per le armi c’è molto squilibrio (purtroppo valgono il doppio di tutto il resto… e quindi costano il doppio anche in pp). Un sistema come quello proposto da Feo non mi dispiace; se realizzato con un po' di metodo, offre del gioco ai personaggi. Io lascerei anche il discorso i PP. Un simil “pay to win”, dove il pay è il costo in PP. Anche se per lo più mi immagino che la maggior parte della realizzazione andrebbe con l’utilizzo dell’oggetto relativo, il metodo con il quale si ottiene gli oggetti potrebbe essere il “collo di bottiglia” per evitare la proliferazione degli oggetti custom. Non imporrei limiti all’incantamento; il gioco è già sbilanciato così com’è. Togliere a classi item-dipendenti la possibilità di avere l’equip che “gli spettano” porta solo a problemi.
Sono assolutamente contrario a permettere il crafting mediante i PNG. Sono pochi, si creerebbe un cirocolo vizioso difficilmente arrestabile o sensato in gdr. Magari, se si vuole, si potrebbe inserire dei vendor dinamici di armi e armature magiche (che non mi pare vi siano), introducendovi spesso la componente del materiale speciale (ad esempio, sala fuori la spada lunga di hizakguur +1, o l’arco lungo di weir +1, e così via) per dare un po' di variabilità agli equip base disponibili. Per quanto questo rischierebbe di ammazzare totalmente il lavoro degli artigiani non magici.
Un’idea per aiutare i pg nuovi, forse, sarebbe quello di far trovare a quest’ultimi dei quest-hook che portino a situazioni che necessariamente debbano coinvolgere altri pg, portando quindi il giocatore nuovo ad unirsi ad altri. Queste sono cose che però potrebbero anche succedere a livello di forum, evitando di portare via tempo in quest al singolo, che son sin troppo diffuse ultimamente. Questi però vanno pensati anche in modo che il pg in questione non sia solamente un fattorino, e si richiede anche la maturità dei giocatori che non vogliano strappare via la quest dal pg. Dovrebbe essere un’occasione per introdurre il pg nuovo ai gruppi già esistenti, e un modo per i pg esistenti di valutare e conoscere il personaggio in questione.
Esempio “stupido”: mediante PM, il DM specifica come durante un viaggio da Ashabenford e Glen, il pg Pincopallino nota al lato della strada qualche macchia di sangue. Indagando, trova poco più oltre a lato della via dei segni di colluttazione, e poco più distante un pezzo di stoffa ricamato riportante delle iniziali e il simbolo di una chiesa, metti te che ne so Torm (che schifo!).
Di conseguenza, Pincopallino decide di dirigersi al tempio… e là potrebbe incontrare Annetta. E di lì può cominciare la quest vera e propria assieme ad altri personaggi, con il personaggio portato ad incontrarne altri. Non so se è un’idea viabile o apprezzabile.
Riguardo i PP, io penso che se vogliamo dare un’accellerata alla crescita, basti fare come avevo suggerito precedentemente: inserire linee guida più precise per i dm, e aumentare le premiazioni.
Approvo la possibilità di cominciare dal 3° livello. Intendiamoci, già adesso ci si arriva facendo px; e soprattutto per gli incantatori arcani, i primissimi livelli tendono ad essere un supplizio. Inoltre, un pg che comincia dal terzo livello ha possibilità di avere un background un po' più sviluppato. Quindi darei scelta libera a chi vuole di selezionare il livello iniziale dal 1° al 3°.
Il senso dei PP nel crafting è quello dei PX nel cartaceo. In quest’ultimo i PX sono una risorsa “finita”, poiché non è facile averli, e decidere di realizzare oggetti porta a rimanere indietro rispetto agli altri. Questo è un concetto superato a Pathfinder, ma non a D&D; pertanto per simulare questo “rimaner indietro” è stato deciso di imporre un costo in pp. Questo ha comportato che praticamente nessuno prendesse il crafting (come preventivabile), per quanto io abbia visto non sia particolarmente oneroso, anche se per le armi c’è molto squilibrio (purtroppo valgono il doppio di tutto il resto… e quindi costano il doppio anche in pp). Un sistema come quello proposto da Feo non mi dispiace; se realizzato con un po' di metodo, offre del gioco ai personaggi. Io lascerei anche il discorso i PP. Un simil “pay to win”, dove il pay è il costo in PP. Anche se per lo più mi immagino che la maggior parte della realizzazione andrebbe con l’utilizzo dell’oggetto relativo, il metodo con il quale si ottiene gli oggetti potrebbe essere il “collo di bottiglia” per evitare la proliferazione degli oggetti custom. Non imporrei limiti all’incantamento; il gioco è già sbilanciato così com’è. Togliere a classi item-dipendenti la possibilità di avere l’equip che “gli spettano” porta solo a problemi.
Sono assolutamente contrario a permettere il crafting mediante i PNG. Sono pochi, si creerebbe un cirocolo vizioso difficilmente arrestabile o sensato in gdr. Magari, se si vuole, si potrebbe inserire dei vendor dinamici di armi e armature magiche (che non mi pare vi siano), introducendovi spesso la componente del materiale speciale (ad esempio, sala fuori la spada lunga di hizakguur +1, o l’arco lungo di weir +1, e così via) per dare un po' di variabilità agli equip base disponibili. Per quanto questo rischierebbe di ammazzare totalmente il lavoro degli artigiani non magici.
Un’idea per aiutare i pg nuovi, forse, sarebbe quello di far trovare a quest’ultimi dei quest-hook che portino a situazioni che necessariamente debbano coinvolgere altri pg, portando quindi il giocatore nuovo ad unirsi ad altri. Queste sono cose che però potrebbero anche succedere a livello di forum, evitando di portare via tempo in quest al singolo, che son sin troppo diffuse ultimamente. Questi però vanno pensati anche in modo che il pg in questione non sia solamente un fattorino, e si richiede anche la maturità dei giocatori che non vogliano strappare via la quest dal pg. Dovrebbe essere un’occasione per introdurre il pg nuovo ai gruppi già esistenti, e un modo per i pg esistenti di valutare e conoscere il personaggio in questione.
Esempio “stupido”: mediante PM, il DM specifica come durante un viaggio da Ashabenford e Glen, il pg Pincopallino nota al lato della strada qualche macchia di sangue. Indagando, trova poco più oltre a lato della via dei segni di colluttazione, e poco più distante un pezzo di stoffa ricamato riportante delle iniziali e il simbolo di una chiesa, metti te che ne so Torm (che schifo!).
Di conseguenza, Pincopallino decide di dirigersi al tempio… e là potrebbe incontrare Annetta. E di lì può cominciare la quest vera e propria assieme ad altri personaggi, con il personaggio portato ad incontrarne altri. Non so se è un’idea viabile o apprezzabile.
Riguardo i PP, io penso che se vogliamo dare un’accellerata alla crescita, basti fare come avevo suggerito precedentemente: inserire linee guida più precise per i dm, e aumentare le premiazioni.
Asher Hargrave, incantatore della Gilda dei Maghi di Hillsfar