27-11-2018, 22:47
(27-11-2018, 19:31)Teg Ha scritto: La mia idea banale, elementare, fanciullesca, fantasy è : personaggio buono: protegge, difende i deboli, coltiva fiori nel tempo libero, senza antagonisti vive una vita felice e la storia finisce li.
Personaggio malvagio: aggressivo, assetato di potere, disposto a tutto per ottenere quel che brama. Capace di tutto. uccide, schiavizza, opprime, spacca crani con una mano sola.
Personaggio neutrale: bhò
Per come la vedo io i personaggi giocanti o non giocanti che possono creare gioco con più facilità sono quelli malvagi perché conquistano, attaccano, rubano sostenuti da una filosofia/divinità malvagia e privi di qualsiasi freno morale, hanno la totale libertà d'azione. L'offensiva parte da loro e senza dei personaggi malvagi da combattere gli altri possono pure andare in taverna e trascorrerci il resto dell'esistenza o giocare a psicodrammi vari.
Quindi a me non sembra che abbia funzionato in maniera così pessima lo scenario di Essembra e Lady Thabita ( nonostante fosse un governo fantasy malvagio soft quasi impalpabile, del tipo qualche ruberia, ingiustizia, oppressione e frustata in più da parte dei soldati Horghat ci poteva pure stare per i miei gusti), comunque ci sono state delle giocate interessanti culminate con l'attacco e la sconfitta della Lady, quindi un po' di gioco la situazione l'ha creata.
La cosa della moltitudine di personaggi neutrali o finti buoni che devono collaborare per risolvere la quest che altrimenti fallisce è bhò, no grazie, preferisco di gran lunga che fallisca interpretando il mio personaggio ed evitando improbabili congressi d'avventurieri.
Ci sono due falle nel tuo ragionamento.
1) Il discorso degli allineamenti che fai è abbastanza semplicistico. Un buono mette gli altri davanti a se stesso, ok. Un neutrale mette se stesso prima degli altri, ma senza danneggiare attivamente nessuno. La maggior parte di noi comuni mortali è neutrale, per esempio. Il neutrale è quello che pensa al suo conto in banca e al fatto che vuole comprarsi la ps4 a natale prima di fare beneficienza, ma non ruba attivamente a un bambino. Il neutrale però può avere delle eccezioni o delle cause per cui è disposto a dare: i bambini, la sua nazione, gli artisti, la sua famiglia, i suoi compagni di gilda o così via. Non è che un neutrale si disinteressa di tutto, sarebbe un pg piuttosto poco interessante. Il malvagio è disposto a calpestare gli altri per ottenere i propri obiettivi, ma non significa che stia sempre lì a ponderare la conquista del mondo. Il responsabile di un'associazione di beneficienza che fa la cresta sulle donazioni per comprarsi la casa al mare è malvagio, così come lo è il poliziotto corrotto, non serve essere Hitler.
2) E' vero, i pg hanno bisogno di antagonisti. Ma a nessuno piace l'idea di perdere il proprio pg, e se l'antagonista è un pg inevitabilmente qualcuno prima o poi ci morirà. Il che non è necessariamente una cosa sbagliata, può succedere, ma non può essere la sola base del gioco di nessun pg, deve essere al massimo la conseguenza di cose successe. Ciò lascia comunque aperte moltissime possibilità di pvp sociale (pg che vogliono le stesse cose e sono disposti a pestarsi i piedi a vicenda, ma non necessariamente a uccidersi) e anche di pvp come conseguenza di altre situazioni (es. appunto il maskita nascosto che viene scoperto).
Gli antagonisti funzionano meglio se sono png, sia in un senso che nell'altro, perché ucciderli porta molte meno conseguenze sul gioco.