12-12-2018, 13:49
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-12-2018, 13:54 da Denoela.)
LEZIONE II
Molto bene, passiamo a studiare le regole base del linguaggio vero e proprio. Stai bene attento... o ti sbrano.
1) Enfasi
Il modificatore di una parola è collocato prima della parola stessa e ripetuto alla fine per dare enfasi alla frase. D'accordo te lo spiego meglio: le parole che modificano altre parole vanno messe prima e dopo la parola che stai dicendo. D'accordo te lo spiego con un esempio. Metti caso devi dare l'allarme perchè si sta avvicinando un drago nero grande e tu vuoi sottolineare che è anche malvagio.. però sei un burlone e lo dici in draconico:
Malsvir darastrix turalisj vutha malsvir gethrisj leirith.
Malvagio: malsvir
Drago grande e nero: darastrix turalisj vutha
2) Accenti
L'accento delle parole viene pronunciato nella prima sillaba, quindi all'inizio della parola. Se una cosa è molto importante, allora accenti sia la prima sia l'ultima sillaba della parola. Se ti si morde la lingua, fai un po' di pratica e sputa sangue finchè non ti viene naturale.... poi passiamo alle prossime regole.
*Darsa si gode i tentativi di pronuncia di Schecht più a lungo del dovuto così per divertimento*
3) Parole importanti
Nella forma scritta, le parole importanti sono segnalate con un simbolo speciale composto da cinque linee che puntano verso l'esterno, in maniera simile ad un asterisco bucato: *. Ad esempio il drago Karajix pronuncerà il suo nome Kà-ra-jìx e lo scriverà *Karajix*. Questi asterischi si usano anche quando si vuole comandare, minacciare o mettere in guardia senza farsi sbranare.. o capire.
4) Possessivi
Il Draconico non ha parole specifiche per dire "mio" e non perchè sono generosi. Si usano dei prefissi diversi a seconda del significato. I prefissi sono quelle cose brutte che ora ti scrivo:
- Il nome di un oggetto che il drago considera suo comincerebbe con veth o vethi.
Ad esempio: "questa spada è mia" si dice soltanto vethicaex
- Il nome di un amico o parente del drago si esprime con il prefisso er o ethe.
Ad esempio: se tu fossi l'amichetto del drago Karajix, saresti Etheschecht Karajix
- Tutte le altre forme di possesso vengono rappresentate inserendo un ar o ari prima di una parola.
Ad esempio: "il mio nemico" si dice arirlym
- Quando si indica il possesso di un altro, il nome del possessore viene combinato con l'oggetto posseduto in una singola parola che comincia con ar o ari.
Ad esempio: "la spada di Schecht" si dice arschechtirlym
Divertiti e non abusare dei possessivi per prenderti cose altrui...
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"