[L]Per Ethan e Cristopher

[Nightmare]

*Due missive identiche vengono spedite ai rispettivi luoghi di temporanea residenza*

"Mentre starete leggendo sarò in procinto o sarò già partita per la Valle delle Voci Perdute, vi avevo detto che in un momento di calma avrei voluto parlarvi di una questione ma la nostra vita non concede quasi mai momenti di calma, ancora meno in questo periodo e probabilmente la verità è che non mi sono impegnata neanche troppo per trovarne a causa di alcune incertezze su di me e questa missione.

Tanti sono stati i nostri compagni di avventura, pochi si sono rivelati leali e affidabili nel lungo periodo, nonostante tutte le varie differenze e divergenze ma voi in particolare nonostante l'inizio possa non essere stato certo dei migliori e nonostante il mio carattere e la mia indole che ha moltiplicato esponenzialmente qualsiasi possibile fraintendimento, mi avete dimostrato tenacemente cosa significhi fidarsi gli uni degli altri senza timore di inganni, tradimenti, giudizi e vi siete dimostrati forti tanto in battaglia quanto nella vita guadagnandovi la mia stima.

Non sto inseguendo uno dei draghi, persino io non potrei farlo da sola ma proprio negli ultimi tempi i miei poteri si stanno mostrando estremamente mutevoli, più caotici di quanto siano mai stati in passato e sento corroso ogni mio pensiero logico... e che il mio equilibrio vacilli probabilmente lo avete notato già da diverso tempo.

Devo trovare me stessa al di la del mostro.

Mio nonno lo diceva continuamente, che ero contaminata, una vergogna per il Popolo e forse per questo un po' ho detestato e un altro po' facevo del mio meglio per dimostrarmi degna.

Ed ecco il punto del problema, "Il Popolo", non è solo una parola o un modo per identificare "gli elfi", è qualcosa di molto più profondo, è un legame incomprensibile per chi non lo percepisce ed io non riesco a sopportare la mia impotenza di fronte questa minaccia e non che l'abbia mai sopportata, l'impotenza, in qualsiasi cosa mi abbia mai riguardata ma questo è in qualche modo diverso, è una lama più profonda che affonda nell'anima.

Sapete che non ho mai pianto e non ho mai ceduto alla sofferenza e ai fallimenti, non mi sono mai arresa e non intendo farlo adesso, forse ho scoperto di una piccola speranza in più per questa guerra, un'arma in più contro quei dannati rettili troppo cresciuti, se riuscirò a superare le prove che gli avi e i Seldarine mi imporranno.

Purtroppo però, per quanto sia convinta nel mio cuore non so se basterà e non ho idea di cosa mi attenda, non ho idea di come tornerò o se tornerò, non so quale prezzo potrebbe comportare tanto il superare quelle prove quanto il non farcela.

Voi che non vi siete mai arresi con me, nonostante la mia ostilità, non nego che vorrei adesso più che mai il vostro supporto ma proprio perchè siete preziosi non posso rischiare di sacrificarvi per quella che probabilmente è solo una flebile speranza, voi dovete restare, dovete vivere e combattere ma vi chiedo, se non dovessi tornare, quando questa guerra sarà conclusa occupatevi di ciò che ho lasciato in sospeso perchè la mia caccia non può finire con me, quel male che si annida silenzioso nel Cormanthor, quella verità che per mezzo secolo ho inseguito, quella storia, promettetemi che la concluderete anche senza di me. Troverete i dettagli nella mia stanza all'enclave.

Con affetto,

Shedrimnes"