[Q] Dispacci, ordini e voci dal fronte occidentale

[Shalyss]

"Oltre a quello che dice Nelyssa, non credo che ci sia qualcuno qui che possa apparire credibile come schiavista Zhentarim per più di un paio di frasi, Annette.
E poi se loro trattano solo schiave femmine, non penso gli potrebbe suscitare molto interesse il fatto di voler comprare un bruto combattente.
Inoltre credo che gli ogre magi fossero già in contatto con qualcuno che prenda le schiave da loro fin dall'inizio, per cui dubito fortemente siano disposti a trattare alcun nuovo tipo di commercio.
Ora come ora penso che gli umanoidi e le schiave siano due questioni ormai distinte. Attaccando gli uni non mettiamo in ulteriore pericolo le altre, perché probabilmente sono già state cedute.
Già nei giorni scorsi avevo valutato l'eventualità di... consegnarmi io, ed è una cosa che potremmo considerare prossimamente, ma in questo modo è solo un suicidio, bisogna farlo avendo qualche informazione in più, e soprattutto senza avere la minaccia degli umanoidi alle spalle. Per il momento mi concentrerei soltanto sulla loro disfatta."

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Comandante Nelyssa,

come da accordi alcuni dei volontari hanno accompagnato l'incantatore Alakai negli antri maledetti dei Tumuli.
Ci siamo avvicinati in un silenzio spettrale e innaturale, nessun animale né altra forma di vita (o creatura corporea in generale) pareva essere passata lungo la via che conduce all'antico cimitero da giorni e giorni.

Non abbiamo incontrato alcuna resistenza fino ad arrivare ai piani inferiori della cripta principale. Una volta lì, tuttavia, abbiamo constatato come l'ingresso per le sale più in basso sia stato accuratamente murato.
Ivor ha tentato tramite un incantesimo di scolpire pietra di aprire un passaggio, ma non è stato minimamente sufficiente a vedere un'apertura dall'altro lato.
Alakai ha quindi provato a usare una porta dimensionale per arrivare oltre il muro, ma mentre ci stavamo traslando siamo stati come respinti da una barriera invisibile all'interno della parete, che ci ha come bloccati nella pietra stessa e poi sputati indietro, in maniera molto dolorosa.
Vista l'impossibilità di proseguire e poiché Alakai considerava tanto la protezione fisica quanto quella arcana dati sufficienti su cui ragionare, abbiamo deciso di tornare, tuttavia all'esterno iniziava a calare la notte mentre eravamo ancora nelle sale inferiori.

Abbiamo iniziato a sentire un innaturale freddo e una leggera nebbiolina alzarsi. Tempo fa, avevo assistito agli stessi fenomeni nel momento in cui un'ala notturna si stava risvegliando in quello stesso luogo. Mentre ci allontanavamo, siamo stati aggrediti da ogni tipo di creatura nonmorta. Ombre, vampiri, sciami di insetti chiaramente poco naturali, wraith e combattenti scheletri estremamente forti. Ma soprattutto, alle nostre spalle stavamo venendo inseguiti da una spettrale figura che ricordava un'elfa.

Usciti all'esterno delle cripte, abbiamo dovuto aprirci la strada attraverso un incredibile numero di scheletro e zombi che continuavano a rialzarsi una volta caduti, sempre con quella presenza alle nostre spalle, che in un paio di occasioni ha tentato alcuni dei suoi terrificanti urli ma fortunatamente non abbastanza vicini o non abbastanza potenti da essere efficaci.
Prima di abbandonare definitivamente la zona abbiamo dovuto abbattere anche una sorta di demone d'ombra, che ha tentato di eseguire un dito della morte su Graster fortunatamente senza effetto.

Appena fuori dal perimetro dell'area maledetta ci siamo fermati a riprender fiato e cercare di riordinare le idee, ma dopo pochi istanti siamo stati attaccati da tre assassini che successivamente Alakai ha sostenuto essere shadovar.
I tre sono praticamente comparsi dal nulla e allo stesso modo, dopo che eravamo riusciti a difendere prima il mago e poi noi stessi se ne sono andati, svanendo nel nulla.
Ho utilizzato un potere di vista cieca e non erano nei pressi, inoltre le tracce sul terreno confermavano questa cosa.

Nonostante il pericolo estremo, fortunatamente solo Uskail è rimasto gravemente ferito, ma Ivor si è già preso cura di lui.

Che Bhalla vi guidi sempre,
Velyahn