19-04-2019, 01:31
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-04-2019, 01:33 da Kickapoo.)
Dipanare la coltre di nebbia che celava gli antichi misteri di questo Tomo, ha reso onore al nome della mia famiglia, Ivae'ess-Portatore di Luce. Comprendo finalmente il significato della "Perpetua infinità" i dettagli sul motivo per il quale questo sapiente Fratello avesse sviluppato questa tecnica sono andati perduti nelle pagine successive, insieme al suo nome...strappate e sbiadite nei secoli. Seguendo alla lettera quanto viene spiegato e illustrato, è possibile attinge all'elemento primario dei propri incantesimi, creando degli effetti potenzialmente illimitati fin quando questi restano ben impressi nella propria mente, un allenamento costante dovrebbe consentirmi in breve tempo di poter padroneggiare pienamente questa maestria.
"Corrono, come se avessero il fuoco sotto i piedi, cercando qualcosa che non si trova. Si tratta fondamentalmente della paura di affrontare se stessi, si tratta fondamentalmente della paura di essere soli." Questo sarebbe il modo con il quale descriverei gli umani che ho conosciuto nelle Valli, quelli che amano definirsi avventurieri, come se non fossero niente di più.
In una di loro in particolare ho visto uno sguardo che già conoscevo, proprio come è accaduto con Shedrimnes ho deciso di conoscerla meglio, quasi come se quel tipo di dolore, di sofferenza,ci accomunasse tutti....A un cuore in pezzi
Nessuno s'avvicini
Senza l'alto privilegio
Di aver sofferto Altrettanto...