12-05-2019, 16:09
"Bene, allora. Ecco, in questo passaggio del Tradimento di Triel, questa parola che finisce in -yl, cos'è?"
"...Un nome?"
"E grazie. Ma grammaticalmente?"
"Un... uhm... ah..."
"A...?"
"A..."
"Aaa...?" Velyahn le fece un leggero sorriso incoraggiante.
"Aaaa..." gli occhi dell'elfa si illuminarono di consapevolezza "Aaaaaccusativo!!"
"No testona, è un vocativo!"
"Ma..."
La rossa sollevò platealmente gli occhi al cielo, poi ghignò, ben sapendo di essere stata lei a trarre in inganno la sua compagna di studi.
"La settima declinazione Althimara!"
"Eh... è vero..."
"D'accordo... e questa, che finisce in -ulle?"
Ormai erano diverse settimane che i loro studi congiunti proseguivano. E a parte qualche scherzo e trabocchetto in cui ogni tanto la infilava, Althimara si era dimostrata un'ottima compagna. La lingua che le stava insegnando non era affatto semplice, ma l'elfa blu ci si era tuffata con interesse e dedizione.
Nei momenti di tranquillità, o quando si accampavano, riuscivano spesso a ritagliarsi un'oretta di tempo per proseguire, una volta l'una una volta l'altra, nonostante i tentativi di disturbo causati soprattutto da Lendral e Xenia quando erano in loro compagnia, o ancora peggio Eitinel con i suoi aneddoti di quand'era lei a studiare il celestiale.
Oramai avevano terminato gli appunti su cui lei stessa aveva studiato l'anno prima con Ivor, e si dedicavano alla traduzione dei testi e, saltuariamente, in brevi discorsi a voce.
Ovviamente sarebbe stato utopistico sperare di poter parlare fluentemente quella lingua in così poco tempo, ma questo d'altro canto valeva anche per se stessa anzitutto. Però, almeno saper comporre qualche frase di senso compiuto e comprendere quello che viene detto, è comunque un ottimo inizio.
Per le lezioni successive, Velyahn aveva già copiato un paio di librettini di canzoni e composizioni di firre ed eladrin, era sicura che i temi trattati e la bellezza della loro arte sarebbero riusciti a farle comprendere meglio i testi pur grammaticalmente convoluti e i termini non esattamente da principianti.
"...Un nome?"
"E grazie. Ma grammaticalmente?"
"Un... uhm... ah..."
"A...?"
"A..."
"Aaa...?" Velyahn le fece un leggero sorriso incoraggiante.
"Aaaa..." gli occhi dell'elfa si illuminarono di consapevolezza "Aaaaaccusativo!!"
"No testona, è un vocativo!"
"Ma..."
La rossa sollevò platealmente gli occhi al cielo, poi ghignò, ben sapendo di essere stata lei a trarre in inganno la sua compagna di studi.
"La settima declinazione Althimara!"
"Eh... è vero..."
"D'accordo... e questa, che finisce in -ulle?"
Ormai erano diverse settimane che i loro studi congiunti proseguivano. E a parte qualche scherzo e trabocchetto in cui ogni tanto la infilava, Althimara si era dimostrata un'ottima compagna. La lingua che le stava insegnando non era affatto semplice, ma l'elfa blu ci si era tuffata con interesse e dedizione.
Nei momenti di tranquillità, o quando si accampavano, riuscivano spesso a ritagliarsi un'oretta di tempo per proseguire, una volta l'una una volta l'altra, nonostante i tentativi di disturbo causati soprattutto da Lendral e Xenia quando erano in loro compagnia, o ancora peggio Eitinel con i suoi aneddoti di quand'era lei a studiare il celestiale.
Oramai avevano terminato gli appunti su cui lei stessa aveva studiato l'anno prima con Ivor, e si dedicavano alla traduzione dei testi e, saltuariamente, in brevi discorsi a voce.
Ovviamente sarebbe stato utopistico sperare di poter parlare fluentemente quella lingua in così poco tempo, ma questo d'altro canto valeva anche per se stessa anzitutto. Però, almeno saper comporre qualche frase di senso compiuto e comprendere quello che viene detto, è comunque un ottimo inizio.
Per le lezioni successive, Velyahn aveva già copiato un paio di librettini di canzoni e composizioni di firre ed eladrin, era sicura che i temi trattati e la bellezza della loro arte sarebbero riusciti a farle comprendere meglio i testi pur grammaticalmente convoluti e i termini non esattamente da principianti.
Velyahn: