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[Maragorn Fennec] Diario e appunti di viaggio
#5
Ancora stento a credere a ciò che mi è successo, non avrei mai pensato di poter essere così sfacciato, ma quando c’è la necessità. Ora vediamo di mettere ordine tra i miei pensieri.

Giravo per i mercanti di Ashabenfold quando ho incontrato per caso un’elfa di nome Lilnuviel. Mi son presentato quando così, di getto, e le ho detto che stavo cercando un medaglione magico e che non avevo idea di dove trovarlo. Presto fatto questa donna mi ha proposto di seguirla fino a Mith Drannor, sua città e dove si stava per recare partendo con la carovana da li a poche ore. Inutile dire che ho acconsentito di seguirla nella carovana. Non viaggio spesso così ma in questo caso ho preferito fare un’eccezione.

La prima tappa del viaggio è stata Elven Crossing, una città incredibile, in perfetto stile elfico. Case costruite con uno stile che non avevo mai visto prima, nessun puzzo di marciume o edifici opprimenti ma alberi a integrarsi con le abitazioni e tutto attorno ampi spazi verdi. Sono rimasto letteralmente affascinato ma il meglio doveva ancora venire. Da li abbiamo attraversato un portale magico e ci siamo ritrovati nella capitale degli elfi. Ciò che avevo visto nella città precedente, qui era tutto amplificato per cento: alberi altissimi con intere abitazioni costruite attorno e a più livelli, passerelle sospese, fuochi magici che illuminavano tutto senza correre il rischio di dar fuoco alla foresta. Si, foresta, dato che non trovo altri modi per descrivere questo luogo, una foresta abitata nel migliore dei modi possibili. Poi la magia stessa è parte integrante di questo luogo, la gente non si sposta, galleggia letteralmente a mezz’aria, raggiungendo facilmente i vari livelli delle abitazioni. Io chiaramente ho preferito servirmi delle passerelle, non avevo una gran voglia di finire spiaccicato per terra a causa della mia incapacità di controllare i movimenti librato a mezz’aria. Certo, Lilnuviel mi ha spiegato che anche cadendo non mi sarei potuto fare male a causa degli incantesimi di protezione presenti in città, ma ho preferito non rischiare. Mi ha accompagnato quindi alla specula, l’insieme dei negozi della città, e anche li, in quanto a oggetti pregiati, non c’erano paragoni. Dalle armi alle corazze, senza dimenticare gioielli incantati e pozioni alchemiche. A quel punto ci siamo separati, lei aveva i suoi affari da seguire e io ero troppo preso dalla frenesia esplorativa quindi ci siamo salitati e mi son diretto ad esplorare il più possibile la città. Sfortunatamente la lingua più parlata era l’elfico e quando provavo a chiedere informazioni non tutti erano ben disposti. Solo le guardie rispondevano nel linguaggio comune senza darmi troppo a pesare il fatto che mi stessero facendo un qualche favore. Non ringrazierò mai abbastanza Lilnuviel per avermi mostrato questo luogo, ora sono ad Elven Crossing, in locanda. Non credo che ripartirò domani, magari mi tratterrò qui qualche giorno e, in ogni caso, tornerò senza ombra di dubbio a Mith Drannor per godere ancora della sua atmosfera.
 
*Nel suo taccuino compare anche uno schizzo, fatto con una bacchetta di grafite, che riprende uno scorcio particolarmente suggestivo della capitale elfica*
[Immagine: y5SDhdz.jpg]
Una vita da mezzadro, anni di fatica e zappa per poi prendere una spada.

PG: Maragorn Fennec  Diario / Portrait
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RE: [Maragorn Fennec] Diario e appunti di viaggio - da mighelio - 23-09-2019, 13:37

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