15-10-2019, 10:22
Confermo l'interpretazione di cui sopra, che tra l'altro è anche espressa in modo estremamente chiaro nel manuale. Tra l'altro si ricade nella falsa destinazione anche nei casi in cui ci si teletrasporta in un posto che si conosce, che si è visto ma che non esiste più (es. la torre di Dracandros che è distrutta) o in un posto che è stato visto scrutando ma con un'illusione che copriva la zona e la rendeva diversa (e ce ne sono) al di là del sapere o meno dove si trovi.
Per quanto riguarda il discorso del "i pg di livello alto dovrebbero farsi un po' da parte" vs "se facciamo come al cartaceo allora posso sparare le cartucce che voglio", come al solito la verità sta nel mezzo. Nessuno dice che i pg si debbano volontariamente nerfare, ma allo stesso tempo è ingenuo dire "facciamo come al cartaceo" quando i pg hanno mezzi e inventari di pg di dieci livelli superiori rispetto alla tabella della ricchezza prevista di d&d, perché questo fa sì che si possano prendere scelte che al cartaceo non si prenderebbero, ad es. provare a scrutare ogni giorno finché non ci si riesce (tanto neanche sto loggato) o avere millemila teleport memorizzati perché tanto per tutti gli altri incantesimi utili ho pergamene e bacchette. In generale quello che ci si aspetta in quest è che i pg agiscano con buonsenso nell'uso delle loro capacità, senza cadere nel "tanto px/soldi sono infiniti, tanto ho ventordici bacchette" che sono meccaniche sostanzialmente poco realistiche e dettate dalla persistenza.
Questo vale un po' in tutti i casi, es. non è che siccome ho i soldi in banca allora ha senso pagare per resuscitare 20 popolani, oppure posso usarli per comprare tutta Ashabenford.
Ci vuole un minimo di astrazione che ci si aspetta dai giocatori, perché il flusso di soldi e px consente di giocare in autonomia senza andare in perdita, ma i pg neanche devono sentirsi tutti Bill Gates.
Per quanto riguarda il discorso del "i pg di livello alto dovrebbero farsi un po' da parte" vs "se facciamo come al cartaceo allora posso sparare le cartucce che voglio", come al solito la verità sta nel mezzo. Nessuno dice che i pg si debbano volontariamente nerfare, ma allo stesso tempo è ingenuo dire "facciamo come al cartaceo" quando i pg hanno mezzi e inventari di pg di dieci livelli superiori rispetto alla tabella della ricchezza prevista di d&d, perché questo fa sì che si possano prendere scelte che al cartaceo non si prenderebbero, ad es. provare a scrutare ogni giorno finché non ci si riesce (tanto neanche sto loggato) o avere millemila teleport memorizzati perché tanto per tutti gli altri incantesimi utili ho pergamene e bacchette. In generale quello che ci si aspetta in quest è che i pg agiscano con buonsenso nell'uso delle loro capacità, senza cadere nel "tanto px/soldi sono infiniti, tanto ho ventordici bacchette" che sono meccaniche sostanzialmente poco realistiche e dettate dalla persistenza.
Questo vale un po' in tutti i casi, es. non è che siccome ho i soldi in banca allora ha senso pagare per resuscitare 20 popolani, oppure posso usarli per comprare tutta Ashabenford.
Ci vuole un minimo di astrazione che ci si aspetta dai giocatori, perché il flusso di soldi e px consente di giocare in autonomia senza andare in perdita, ma i pg neanche devono sentirsi tutti Bill Gates.