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[Maragorn Fennec] Diario e appunti di viaggio
#17
Nei giorni successivi a quello strano incontro decisi di starmene buono per un poco in città. Non avevo molta voglia di uscire e vedere gente e per tanto decisi di occupare quel tempo nel riordinare i miei appunti e le mie mappe. Trovai alcuni disegni “dimenticati”, scorci di passaggi nel folto delle foreste della zona, profili di picchi iniziati e mai conclusi davvero. Non riuscivo a trovare la voglia di rimettermi in viaggio ma non potevo restare ad Ashabenford e li, per quanto mi sforzassi di uscire il meno possibile dalla camera del cervo bianco non potevo mai dirmi davvero solo. Uscivo solo di notte fino a che, passeggiando sul ponte, vidi una luce stranissima. La luna si rifletteva nel corso d’acqua e assieme a lei anche le poche luminarie delle case rimaste ancora accese, quelle vicino alle finestre che si andavano a specchiare sul fiume. Decisi di disegnare ciò che vedevo e probabilmente questa decisione fu una delle più importanti da quando sono arrivato in città. Mentre completavo i contorni delle case sulla riva sinistra ecco che sento zampettare alle mie spalle:

“Buona serata signor Fennone! Cosa fate?”

Quella voce era inconfondibile e altrettanto inconfondibile era il modo di storpiare ogni singolo nome e cognome gli capitasse a portata di bocca: era Urdo il paggio. La discussione nata dalla semplice visione dello scorcio cittadino, di cui sinceramente non ricordo praticamente nulla, ha sicuramente mosso qualcosa nella testa dell’halfling tanto che, poche ora fa, mi ha annunciato che aveva venduto i miei servigi da ritrattista a una dama venuta in visita da Neverwinter. Si, non ho scritto male, è esattamente quello che intendevo: Urdo ha venduto a una nobildonna di Neverwinter in visita nelle valli, i miei servigi da ritrattista. Semplicemente ha visto lo scorcio e si è convinto del fatto che fossi un qualche genere di pittore professionista, magari esperto di ritratti. Inutile dire che mi ha assicurato un buon compenso e, saputo che in realtà non sono un pittore ma un esploratore, ha aggiunto che avrei potuto anche accompagnarla in una escursione che aveva in programma sempre per deliziare la permanenza della dama.
Di buono c’è che la data non è stata ancora fissata e che, in virtù di questo, posso ancora “esercitarmi”.
 
*dal tipo di grafia e dall’inclinazione sembra che queste righe siano state aggiunte in un momento successivo al messaggio precedente*
 
Sono assolutamente senza parole! Vorrei urlare ma non è possibile farlo in un diario!
Mi trovavo in piazza in compagnia di Eitinel e del paladino Galduran quando ho fatto la conoscenza della dama di compagnia di questa Cordelia Roman (è questo il nome della nobile che alloggia fuori città) che, dopo che ha saputo che il ritrattista tanto atteso ero io, mi ha accennato che il ritratto che la sua signora desidera è un ritratto al naturale. Senza vestiti. Inutile dire che era convinta che io sapessi di questo insignificante particolare e che si è stupida, ma solo fino a un certo punto, del fatto che Urdo non me ne avesse fatto menzione. Ora sono indeciso se strozzarlo o se semplicemente legargli una corda attorno al collo e buttarlo al fiume ad inseguire un masso legato all’altra estremità. Magari potrei chiedere a qualcuno, forse a Darsa avanza una palla di fuoco.
 
*dopo quest’aggiunta, quasi ad esorcizzare la situazione, si trova lo scorcio dal ponte di Ashabenford*

[Immagine: k6wsi0u.jpg]
Una vita da mezzadro, anni di fatica e zappa per poi prendere una spada.

PG: Maragorn Fennec  Diario / Portrait
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RE: [Maragorn Fennec] Diario e appunti di viaggio - da mighelio - 25-10-2019, 20:20

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