22-04-2020, 21:38
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-04-2020, 21:40 da Teg.)
Dopo la morte di Padre Derim, Alena e Glameire, in quei tempi di grandi difficoltà Jhanita si era ritrovata con la responsabilità di guidare i coltivatori di Mistledale in terre governate dagli Zhentarim.
Durante il loro primo incontro ad Hillsfar Annette ricordava di come si fosse sentita sollevata , felice e triste al tempo stesso nel vedere come nonostante tutte le perdite e il male che avevano vissuto Jhanita fosse riuscita a conservare quel suo lato umano e accogliente, la fiducia nelle persone e la speranza verso il futuro.
Ma oltre alla gentilezza vi era anche grande competenza e la sua completa dedizione e impegno al lavoro e alle persone della Valle a renderla una persona straordinaria.
Se gestire un esercito era qualcosa di complicato gestire un esercito di contadini e contadine lo era altrettanto, mettere in piedi un sistema efficiente capace di garantire la sussistenza alimentare di diecimila persone richiedeva grande preparazione. Jhanita, aveva sempre cento cose di cui occuparsi e a cui badare, da progettare la ripartizione di un appezzamento e rotazioni, alla cura dei semi, alle analisi magiche dei terreni, all'ideazione di forni per la preparazione del pane, progetti su progetti e in mezzo a tutto quello trovava persino il tempo di supervisionare e dedicarsi alle preparazione delle colazioni, diceva che lavorare la materia prima, toccarla e trasformarla le dava modo di riflettere su ciò che la terra ci donava.... Jhanita aveva un animo nobile e poetico.. Jhanita era una dei pochi buoni rimasti.
Durante il loro primo incontro ad Hillsfar Annette ricordava di come si fosse sentita sollevata , felice e triste al tempo stesso nel vedere come nonostante tutte le perdite e il male che avevano vissuto Jhanita fosse riuscita a conservare quel suo lato umano e accogliente, la fiducia nelle persone e la speranza verso il futuro.
Ma oltre alla gentilezza vi era anche grande competenza e la sua completa dedizione e impegno al lavoro e alle persone della Valle a renderla una persona straordinaria.
Se gestire un esercito era qualcosa di complicato gestire un esercito di contadini e contadine lo era altrettanto, mettere in piedi un sistema efficiente capace di garantire la sussistenza alimentare di diecimila persone richiedeva grande preparazione. Jhanita, aveva sempre cento cose di cui occuparsi e a cui badare, da progettare la ripartizione di un appezzamento e rotazioni, alla cura dei semi, alle analisi magiche dei terreni, all'ideazione di forni per la preparazione del pane, progetti su progetti e in mezzo a tutto quello trovava persino il tempo di supervisionare e dedicarsi alle preparazione delle colazioni, diceva che lavorare la materia prima, toccarla e trasformarla le dava modo di riflettere su ciò che la terra ci donava.... Jhanita aveva un animo nobile e poetico.. Jhanita era una dei pochi buoni rimasti.
Darius.