24-04-2020, 13:06
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-04-2020, 12:05 da Legion.)
*Preambolo della storia *
Le Tette della Sirena - il giorno precedente
Ero seduto al tavolo, in uno dei cupi angoli della locanda del porto, riflettevo, in disparte, sugli avvenimenti accaduti durante le settimane precedenti, come è mio solito fare.
Il via vai di marinai, avventurieri e ceffi della peggior risma intenti a bere, giocare d'azzardo o contrattare viaggi per mare rendeva l'idea della fauna che si riunisce costantemente dentro quella locanda durante le prime ore serali.
Cappuccio calato e sguardo fisso, non riuscii a non notare quella ragazza dalla lunga chioma bionda.
Una donna energica e impetuosa, dai tratti delicati e graziosi, che probabilmente aveva preso accordi con gente poco raccomandabile.
Gesticolava, cercando di spiegare a quel manipolo di uomini, in un angolo, le sue ragioni mentre un paio di loro la trattavano quasi con sufficienza e nervosismo.
Dopo poco meno di mezz'ora, senza dare troppo nell'occhio, andarono via.
Decidetti di alzarmi dal tavolo, lasciai qualche moneta e mi incamminai verso l'esterno, seguendo il gruppo.
Era ormai notte fonda, mi limitai a rimanere a distanza mentre i 5 individui, compresa la ragazza, si spostavano in direzione della scogliera, poi d'un tratto sparirono tra le rocce di una zona scoscesa a pochi metri dal mare.
La risacca del mare creava frastuono, non posso dirlo con certezza, ma ebbi la netta impressione di sentire l'urlo della donna, poi ne persi le tracce.
Le Tette della Sirena - il giorno precedente
Ero seduto al tavolo, in uno dei cupi angoli della locanda del porto, riflettevo, in disparte, sugli avvenimenti accaduti durante le settimane precedenti, come è mio solito fare.
Il via vai di marinai, avventurieri e ceffi della peggior risma intenti a bere, giocare d'azzardo o contrattare viaggi per mare rendeva l'idea della fauna che si riunisce costantemente dentro quella locanda durante le prime ore serali.
Cappuccio calato e sguardo fisso, non riuscii a non notare quella ragazza dalla lunga chioma bionda.
Una donna energica e impetuosa, dai tratti delicati e graziosi, che probabilmente aveva preso accordi con gente poco raccomandabile.
Gesticolava, cercando di spiegare a quel manipolo di uomini, in un angolo, le sue ragioni mentre un paio di loro la trattavano quasi con sufficienza e nervosismo.
Dopo poco meno di mezz'ora, senza dare troppo nell'occhio, andarono via.
Decidetti di alzarmi dal tavolo, lasciai qualche moneta e mi incamminai verso l'esterno, seguendo il gruppo.
Era ormai notte fonda, mi limitai a rimanere a distanza mentre i 5 individui, compresa la ragazza, si spostavano in direzione della scogliera, poi d'un tratto sparirono tra le rocce di una zona scoscesa a pochi metri dal mare.
La risacca del mare creava frastuono, non posso dirlo con certezza, ma ebbi la netta impressione di sentire l'urlo della donna, poi ne persi le tracce.