13-05-2020, 17:57
Ancora una volta mi sono comportato da idiota.
Dopo aver recuperato quello che sembra ottimo legno per fare frecce e una cena finalmente in compagnia, dopo settimane in cui ho solo mangiato qualcosa qua e là ma sempre solo come un cane, mi sentivo felice come non mi capitava da tempo.
La compagnia di Xovar, insolitamente ragionevole, mi faceva sentire a mio agio e predisposto alla conversazione cosa che accade raramente.
Poi l’arrivo di quello strano tipo, ha detto di chiamarsi Dorny, apparentemente innocuo con il suo modo particolare di parlare e l’inizio di una conversazione dove ogni cosa veniva presa a spunto per costruirci una storia ingigantendo e interpretando a suo piacere ogni nostra parola.
Ogni mio tentativo di avere qualche informazione su di lui o su cosa si dice in giro è stata vana, in compenso ha iniziato ad affiancare al mio nome la parola ammazzadraghi, confesso che non ho più capito dove volesse andare a parare e ho continuato con risposte ironiche o spiritose.
Alla fine l’uomo si è avviato all’uscita blaterando e nominando l’arena, ci capivo sempre meno ma le parole di Xovar e Balor che hanno iniziato a parlare di combattere e di scommesse su di me hanno fatto si che la preoccupazione e lo sconforto si impadronissero di me.
Purtroppo tutti e due dovevano andare via e quindi non ho avuto modo di chiedere informazioni e cercare di capirne qualcosa di più.
Dopo una notte insonne ho deciso di uscire sperando mi aiutasse a non pensare ma la situazione non è migliorata anzi ai pensieri si è aggiunta in più occasioni la spiacevole sensazione che gli occhi di qualche passante indugiassero troppo su di me.
* abbandona il diario e si getta sul letto con il guanciale sulla testa per attutire il rumore della strada nel vano tentativo di prendere sonno *
Dopo aver recuperato quello che sembra ottimo legno per fare frecce e una cena finalmente in compagnia, dopo settimane in cui ho solo mangiato qualcosa qua e là ma sempre solo come un cane, mi sentivo felice come non mi capitava da tempo.
La compagnia di Xovar, insolitamente ragionevole, mi faceva sentire a mio agio e predisposto alla conversazione cosa che accade raramente.
Poi l’arrivo di quello strano tipo, ha detto di chiamarsi Dorny, apparentemente innocuo con il suo modo particolare di parlare e l’inizio di una conversazione dove ogni cosa veniva presa a spunto per costruirci una storia ingigantendo e interpretando a suo piacere ogni nostra parola.
Ogni mio tentativo di avere qualche informazione su di lui o su cosa si dice in giro è stata vana, in compenso ha iniziato ad affiancare al mio nome la parola ammazzadraghi, confesso che non ho più capito dove volesse andare a parare e ho continuato con risposte ironiche o spiritose.
Alla fine l’uomo si è avviato all’uscita blaterando e nominando l’arena, ci capivo sempre meno ma le parole di Xovar e Balor che hanno iniziato a parlare di combattere e di scommesse su di me hanno fatto si che la preoccupazione e lo sconforto si impadronissero di me.
Purtroppo tutti e due dovevano andare via e quindi non ho avuto modo di chiedere informazioni e cercare di capirne qualcosa di più.
Dopo una notte insonne ho deciso di uscire sperando mi aiutasse a non pensare ma la situazione non è migliorata anzi ai pensieri si è aggiunta in più occasioni la spiacevole sensazione che gli occhi di qualche passante indugiassero troppo su di me.
* abbandona il diario e si getta sul letto con il guanciale sulla testa per attutire il rumore della strada nel vano tentativo di prendere sonno *