05-07-2020, 18:17
“Venite, prendete ciò che potete e preparatevi a combattere, tra poco inizieranno degli scontri”
Le parole di Annette erano chiarissime, e rimbombavano nella testa di Xovar come l’inizio di una imminente rivolta.
Seguì la teurga poco lontano da Hillsfar, qui si erano riuniti tutti i cospiratori. Era chiaro a Xovar che con il piccolo esercito che avevano raccolto volevano rovesciare il dominio Zhent.
Si fece largo tra facce note, tra insulti e smorfie varie nei suoi confronti.
Era evidente che doveva prendere una posizione: combattere per i cospiratori o morire per mano loro.
Xovar sospirò e rimase in silenzio in quanto la sua presenza era un terremoto tra gli umori degli avventurieri esperti.
Persone che fino al giorno prima lo indicavano come “assassino” erano pronte a farsi un bagno di ipocrisia e sangue di una guarnigione che ignara stava dormendo nelle proprie camerate.
Guardò le loro facce, gente che non era riuscita ad accettare che gli Zhent, che li avevano ospitati, li governassero. Essi erano agitati e tesi come corde di violino.
Nashan si avvicinò a lui, Luth e Darry scusandosi per non averli coinvolti nel suo piano e chiese loro se erano disposti a combattere contro le forze di occupazione Zhent ad Hillsfar.
Finalmente un po’ di gentilezza.
Xovar guardò silenzioso l’esercito, erano davvero convinti che li attendeva una nuova alba e che Hillsfar sarebbe stata contenta dei nuovi governanti.
Il Warlock accettò l’invito di Nashan sapendo che si sarebbe macchiato dei crimini più efferati verso i suoi consanguinei di Zhentil keep.
Ma in fondo... tutto deve cambiare affinché tutto rimanga come è.
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All’alba della disfatta dei baniti, Xovar uscì dal castello ferito e, toccandosi l’addome dolorante, guardò la sua Hillsfar nel caos.
L’eterna lotta tra caos ed ordine ancora una volta si manifestava davanti ai suoi occhi. La società oppressa dalle leggi Zhent era “sbocciata” e stava prendendo i suoi spazi per poi venire di nuovo dominata dai futuri governanti.
Doveva ammettere che quella provvisoria anarchia non gli dispiaceva affatto, anzi era un ottimo modo per mettersi in bella vista dando una mano a sistemare.
Partecipò a qualche pattuglia e dopo aver riposato andò in città ad aiutare chi stava raccogliendo le macerie e cadaveri della battaglia.
Creò dei dischi fluttuanti di Tenser e grazie all’aiuto dei volontari raccolse in cumuli tutti i rifiuti presenti sulle strade dando un po’ di decoro alla città.
I suoi dischi che fluttuavano risparmiavano un sacco di manodopera e fatica ai cittadini.
Con la sua faccia tosta intimidiva tutti i ladruncoli che beccava saccheggiare e li rispediva a casa.
Xovar non perse l’occasione di far conoscere il suo nome dopo giorni di lavoro a coloro che lo ringraziavano. Dopotutto non si dà nulla per nulla.
1 - Xovar
2 - Charles
3 - Morgan
4 - Raphael
2 - Charles
3 - Morgan
4 - Raphael