13-12-2020, 21:24
(02-12-2020, 13:40)Endymion Ha scritto: Trovato l’insegnante, Athelstan rimase per qualche minuto ad ascoltarlo. La storia non era granché, probabilmente un classico, ma non ne era sicuro. Era stato poco più di un ragazzino di strada a Baldur’s Gate, mentre sua madre e sua zia si facevano in quattro per potersi permettere un tetto sulla testa e del cibo in tavola. Non aveva avuto molto tempo per ascoltare le storie. E poi si era arruolato.
Quando l’insegnante interruppe la lezione per dedicare loro del tempo gli chiese delle rovine elfiche della zona, se qualcuna potesse corrispondere alla bizzarra descrizione di alberi dove non cresce il prato. E se, visto che apparentemente conosceva varie leggende, sapesse qualcosa su un presunto “figlio di Gruumsh”.
Dall’Araldo si scusò prima per il tempo che gli avrebbero portato via e pose le stesse domande, aggiungendone qualcuna sul movimento di orchi notato dagli esploratori di Elventree, ascoltando con attenzione le risposte che gli venivano date.
(02-12-2020, 18:10)Denoela Ha scritto:Trovato il maestro Thondar Glimmershield con tutti quei bambini, Echo si premura di avvertire Luth che non può adottarli tanto per punzecchiarlo un po'. Si presenta come Echo di Gewaeron spiegando che sono un gruppo di avventurieri e che le domande di Dryden nascono da quanto avevano visto nella foresta e quanto aveva grugnito uno degli orchi catturato. Spiegò che da quanto erano riusciti a capire, un'orda di orchi si stava radunando in un "posto rubato agli elfi" e "dove non cresce il prato sugli alberi", pertanto era quasi del tutto certa che si riferisse alle rovine di Eventide.
Dunque per questo gli chiese più specificatamente la storia di quel posto, come finì in rovina e come divenne un luogo dove gli spiriti non hanno più pace. Echo voleva capire se esisteva una ragione che potrebbe spingere questi orchi a scegliere proprio delle rovine infestate, perchè proprio il fatto che fossero infestate, era l'unica cosa che la faceva dubitare che fossero quelle le rovine indicate.
Le stesse domande rivolse poi all'Araldo Elanil Elassidil, dopo essersi presentata.
(02-12-2020, 19:35)redandblu Ha scritto: Per nulla sorpreso dalla battuta di Echo come al solito le risponde con un sorriso, poi si avvicina ad uno dei bambini e gli dà un sacchetto contenente mandorle e nocciole perché le divida con i compagni.
Ascoltate le risposte del maestro e dell'Araldo chiede ad entrambi se per caso quelle poche informazioni che hanno avuto facciano venire alla loro memoria qualche altro luogo oltre alle rovine di Eventide.
Il mezzelfo, ormai non più giovane anche per gli standard della sua razza, corrugò la fronte.
<<Andiamo per ordine, dunque...rovine elfiche della zona, o "posto rubato agli elfi". Beh, qui mi sento di darvi una cattiva notizia, perché il Cormanthor pullula letteralmente di rovine elfiche. La magione sulla collina attualmente infestata dai vampiri, le rovine di Eventide, il forte di Talarith, la magione infestata dai folletti nel Cormanthor, diverse tombe in giro per la foresta...immagino che adesso contino come "rovine elfiche" anche le Porte dell'Alba e Myth Drannor, in verità...quindi questo non è particolarmente d'aiuto come discrimine.
"Alberi dove non cresce il prato"...dite che l'ha detto un orco quindi? Potrebbe essere qualche traduzione bizzarra dalla lingua orchesca, che non conosco. Avrebbe avuto più senso "prato dove non crescono alberi", nel senso di radura o prateria. Siete sicuri che non sia una possibile interpretazione? Volendo prenderla in senso più letterale...mmh...alberi di pietra? Alberi spogli? Alberi senza muschio?
Mi chiedete di Eventide. In realtà questa è una domanda che dovreste fare a Elanil, visto che è la storia della sua famiglia...ah, state andando da lei, dite? Beh, allora in quel caso lascerò che ve la narri lei.
Del Figlio di Gruumsh purtroppo non so dirvi niente, non ho mai sentito questo nome.>>
Andate poi da Elanil Elassidil, l'Araldo di Elventree. E' un'elfa del sole dall'aria elegante e abbastanza gentile per gli standard della sua razza, che saluta Echo con - per gli standard elfici - calore.
Anche lei vi dice più o meno le stesse cose riguardo alle rovine elfiche nel Cormanthor, e non ha mai sentito parlare del Figlio di Gruumsh. Si sente comunque di ridimensionare i racconti di "migliaia di orchi" e "tutti gli orchi del Faerun" fatti dall'orco che avete catturato; sì, l'attività orchesca è decisamente aumentata, ma da qui a migliaia di orchi ce ne passa, specifica.
Quanto a Eventide, vi racconta la sua storia: l'abbazia di Eventide era in passato un complesso di templi dedicato ai Seldarine, abbandonato all'inizio della Ritirata degli elfi; un'antenata di Elanil, un Cavaliere di Myth Drannor di nome Maira Faerenduil, rimase però nel Cormanthor per vegliare sull'abbazia...e morì insieme ai suoi compagni. Il loro giuramento di proteggere il suolo elfico era stato così forte da far sì che si rialzassero come fantasmi, e che continuassero a proteggere la sede dell'Abbazia.
Elanil ha dei dubbi sul fatto che degli orchi si siano potuti stabilire lì, perché dovrebbero continuamente combattere contro i fantasmi.