29-01-2022, 18:45
Ripercorrendo le tracce del carro, grazie a Luth, erano riusciti a raggiungere un piccolo gruppo di fattorie oltre il fiume Lis. Lì i locali avevano parlato di un nutrito gruppo di pirati che li infastidiva, e che poteva essere venuto in possesso della cassa con i simboli di Torm. Avevano rinvenuto un'insenatura nascosta, lungo la costa, non troppo distante da Elmwood, dove questi pirati vivevano in delle baracche ed avevano a disposizione tre o quattro navi, disposte lungo un vecchio molto. Laima era riuscita a farsi amica una vedetta, facendosi raccontare un po' di cose, tra le quali che la cassa sarebbe stata portata via a breve da un'altra nave, che stavano attendendo.
Dopo aver pianificato a lungo, grazie anche ai numeri visti da Luth, decisero che la via della forza non sarebbe stata la migliore da percorrere, data anche la presenza tra loro di Isabel Gherdabban, a quanto pareva figlia del loyan Gherbaddan di Tantras, che non intendeva abbandonare del tutto la sua spedizione ed accettare il fallimento. Eran era molto preoccupato in merito, non avendo la donna dimostrato alcuna dote marziale, così suo malgrado si ritrovò assieme agli altri a trattare con il capo di questi pirati, un certo Roy Blackeye. Il pirata sembrò voler trattare inizialmente, ma se la stava tirando troppo. Il sacerdote, spazientito, decise di tentare il tutto per tutto tramite una preghiera d'ammaliamento che non aveva mai utilizzato prima, e che miracolosamente funzionò.
Purtroppo spese una quantità immane per le sue tasche, ma riuscirono ad uscire dalla baia con le reliquie e dama Isabel illesa.
Tornai all'abbazia, Eran cercò di assicurarsi quali fossero le intenzioni della tormita. Comprendeva come lei si sentisse in difetto, avendo perso un helmita e due anduran, nonché le reliquie, in una missione affidatale, ma la questione si era risolta. Come sacerdote combattente, lui non si sentiva a posto con la coscienza a lasciare quei pirati liberi di continuare a fare quello che facevano, e lei avrebbe dovuto render conto delle morti, prima o poi.
Inoltre bisognava provvedere ad una degna sepoltura per Ilyas, che giaceva da troppi giorni all'abbazia sotto un incanto di riposo inviolato. Non vi erano templi di Helm nelle vicinanze, erano tutti orribilmente lontani, così Eran si era deciso a procurargli una degna sepoltura al cimitero di Hillsfar, a sue spese.
Inoltre, avrebbe chiesto ad Alasdair di andare a controllare rapidamente se quei pirati fossero fuggiti. Se fossero stati talmente incoscienti da rimanere lì, sarebbero tornati a scacciarli, arrestarli o eliminarli, a costo di chiedere uomini in prestito ai priori dell'abbazia, in modo da permettere a quei pescatori di vivere con maggiore serenità.
Dopo aver pianificato a lungo, grazie anche ai numeri visti da Luth, decisero che la via della forza non sarebbe stata la migliore da percorrere, data anche la presenza tra loro di Isabel Gherdabban, a quanto pareva figlia del loyan Gherbaddan di Tantras, che non intendeva abbandonare del tutto la sua spedizione ed accettare il fallimento. Eran era molto preoccupato in merito, non avendo la donna dimostrato alcuna dote marziale, così suo malgrado si ritrovò assieme agli altri a trattare con il capo di questi pirati, un certo Roy Blackeye. Il pirata sembrò voler trattare inizialmente, ma se la stava tirando troppo. Il sacerdote, spazientito, decise di tentare il tutto per tutto tramite una preghiera d'ammaliamento che non aveva mai utilizzato prima, e che miracolosamente funzionò.
Purtroppo spese una quantità immane per le sue tasche, ma riuscirono ad uscire dalla baia con le reliquie e dama Isabel illesa.
Tornai all'abbazia, Eran cercò di assicurarsi quali fossero le intenzioni della tormita. Comprendeva come lei si sentisse in difetto, avendo perso un helmita e due anduran, nonché le reliquie, in una missione affidatale, ma la questione si era risolta. Come sacerdote combattente, lui non si sentiva a posto con la coscienza a lasciare quei pirati liberi di continuare a fare quello che facevano, e lei avrebbe dovuto render conto delle morti, prima o poi.
Inoltre bisognava provvedere ad una degna sepoltura per Ilyas, che giaceva da troppi giorni all'abbazia sotto un incanto di riposo inviolato. Non vi erano templi di Helm nelle vicinanze, erano tutti orribilmente lontani, così Eran si era deciso a procurargli una degna sepoltura al cimitero di Hillsfar, a sue spese.
Inoltre, avrebbe chiesto ad Alasdair di andare a controllare rapidamente se quei pirati fossero fuggiti. Se fossero stati talmente incoscienti da rimanere lì, sarebbero tornati a scacciarli, arrestarli o eliminarli, a costo di chiedere uomini in prestito ai priori dell'abbazia, in modo da permettere a quei pescatori di vivere con maggiore serenità.
Eran Blackmore
"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022
"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022