09-03-2022, 15:49
All'inizio, i mezzorchi non sono proprio felici di parlare con quell'umano in armatura dall'aria così seria, ma dopo le spiegazioni di rito, una volta compreso che Eran sta dalla parte di Orog e degli altri, si sciolgono e iniziano a parlare. Il portavoce del gruppo è Alan, madre umana e padre ignoto, abbastanza sveglio e articolato per essere un mezzorco.
Alan risponde che lui, dell'assassinio, non ne aveva saputo niente fino al giorno dopo i fatti, perché - a differenza degli altri - lui abita con sua madre e quella sera era a casa con lei, sua madre può confermarlo. Quanto al liquore, all'accusa di averlo drogato si inizia ad agitare un po', si offende, poi fa un gran sospiro e riconosce che sì, ci sta che sospetti di lui, dopotutto lo fanno tutti appena vedono le sue zanne...e racconta loro come sono andate le cose.
Quanto al liquore, lui e George avevano una specie di "accordo" per cui, se a George "capitavano" merci interessanti per le mani, ne dava un po' da smerciare anche ad Alan in modo da dividersi i profitti. Questo liquore in particolare George se l'era procurato qualche giorno prima del fattaccio [dalla data che ti indica, ti viene in mente che possa essere dopo la pubblicazione dell'annuncio da parte di Orog, ma prima della risposta da parte dei pg] e gli aveva proprio detto, questa è roba buona non il solito aceto, vendilo un po' ai nostri compagni che se lo meritano dopo tante fatiche, è una cosa per le occasioni speciali.
Alan non aveva minimamente dubitato della cosa, dopotutto George era un tipo sveglio, e perciò l'aveva venduto a Orog e al suo coinquilino usando quelle stesse identiche parole. Gliene aveva vendute parecchie bottiglie.
Di George parla bene, un tipo generoso, che aiuta gli amici, a un certo punto qualche giorno dopo l'omicidio, quando erano tutti nei guai perché non avevano da lavorare e non sapevano come pagare l'affitto, aveva detto di avere avuto un "colpo di fortuna" e li aveva portati a festeggiare. Poi, che lui sapesse, aveva lasciato la città in nave, diretto a nord da qualche parte.
***
Nattie è più calma, anche il padre sembra essere più bendisposto, ma sempre abbastanza provata dagli eventi. Per quel che ne sapeva, Wilkins non teneva molto denaro al magazzino, giusto un piccolo fondo cassa per eventuali mance o piccole spese; i clienti pagavano quasi sempre con note di credito, e Wilkins aveva un forziere nella banca cittadina.
Quanto ai figli, era raro che venissero a battere cassa al magazzino, ma Wilkins si lamentava che lo facessero spesso e volentieri a casa, spesso portando con sé mogli e figli, un po' per impietosire, un po' per giustificare le varie richieste come imprescindibili necessità di coniuge e prole. Wilkins parlava sempre di chiudere definitivamente i cordoni della borsa, che lui alla sua età era indipendente da anni, ma Nattie non credeva che l'avrebbe fatto, credeva che sotto sotto Wilkins amasse la sua famiglia nonostante il pessimo carattere.
Alan risponde che lui, dell'assassinio, non ne aveva saputo niente fino al giorno dopo i fatti, perché - a differenza degli altri - lui abita con sua madre e quella sera era a casa con lei, sua madre può confermarlo. Quanto al liquore, all'accusa di averlo drogato si inizia ad agitare un po', si offende, poi fa un gran sospiro e riconosce che sì, ci sta che sospetti di lui, dopotutto lo fanno tutti appena vedono le sue zanne...e racconta loro come sono andate le cose.
Quanto al liquore, lui e George avevano una specie di "accordo" per cui, se a George "capitavano" merci interessanti per le mani, ne dava un po' da smerciare anche ad Alan in modo da dividersi i profitti. Questo liquore in particolare George se l'era procurato qualche giorno prima del fattaccio [dalla data che ti indica, ti viene in mente che possa essere dopo la pubblicazione dell'annuncio da parte di Orog, ma prima della risposta da parte dei pg] e gli aveva proprio detto, questa è roba buona non il solito aceto, vendilo un po' ai nostri compagni che se lo meritano dopo tante fatiche, è una cosa per le occasioni speciali.
Alan non aveva minimamente dubitato della cosa, dopotutto George era un tipo sveglio, e perciò l'aveva venduto a Orog e al suo coinquilino usando quelle stesse identiche parole. Gliene aveva vendute parecchie bottiglie.
Di George parla bene, un tipo generoso, che aiuta gli amici, a un certo punto qualche giorno dopo l'omicidio, quando erano tutti nei guai perché non avevano da lavorare e non sapevano come pagare l'affitto, aveva detto di avere avuto un "colpo di fortuna" e li aveva portati a festeggiare. Poi, che lui sapesse, aveva lasciato la città in nave, diretto a nord da qualche parte.
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Nattie è più calma, anche il padre sembra essere più bendisposto, ma sempre abbastanza provata dagli eventi. Per quel che ne sapeva, Wilkins non teneva molto denaro al magazzino, giusto un piccolo fondo cassa per eventuali mance o piccole spese; i clienti pagavano quasi sempre con note di credito, e Wilkins aveva un forziere nella banca cittadina.
Quanto ai figli, era raro che venissero a battere cassa al magazzino, ma Wilkins si lamentava che lo facessero spesso e volentieri a casa, spesso portando con sé mogli e figli, un po' per impietosire, un po' per giustificare le varie richieste come imprescindibili necessità di coniuge e prole. Wilkins parlava sempre di chiudere definitivamente i cordoni della borsa, che lui alla sua età era indipendente da anni, ma Nattie non credeva che l'avrebbe fatto, credeva che sotto sotto Wilkins amasse la sua famiglia nonostante il pessimo carattere.