28-08-2017, 17:10
Il giovane monaco si sedette in cima alla città povera a fainco al mulino. Da li riusciva a vedere tutta la città ed oltre ed il posto era tranquillo per meditare. Si soffermò a pensare su cosa fosse successo nelle ultime ore. Erano riusciti a trovare il padre di Miriam per scoprire che lui stesso l'aveva assassinata anni fa per le minacce di una moglie priva di senno. Theo non riuscì a credere come un padre, un uomo che dovrebbe difendere e dare la vita per il proprio sangue, fosse arrivato al punto di uccidere la propria progenie. La mente degli uomini comuni è debole, questo lo sapeva, ma non pensava si potesse arrivare a tanto. Avrebbe voluto ucciderlo all'istante, bastava un colpo ben assestato sulla gola e se non fosse stato addestrato per anni alla repressione di questi sentimenti probabilmente l'avrebbe fatto. Fortunatamente prevalse il senso di giustizia che era solito vedere in un fedele di Kelemvor ed in un monaco che avesse superato i rudimenti di base. La donna e l'uomo furono portati alla caserma di Ashabenford e li trattenuti in attesa di giudizio. Theo avrebbe atteso con ansia, per quanto un monaco possa essere ansioso, il verdetto del consiglio. Il fantasma della piccola e innocente Miriam meritava il giusto riposo e fino a che non avrebbe visto il padre non lo avrebbe trovato.
Aprì gli occhi sul sole che scendeva dietro le case, un po’ di movimento avrebbe mitigato la rabbia che gli saliva in corpo...
Aprì gli occhi sul sole che scendeva dietro le case, un po’ di movimento avrebbe mitigato la rabbia che gli saliva in corpo...