[DM Ignem] L'Albero della Vita

[Caleb89]

L'indomani del ritorno dalla Grande Foresta, Jassin fece ritorno ad Alberi Intrecciati per incontrare il resto del Circolo.
Diede loro l'arboscello con un sacchetto legato all'estremità recisa, contenente della terra e ceneri raccolte dove un tempo sorgeva la Quercia Lunare della Valle Intrecciata.
Nonostante fossero trascorsi degli anni dalla sua partenza per loro era come se si fosse trattato di pochi mesi , senza contare i pochi contatti che aveva mantenuto con loro tramite incontri meno formali.
Dopo aver riabbracciato i fratelli e il prozio-grandruido del Circolo, Jassin raccontò loro delle sue avventure con la Gilda e l'Enclave di Smeraldo, avanzando alcune proposte da prendere in considerazione per l'Equinozio di Autunno, in cui il Circolo avrebbe festeggiato la Trasformazione di Rillifane come ogni anno.

La prima proposta fu quella di abbandonare ogni tentativo di riportare in vita la Quercia che avevano perduto con l'arrivo di Narlgathra e di mantenerne vivo il ricordo, poichè grazie all'Arakhor della Grande Foresta un giorno il Cormanthor avrebbe avuto un nuovo guardiano. Suggerì alcuni luoghi dove piantare l'albero e vedere così ricostruito il Circolo:


Il primo era proprio dove sorgeva un tempo la loro quercia sacra ma il boschetto, sebbene rigeneratosi di recente, era divenuto praticamente una zona di guerra minacciata dal Reame Remoto e forse la nostalgia non era una buona consigliera questa volta;


Il secondo luogo era nelle vicinanze della Fonte della Vita, uno specchio d'acqua sacro a Chauntea e agli spiriti silvani. Abbastanza vicino alla città perchè adepti e pellegrini possano visitarlo e abbastanza lontano da non subirne l'influenza civilizzante toccata ad Alberi Intrecciati dopo la seconda ritirata da Myth Drannor. Un luogo appropriato vista l'affinità della specie con le energie positive di cui la fonte è ricca;


Il terzo ed ultimo luogo proposto da Jassin portava con sè una ulteriore possibilità: quella di unire definitivamente le forze con l'Enclave di Smeraldo, prendendo in considerazione il loro boschetto sacro come luogo in cui crescerà il nuovo Arakhor e osservando il loro stesso Codice in futuro per il bene del Cormanthor.

Il suo voto, se accettato al pari degli altri, sarebbe stato per l'Enclave. A Jassin sembrava il minimo visto il grande debito di gratitudine personale verso Selsian Earthenhands per avergli donato il bastone in primo luogo e considerato il grande aiuto portato dalla sua organizzazione all'intera foresta , aiuto mai venuto meno mentre il potere degli altri circoli druidici svaniva lentamente.
Ricordò che Selsian era parte del loro stesso Circolo secoli fa e anche se non ha avuto modo di approfondire le vie del Potere Naturale, preferendo un più umile sentiero come Grangiardiniere, la sua anzianità ed esperienza e il recente legame stretto come Guardiano degli Alberi Magici lo pongono ora trai i druidi più potenti che abbiano conosciuto.

Chiarita la sua posizione si congedò ancora una volta, lasciando loro il tempo di meditare sulla questione mentre avrebbero protetto il dono di Nonno Albero. Prima di ripartire si confidò con il grandruido Katar, anche se questa volta in qualità di guida del casato.
Jassin offrì tutto l'oro che era riuscito a mettere da parte come avventuriero per il rinnovamento della loro Loggia ed eventualmente della Gilda dei Naturalisti , se non avevano più un luogo dove riunirsi di questi tempi. Ma disse anche di voler vedere dove i tentativi di salvare Shadowdale l'avrebbero portato, prima di tornare a mettere radici tra gli Alberi Intrecciati. Essendo coinvolta della cronomanzia non escludeva che si possa trovare una soluzione per accelerare la crescita dell'Arakhor in futuro.

Ora non restava che aggiornare anche la Consigliera Eldara di Sildeyuir riguardo l'ultimo viaggio del bastone, sperando che in tutto il tempo che il suo casato ha avuto per dedicarsi alla causa abbia almeno ricercato un incantesimo in grado di proteggerli dalle Energie Positive per un giorno intero...