18-08-2024, 22:15
“…..sospirò mentre, con stanchezza, chiudeva la porta della sua stanza, situata all’ultimo piano della Deil's Fire Tavern. Il mese di permanenza stava terminando ed anche se da una parte ne era sollevata, da un lato le sarebbe mancata quella parte di soffitta che il proprietario si ostinava a chiamare “camera da letto con vista turistica”.Le ricordava molto i primi periodi del suo arrivo ad Hillsfar, dove ogni sera si intrufolava in qualche magazzino o soffitta di qualche casa per passare la notte.
Quel Corwin era un vecchio buontempone che spacciava un passato da avventuriero, grazie al quale aveva racimolato il denaro necessario per aprire la locanda ed invecchiare cosi pacificamente.
Arya all’inizio c’era cascata in pieno ma poi, il comportamento eccessivamente bonario e accondiscendente del vecchio, l’aveva insospettita e chiedendo cosi in giro, capito davvero come stavano le cose. L’aveva accorta subito come una cliente qualsiasi ma, alla sua richiesta di una stanza per un mese “come appoggio per cercare fortuna”, l’aveva squadrata da capo a piedi e senza aggiungere altro le aveva affittato la “camera turistica” che dava direttamente sul tetto; non le aveva nemmeno chiesto niente sulle sue attitudini o intenzioni lavorative, ma si era limitato a dirle che sarebbe stato al bancone tutte le sere per servire la cena, disposto ad ascoltate i racconti delle sue giornate.
Lei si era presentata come Miranda, arrivata in città in cerca di un lavoro, ed il buon Corwin aveva preso a chiamarla “pel di carota” per via della tintura rossa che si era fatta ai capelli; aveva scelto un rosso molto scuro che avrebbe durato per tutto il soggiorno a Melvaunt, ma essendo lei di base bionda, il colore era venuto di un bel arancio acceso…per renderlo piu credibile, ogni giorno passava qualche minuto in piu per aggiungere un trucco credibile e qualche lentiggine al volto dello stesso colore.
I primi giorni li aveva passati a girottolare per la zona del mercato centrale, un vivace agglomerato di bancarelle situato nel centro della citta, in cui aveva appreso le indicazioni ed i collegamenti che quest’ultimo aveva con quello del bestiame e degli schiavi, distaccato verso la zona detentiva della città.La sua idea iniziale era quella di tentare la recita della cantastorie da mercato che intratteneva i clienti con musiche e chiedendo l’elemosina, ma aveva subito cambiato idea nel vedere l’aria che tirava quando la ronda cittadina passava per le strade.
Ne aveva parlato con l’oste una sera a cena, recitando la scena della ragazzina spaventata dalle prime difficoltà nel trovare un lavoro in una grossa città come Melvaunt per una provincialotta come lei; lui era scoppiato in una grossa risata e dopo aver versato per entrambi un buon bicchiere, l’aveva indirizzata al “vecchio forno impolverato” della signora Rottenmeier, dove aveva sentito dire che la vecchia proprietaria era in cerca di un garzone per il banco; nessuno durava piu di qualche giorno visto il caratteraccio della vecchiarda ma era sicuro che pel di carota poteva saperla prendere facendo leva con i suoi occhietti azzurri.
E fu cosi che Miranda iniziò la sua carriera da apprendista da bottega, imparando a fare il pane ed piccoli manicharetti.
All’inizio fu un vero e proprio disastro tanto che rischiò quasi subito il licenziamento in tronco per aver scambiato lo zucchero con il sale ma, dopo aver visto come la ragazza era riuscita a contrattare la vendita delle rimanenze ad un buon prezzo, aveva deciso di metterla alla prova come venditrice ambulante al mercato. Corwin aveva ragione: quella Rottermeier era una vera stronza ma aveva anche ragione sul fatto che era facilmente raggirabile, riuscendo cosi a crearsi la copertura perfetta: ogni mattina si sarebbe recata al mercato del bestiame e degli schiavi per vendere dolcetti ed allietare cosi i clienti in giro tra i recinti.
In quei giorni era riuscita ad identificare quali fossero le gabbie della catena ed i loro venditori ufficiali al mercato, le loro guardie e chi tra loro poteva essere piu vulnerabile al fascino di una piccola venditrice di dolcetti. Ne aveva individuato uno, un giovane sbarbatello appena assunto come guardia al cancello, rivelatosi poi più sprovveduto di quello che dava a vedere. Era chiaro che aveva fatto colpo sulla giovane guardia e nel profondo, molto nel profondo, si sentiva un po' in colpa nell’approfittarne, ma le servivano informazioni per uno scopo ben preciso.
Di giorno pel di carota vendeva dolcetti al mercato, facendosi anche qualche cliente fisso tra i signorotti locali che mandavano i loro valletti a prendere da lei biscotti caldi; di notte Miranda come un eroe da romanzo, si vestiva di panni piu scuri e tenebrosi, aggirandosi per i vicoli e arricchendo le informazioni ottenute al mattino, con quelle che chi vive la notte rivende i scambia.
Proprio in uno di questi giri aveva incontrato un tipo la porto piuttosto affidabile a cui aveva consegnato un messaggio da recapitare ad Hillsfar; delle informazioni che aveva scoperto aveva messo per scritto solo quelle piu banali per testare se la pista postale poteva essere sicura; le notizie piu preziose le aveva inviate con discreto sforzo attraverso la magia.
Arya maneggiava la magia bardica ma la sua abilità era molto impolverata e per il suo utilizzò le prese piu forze del previsto; si era ripromessa di riprenderne lo studio ed in questo Corwin le fu di aiuto.
Una sera a cena le buttò li l’idea di provare a suonare al termine della serata in qualità di allenamento, l’aveva sentita provare qualche sera prima e le dava l’opportunità di provare a farlo davanti al pubblico a fine servizio, quando la gente è piuttosto ubriaca e l’eventuale esibizione andata male, non avrebbe creato malcontento e diserzione tra i tavoli.
Miranda ne fu entusiasta ed accettò di buon grado l’offerta, mentre tra se e se Arya iniziò a pensare divertita a cosa possa aver davvero sentito il buon oste dalla sua stanza, essendo stata davvero attenta ad ogni movimento e provato al massimo qualche spartito per tenere allenate le mani.
E quella notte era proprio una di quelle in cui Miranda aveva provato a suonare uno dei suoi spartiti ai presenti semi ubriachi, riscuotendo un discreto successo. Stanca ma divertita posò la lira sul pagliericcio che fungeva da letto e spalancò poi la finestra che dava sul molo avvolto dalla notte fonda.
Presto sarebbe tornata ad Hillsfar rindossando i suoi reali panni, portando con se le informazioni che aveva raccolto ed una novità che avrebbe spiazzato qualcuno…Miranda aveva imparato a fare i panini dolci al miele ed erano incredibilmente buoni!
Quel Corwin era un vecchio buontempone che spacciava un passato da avventuriero, grazie al quale aveva racimolato il denaro necessario per aprire la locanda ed invecchiare cosi pacificamente.
Arya all’inizio c’era cascata in pieno ma poi, il comportamento eccessivamente bonario e accondiscendente del vecchio, l’aveva insospettita e chiedendo cosi in giro, capito davvero come stavano le cose. L’aveva accorta subito come una cliente qualsiasi ma, alla sua richiesta di una stanza per un mese “come appoggio per cercare fortuna”, l’aveva squadrata da capo a piedi e senza aggiungere altro le aveva affittato la “camera turistica” che dava direttamente sul tetto; non le aveva nemmeno chiesto niente sulle sue attitudini o intenzioni lavorative, ma si era limitato a dirle che sarebbe stato al bancone tutte le sere per servire la cena, disposto ad ascoltate i racconti delle sue giornate.
Lei si era presentata come Miranda, arrivata in città in cerca di un lavoro, ed il buon Corwin aveva preso a chiamarla “pel di carota” per via della tintura rossa che si era fatta ai capelli; aveva scelto un rosso molto scuro che avrebbe durato per tutto il soggiorno a Melvaunt, ma essendo lei di base bionda, il colore era venuto di un bel arancio acceso…per renderlo piu credibile, ogni giorno passava qualche minuto in piu per aggiungere un trucco credibile e qualche lentiggine al volto dello stesso colore.
I primi giorni li aveva passati a girottolare per la zona del mercato centrale, un vivace agglomerato di bancarelle situato nel centro della citta, in cui aveva appreso le indicazioni ed i collegamenti che quest’ultimo aveva con quello del bestiame e degli schiavi, distaccato verso la zona detentiva della città.La sua idea iniziale era quella di tentare la recita della cantastorie da mercato che intratteneva i clienti con musiche e chiedendo l’elemosina, ma aveva subito cambiato idea nel vedere l’aria che tirava quando la ronda cittadina passava per le strade.
Ne aveva parlato con l’oste una sera a cena, recitando la scena della ragazzina spaventata dalle prime difficoltà nel trovare un lavoro in una grossa città come Melvaunt per una provincialotta come lei; lui era scoppiato in una grossa risata e dopo aver versato per entrambi un buon bicchiere, l’aveva indirizzata al “vecchio forno impolverato” della signora Rottenmeier, dove aveva sentito dire che la vecchia proprietaria era in cerca di un garzone per il banco; nessuno durava piu di qualche giorno visto il caratteraccio della vecchiarda ma era sicuro che pel di carota poteva saperla prendere facendo leva con i suoi occhietti azzurri.
E fu cosi che Miranda iniziò la sua carriera da apprendista da bottega, imparando a fare il pane ed piccoli manicharetti.
All’inizio fu un vero e proprio disastro tanto che rischiò quasi subito il licenziamento in tronco per aver scambiato lo zucchero con il sale ma, dopo aver visto come la ragazza era riuscita a contrattare la vendita delle rimanenze ad un buon prezzo, aveva deciso di metterla alla prova come venditrice ambulante al mercato. Corwin aveva ragione: quella Rottermeier era una vera stronza ma aveva anche ragione sul fatto che era facilmente raggirabile, riuscendo cosi a crearsi la copertura perfetta: ogni mattina si sarebbe recata al mercato del bestiame e degli schiavi per vendere dolcetti ed allietare cosi i clienti in giro tra i recinti.
In quei giorni era riuscita ad identificare quali fossero le gabbie della catena ed i loro venditori ufficiali al mercato, le loro guardie e chi tra loro poteva essere piu vulnerabile al fascino di una piccola venditrice di dolcetti. Ne aveva individuato uno, un giovane sbarbatello appena assunto come guardia al cancello, rivelatosi poi più sprovveduto di quello che dava a vedere. Era chiaro che aveva fatto colpo sulla giovane guardia e nel profondo, molto nel profondo, si sentiva un po' in colpa nell’approfittarne, ma le servivano informazioni per uno scopo ben preciso.
Di giorno pel di carota vendeva dolcetti al mercato, facendosi anche qualche cliente fisso tra i signorotti locali che mandavano i loro valletti a prendere da lei biscotti caldi; di notte Miranda come un eroe da romanzo, si vestiva di panni piu scuri e tenebrosi, aggirandosi per i vicoli e arricchendo le informazioni ottenute al mattino, con quelle che chi vive la notte rivende i scambia.
Proprio in uno di questi giri aveva incontrato un tipo la porto piuttosto affidabile a cui aveva consegnato un messaggio da recapitare ad Hillsfar; delle informazioni che aveva scoperto aveva messo per scritto solo quelle piu banali per testare se la pista postale poteva essere sicura; le notizie piu preziose le aveva inviate con discreto sforzo attraverso la magia.
Arya maneggiava la magia bardica ma la sua abilità era molto impolverata e per il suo utilizzò le prese piu forze del previsto; si era ripromessa di riprenderne lo studio ed in questo Corwin le fu di aiuto.
Una sera a cena le buttò li l’idea di provare a suonare al termine della serata in qualità di allenamento, l’aveva sentita provare qualche sera prima e le dava l’opportunità di provare a farlo davanti al pubblico a fine servizio, quando la gente è piuttosto ubriaca e l’eventuale esibizione andata male, non avrebbe creato malcontento e diserzione tra i tavoli.
Miranda ne fu entusiasta ed accettò di buon grado l’offerta, mentre tra se e se Arya iniziò a pensare divertita a cosa possa aver davvero sentito il buon oste dalla sua stanza, essendo stata davvero attenta ad ogni movimento e provato al massimo qualche spartito per tenere allenate le mani.
E quella notte era proprio una di quelle in cui Miranda aveva provato a suonare uno dei suoi spartiti ai presenti semi ubriachi, riscuotendo un discreto successo. Stanca ma divertita posò la lira sul pagliericcio che fungeva da letto e spalancò poi la finestra che dava sul molo avvolto dalla notte fonda.
Presto sarebbe tornata ad Hillsfar rindossando i suoi reali panni, portando con se le informazioni che aveva raccolto ed una novità che avrebbe spiazzato qualcuno…Miranda aveva imparato a fare i panini dolci al miele ed erano incredibilmente buoni!