12-03-2025, 22:01
Alturiak 1400
La caduta di Maalthiir - Riflessioni a mente fredda
di Daphne Hargrave
Maalthiir. Non vi è un nome che sia più indissolubilmente legato a Hillsfar, di quello del tiranno che per decenni l'ha dominata con un pugno di ferro, basandosi su due grandi leggi: la Grande Legge del Commercio, che vietava di interferire con qualsiasi tipo di commercio legittimo, e la Grande Legge dell'Umanità, secondo la quale solo agli umani era permesso l'ingresso a Hillsfar.
Già da diversi mesi il nome di Maalthiir riguarda soltanto il passato: mentre le forze che lo sostenevano - le stesse che, alla fine, a lui si sono ribellate - riorganizzano giorno dopo giorno Ylraphon, che da cumulo di rovine sta tornando ad essere una città fiorente, è giunto il momento di riflettere sulla caduta di questo tiranno, e su ciò che significa per Hillsfar e per il Mare della Luna tutto.
Pur avendo plasmato così fortemente l'identità di questa città, nella grande clessidra che è la storia di Hillsfar il dominio di Maalthiir non è che un granello di sabbia: fondata da elfi, mezzelfi e umani con il preciso scopo di commerciare con i clan nanici emigrati da Myth Drannor, la città era governata da un consiglio di uomini e mezzelfi, che includeva addirittura dei rappresentanti della Corte Elfica. Soltanto nel 1357 - i nostri lettori più anziani certamente ancora lo ricordano - Maalthiir ha rovesciato il consiglio utilizzando il ricatto e la violenza, imponendosi come dittatore assoluto e cercando di cancellare secoli di storia e di cultura. Tutti i non umani sono stati scacciati, perseguitati, gettati nell'arena a combattere fino alla morte.
Eppure, Maalthiir era un ipocrita, pronto a ignorare le sue stesse convinzioni per un guadagno personale: davanti alla minaccia di Sarya Dlardrageth, non ha esitato ad allearsi con le Valli e con l'esercito elfico impegnato nella riconquista di Myth Drannor, stringendo le mani delle stesse persone che non avrebbe mai accolto nella sua città.
E quando le forze Dlardrageth hanno decimato le Piume Rosse, mettendo in ginocchio Hillsfar e lasciandola scoperta contro la minaccia di Zhentil Keep, di fronte alla sconfitta Maalthiir ha deciso di fuggire, lasciando al loro destino Hillsfar e tutti i suoi cittadini.
Questi era Maalthiir: un codardo, infido e menzognero, che ha sempre avuto a cuore sé stesso e il suo potere ben più di Hillsfar e dei suoi cittadini. Adesso possiamo finalmente dire "era", e non "è": Maalthiir è stato definitivamente ucciso, sconfitto, distrutto per sempre. Il suo nome non minaccerà più il Mare della Luna.
Dopo essere fuggito da Hillsfar, Maalthiir aveva passato i successivi anni a ricostruire le "sue" Piume Rosse, cercando l'immortalità attraverso la trasformazione in lich - un non morto empio e malvagio, la cui stessa esistenza è un affronto agli dei buoni e al naturale ordine delle cose. Responsabile di attacchi a Hillsfar, blocchi navali, disordini vari nonché del rapimento e dell'uccisione della consigliera Wavesmistress - unica non umana presente nel consiglio di Hillsfar - recentemente si era perfino alleato con la città volante di Shade.
Una cosa però bisogna dirla: Maalthiir è riuscito a unire contro di sé tutto il Mare della Luna, facendosi nemici sia i membri dell'Alleanza, che Zhentil Keep e le città ad essa allineate - addirittura, le sue stesse Piume Rosse covavano risentimento e malcontento, stanche di vivere in una città in rovina, sotto l'egida di un non morto interessato - come già faceva da vivo - più al potere che al benessere degli altri.
A combatterlo, infatti, sono state forze provenienti da tutti gli schieramenti: non solo le già citate Piume Rosse, in rivolta contro il loro stesso condottiero, ma anche cittadini di Zhentil Keep ed eroici avventurieri di Hillsfar. Ciò che questi due ultimi gruppi hanno in comune è il non avere agito per conto di un governo o sotto una bandiera, ma di propria iniziativa.
Lungi da me volere ipotizzare o elucubrare sulle motivazioni di uno zhent - anche se è certamente possibile che il pensiero di indebolire l'alleanza Maalthiir-Shade sia stato tra le loro considerazioni - ma certamente posso parlare per quelle degli avventurieri di Hillsfar, tra cui troviamo nomi illustri come Asher Hargrave, Ivor di Ilmater, oltre a nomi meno noti ma che certamente si faranno riconoscere in futuro, come Uskail di Ilmater, Jack Coppercloack di Gond, Talan della Gilda degli Avventurieri, Morwen delle Pietre Danzanti, Raphael di Sune.
Nonostante gli equilibri delle forze in gioco siano stati a dir poco inconsueti, la vittoria su Maalthiir dimostra quanto fosse profondo il male che rappresentava, capace di unire contro di sé persino coloro che avrebbero potuto essere suoi alleati. In questa orchestra dagli strumenti finemente accordati, che ha suonato in armonia la marcia della vittoria, il contributo decisivo è venuto dagli avventurieri di Hillsfar, guidati dal desiderio di proteggere la loro città e il Mare della Luna.
La caduta del tiranno è più di una semplice vittoria: è un nuovo inizio, una speranza per un futuro in cui Hillsfar possa prosperare. Che l'esempio di questi avventurieri ispiri tutta la città e porti la comunità a guardare avanti con fiducia e determinazione.
La caduta di Maalthiir - Riflessioni a mente fredda
di Daphne Hargrave
Maalthiir. Non vi è un nome che sia più indissolubilmente legato a Hillsfar, di quello del tiranno che per decenni l'ha dominata con un pugno di ferro, basandosi su due grandi leggi: la Grande Legge del Commercio, che vietava di interferire con qualsiasi tipo di commercio legittimo, e la Grande Legge dell'Umanità, secondo la quale solo agli umani era permesso l'ingresso a Hillsfar.
Già da diversi mesi il nome di Maalthiir riguarda soltanto il passato: mentre le forze che lo sostenevano - le stesse che, alla fine, a lui si sono ribellate - riorganizzano giorno dopo giorno Ylraphon, che da cumulo di rovine sta tornando ad essere una città fiorente, è giunto il momento di riflettere sulla caduta di questo tiranno, e su ciò che significa per Hillsfar e per il Mare della Luna tutto.
Pur avendo plasmato così fortemente l'identità di questa città, nella grande clessidra che è la storia di Hillsfar il dominio di Maalthiir non è che un granello di sabbia: fondata da elfi, mezzelfi e umani con il preciso scopo di commerciare con i clan nanici emigrati da Myth Drannor, la città era governata da un consiglio di uomini e mezzelfi, che includeva addirittura dei rappresentanti della Corte Elfica. Soltanto nel 1357 - i nostri lettori più anziani certamente ancora lo ricordano - Maalthiir ha rovesciato il consiglio utilizzando il ricatto e la violenza, imponendosi come dittatore assoluto e cercando di cancellare secoli di storia e di cultura. Tutti i non umani sono stati scacciati, perseguitati, gettati nell'arena a combattere fino alla morte.
Eppure, Maalthiir era un ipocrita, pronto a ignorare le sue stesse convinzioni per un guadagno personale: davanti alla minaccia di Sarya Dlardrageth, non ha esitato ad allearsi con le Valli e con l'esercito elfico impegnato nella riconquista di Myth Drannor, stringendo le mani delle stesse persone che non avrebbe mai accolto nella sua città.
E quando le forze Dlardrageth hanno decimato le Piume Rosse, mettendo in ginocchio Hillsfar e lasciandola scoperta contro la minaccia di Zhentil Keep, di fronte alla sconfitta Maalthiir ha deciso di fuggire, lasciando al loro destino Hillsfar e tutti i suoi cittadini.
Questi era Maalthiir: un codardo, infido e menzognero, che ha sempre avuto a cuore sé stesso e il suo potere ben più di Hillsfar e dei suoi cittadini. Adesso possiamo finalmente dire "era", e non "è": Maalthiir è stato definitivamente ucciso, sconfitto, distrutto per sempre. Il suo nome non minaccerà più il Mare della Luna.
Dopo essere fuggito da Hillsfar, Maalthiir aveva passato i successivi anni a ricostruire le "sue" Piume Rosse, cercando l'immortalità attraverso la trasformazione in lich - un non morto empio e malvagio, la cui stessa esistenza è un affronto agli dei buoni e al naturale ordine delle cose. Responsabile di attacchi a Hillsfar, blocchi navali, disordini vari nonché del rapimento e dell'uccisione della consigliera Wavesmistress - unica non umana presente nel consiglio di Hillsfar - recentemente si era perfino alleato con la città volante di Shade.
Una cosa però bisogna dirla: Maalthiir è riuscito a unire contro di sé tutto il Mare della Luna, facendosi nemici sia i membri dell'Alleanza, che Zhentil Keep e le città ad essa allineate - addirittura, le sue stesse Piume Rosse covavano risentimento e malcontento, stanche di vivere in una città in rovina, sotto l'egida di un non morto interessato - come già faceva da vivo - più al potere che al benessere degli altri.
A combatterlo, infatti, sono state forze provenienti da tutti gli schieramenti: non solo le già citate Piume Rosse, in rivolta contro il loro stesso condottiero, ma anche cittadini di Zhentil Keep ed eroici avventurieri di Hillsfar. Ciò che questi due ultimi gruppi hanno in comune è il non avere agito per conto di un governo o sotto una bandiera, ma di propria iniziativa.
Lungi da me volere ipotizzare o elucubrare sulle motivazioni di uno zhent - anche se è certamente possibile che il pensiero di indebolire l'alleanza Maalthiir-Shade sia stato tra le loro considerazioni - ma certamente posso parlare per quelle degli avventurieri di Hillsfar, tra cui troviamo nomi illustri come Asher Hargrave, Ivor di Ilmater, oltre a nomi meno noti ma che certamente si faranno riconoscere in futuro, come Uskail di Ilmater, Jack Coppercloack di Gond, Talan della Gilda degli Avventurieri, Morwen delle Pietre Danzanti, Raphael di Sune.
Nonostante gli equilibri delle forze in gioco siano stati a dir poco inconsueti, la vittoria su Maalthiir dimostra quanto fosse profondo il male che rappresentava, capace di unire contro di sé persino coloro che avrebbero potuto essere suoi alleati. In questa orchestra dagli strumenti finemente accordati, che ha suonato in armonia la marcia della vittoria, il contributo decisivo è venuto dagli avventurieri di Hillsfar, guidati dal desiderio di proteggere la loro città e il Mare della Luna.
La caduta del tiranno è più di una semplice vittoria: è un nuovo inizio, una speranza per un futuro in cui Hillsfar possa prosperare. Che l'esempio di questi avventurieri ispiri tutta la città e porti la comunità a guardare avanti con fiducia e determinazione.
![[Immagine: daffy2.jpg]](https://i.ibb.co/5kgqYHn/daffy2.jpg)