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[AQ] Come scoglio infrango, come onda travolgo
#1
Quelli come lui erano chiamati Raugh Ruathen, non più ruathen, massima forma di disprezzo e di condanna per un uomo o una donna di Ruathym. Ancor più peggiore di una semplice anonima morte. Quello stato privava il non più ruathen di ogni cosa lo legasse alla propria terra, alla propria famiglia, alla tribù. Qualsiasi legame con Ruathym veniva reciso.
Esiliati e diseredati.
La parola data valeva meno di quella di uno schiavo, l'intera esistenza diveniva un supplizio vero e proprio poichè a conti fatti, per la società ruathen, non si era altro che morti. Morti che camminano. Morti privi di onore. Evitati come la peggiore delle malattie, considerati fantasmi tra i vivi.

Questa circostanza condizionava anche il trapasso. Normalmente un ruathen agogna la morte in battaglia così da potersi guadagnare un posto nelle grandi sale di Tempos, al suo banchetto, accompagnato dalle leggendarie valkirie. Oppure, nel peggiore dei casi, era Hela a prendersi cura dell'anima, rimodellandola a suo piacimento, trovando per essa una nuova funzione.

Al Raugh Ruathen non spettava niente di tutto ciò. Per quelli come lui era previsto un grigiore interminabile, tormentato. Nessuna divinità si sarebbe scomodata per accudire l'anima lercia di un disonorato. Una condanna anche nella morte.
Ma era davvero così? Gli anni trascorsi su Faerun avevano dato modo a Sturm di imparare molte cose, come l'esistenza di un Muro dei Miscredenti dove finivano tutte quelle anime che non erano legate a nessuna divinità, o che prendevano la religione con molta leggerezza, sottovalutandola.
Dal canto suo Sturm credeva fermamente nella sua fede. Una fede che era intrinseca nella sua vita sin dai primi attimi della sua esistenza.
Forse per il trapasso dopotutto c'era ancora speranza.

Ma come era arrivato in quella situazione? Cosa aveva commesso per meritarsi una così grave condanna?

Aveva dovuto scoprire le sue carte davanti ad Aslaug, una cacciatrice ruathen, e a Kolbjorn, ruathen anch'egli. L'obbiettivo erano cinque uomini che erano stati la causa della sua condanna. Ucciderli avrebbe placato l'animo turbolento che albergava dentro di sè da quando aveva scoperto la verità, anni prima.
Ma la rossa ruathen giustamente aveva chiesto spiegazioni e Sturm gliele doveva concedere. Così si era esposto, rivelando ciò che era, notando la fugace reazione sorpresa nello sguardo di Aslaug.

Si era mosso in maniera corretta? Era attanagliato dal dubbio. In parte conosceva le origini della Baciata dal Fuoco e si chiedeva se lì, in terra straniera, avrebbero prevalso le tradizioni ruathen o la tolleranza data da più ampie vedute.
Il tempo avrebbe portato risposte.
Dalle Lame d'Argento.
Da Aslaug Baciata dal Fuoco.
E da ultimo, ma non per questo meno importante, dall'inaspettata figura che si era interessata alla faccenda.
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[AQ] Come scoglio infrango, come onda travolgo - da cotoletta - 15-09-2017, 13:18

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