18-09-2017, 17:25
«Hai già chiesto all'oste informazioni vero?»
«Appena arrivato sarebbe stato troppo sospetto, credo»
«Qualche moneta in più avrebbe assicurato il suo silenzio, fidati»
Darsa aveva ragione. Odiava ammetterlo ma aveva ragione.
Così l'indomani sul bancone Sturm lasciò più monete del previsto.
«Chesduk, guarda qua dentro il boccale, c'è qualcosa. Avvicinati, guarda guarda» il grosso ruathen gesticolò con fare risoluto, con la stessa espressione soddisfatta di chi si sarebbe aspettato un rimborso o come minimo un'altra birra gratuita.
L'oste diffidente gli si avvicinò comunque, non prima di aver tratto un sospiro infastidito. Quant'erano irritanti i ruathen.
Nel boccale non c'era nulla se non spumosa birra. Sturm ne approfittò per parlargli con tono sommesso.
«Sarò veloce, molto veloce»
Chesduk sospirò di nuovo «C'era bisogno di tutta questa messa in scena?!»
Sturm parve rifletterci un poco prima di ricordarsi di dover essere veloce a chiedere.
«Sto cercando cinque uomini che potrebbero essere passati di qua. Rasten ti dice niente? Alto, rasato, folta barba. E' avanti con l'eta ed ha lo sguardo truce, da brutto ceffo prezzolato»
«Mhhh, Rasten, Rasten, Rasten»
«Poteva non essere da solo. Di solito si accompagna insieme a un biondo della sua stessa età quasi: Denim. Taglio corto da nordico, baffetti. Faccia butterata, occhi chiari»
«Mhhh, Denim, Denim, Denim»
"Che diamine per gli Inferi di Hel! Possibile non sappia nulla?!"
«Forse potresti aver visto Tapper allora. Robusto anche lui ma decisamente più rozzo e scorbutico. Sta spesso sulle sue, è silenzioso. Pure lui ha due baffoni importanti. Non gli piace parlare perchè...» era il caso di continuare?
«Perchè?» Chesduk alzò lo sguardo a fissare gli occhi gelidi di Sturm.
«Lascia perdere. Li hai visti o no?»
«Sono solo tre ragazzone. Gli altri due?»
Toccò a Sturm questa volta sospirare, roteando gli occhi, frustrato da quella situazione. Non gli piaceva proprio indagare. Non era tipo da perdere tempo a fare il lavoro da segugio. Voleva solo combatterli. Massacrarli. Ucciderli.
Non glielo disse ovviamente.
Tornò a fissare il volto dell'oste, sporgendosi ancora un pò più verso di lui, incurvandosi maggiormente sul bancone.
«Un tipo alto allora, molto alto, quanto me o forse addirittura più di me. Uno smilzo, rachitico. Pelle ossa insomma. Finn. Ha il volto smunto, uno sguardo non proprio sveglio»
«Mh, un tipo del genere me lo ricordo»
Ecco il colpo di fortuna!
«Ma era un ragazzo che faceva parte di un gruppo circense itinerante. Sai quei ragazzoni che passeggiano tra la folla con quelle gambe lunghe di legno? Bè era alto e secco secco secco. Ma così secco che con uno starnuto potevi farlo sparire, credimi!»
«No, non è un saltimbanco, non è un ragazzo e non ha gambe di legno»
Giocò l'ultima carta.
«Quanti calimshiti passano per di qua?»
«Molto pochi in realtà. Sono sempre vestiti leggeri, non apprezzano granchè la birra, gli piacciono più estratti esotici o idromele. Ma vanno pazzi per il vino»
«Sì, sì, lo so. Jund non beveva altro che vino. Non perchè gli piacesse il sapore, ma solo perchè gli piaceva l'effetto che aveva dentro una coppa dorata o in un bicchiere di vetro. Diceva che lo faceva sentire un pascià»
«Jund eh? Jundeliir Al Khadel?»
«Oh! Perchè mai avrebbe dovuto dirti il suo vero lungo nome?»
«Il vino. Io non lo annacquo. Regge poco l'alcool in realtà quel tipo, e quando è ubriaco non riesce per niente a tenere nessun conto. Ha perso una scommessa e mi ha lasciato molto più di quello che mi doveva»
«E quando è stato qua? Dove se ne è andato?»
«Ah bè, è stato diversi mesi fà. Doveva andare verso nord, ma non so di preciso dove e mi sembra venisse proprio dalla Sembia sai? Un calimshita che viene dalla Sembia ah! Non c'è ladro peggiore dico io» ridacchiò infine Chesduk.
Sturm ridacchiò insieme a lui, assecondandolo. Sul continente gli parevano tutti dei gran ladri.
Aveva una pista. Ma le terre a nord erano vaste, molto vaste. Gli sarebbe bastato trovare solo uno di loro per scovare tutto il resto della combriccola infame.
«Ehi Chesduk, un'altra birra. E non parlarne con nessuno di questa cosa mh?» Sturm spinse un sacchetto bello rigonfio e tintinnante verso l'oste.
Quest'ultimo sorrise ed annuì «Come dici? Altre due birre?»
Sturm bevve "A Darsa".
«Appena arrivato sarebbe stato troppo sospetto, credo»
«Qualche moneta in più avrebbe assicurato il suo silenzio, fidati»
Darsa aveva ragione. Odiava ammetterlo ma aveva ragione.
Così l'indomani sul bancone Sturm lasciò più monete del previsto.
«Chesduk, guarda qua dentro il boccale, c'è qualcosa. Avvicinati, guarda guarda» il grosso ruathen gesticolò con fare risoluto, con la stessa espressione soddisfatta di chi si sarebbe aspettato un rimborso o come minimo un'altra birra gratuita.
L'oste diffidente gli si avvicinò comunque, non prima di aver tratto un sospiro infastidito. Quant'erano irritanti i ruathen.
Nel boccale non c'era nulla se non spumosa birra. Sturm ne approfittò per parlargli con tono sommesso.
«Sarò veloce, molto veloce»
Chesduk sospirò di nuovo «C'era bisogno di tutta questa messa in scena?!»
Sturm parve rifletterci un poco prima di ricordarsi di dover essere veloce a chiedere.
«Sto cercando cinque uomini che potrebbero essere passati di qua. Rasten ti dice niente? Alto, rasato, folta barba. E' avanti con l'eta ed ha lo sguardo truce, da brutto ceffo prezzolato»
«Mhhh, Rasten, Rasten, Rasten»
«Poteva non essere da solo. Di solito si accompagna insieme a un biondo della sua stessa età quasi: Denim. Taglio corto da nordico, baffetti. Faccia butterata, occhi chiari»
«Mhhh, Denim, Denim, Denim»
"Che diamine per gli Inferi di Hel! Possibile non sappia nulla?!"
«Forse potresti aver visto Tapper allora. Robusto anche lui ma decisamente più rozzo e scorbutico. Sta spesso sulle sue, è silenzioso. Pure lui ha due baffoni importanti. Non gli piace parlare perchè...» era il caso di continuare?
«Perchè?» Chesduk alzò lo sguardo a fissare gli occhi gelidi di Sturm.
«Lascia perdere. Li hai visti o no?»
«Sono solo tre ragazzone. Gli altri due?»
Toccò a Sturm questa volta sospirare, roteando gli occhi, frustrato da quella situazione. Non gli piaceva proprio indagare. Non era tipo da perdere tempo a fare il lavoro da segugio. Voleva solo combatterli. Massacrarli. Ucciderli.
Non glielo disse ovviamente.
Tornò a fissare il volto dell'oste, sporgendosi ancora un pò più verso di lui, incurvandosi maggiormente sul bancone.
«Un tipo alto allora, molto alto, quanto me o forse addirittura più di me. Uno smilzo, rachitico. Pelle ossa insomma. Finn. Ha il volto smunto, uno sguardo non proprio sveglio»
«Mh, un tipo del genere me lo ricordo»
Ecco il colpo di fortuna!
«Ma era un ragazzo che faceva parte di un gruppo circense itinerante. Sai quei ragazzoni che passeggiano tra la folla con quelle gambe lunghe di legno? Bè era alto e secco secco secco. Ma così secco che con uno starnuto potevi farlo sparire, credimi!»
«No, non è un saltimbanco, non è un ragazzo e non ha gambe di legno»
Giocò l'ultima carta.
«Quanti calimshiti passano per di qua?»
«Molto pochi in realtà. Sono sempre vestiti leggeri, non apprezzano granchè la birra, gli piacciono più estratti esotici o idromele. Ma vanno pazzi per il vino»
«Sì, sì, lo so. Jund non beveva altro che vino. Non perchè gli piacesse il sapore, ma solo perchè gli piaceva l'effetto che aveva dentro una coppa dorata o in un bicchiere di vetro. Diceva che lo faceva sentire un pascià»
«Jund eh? Jundeliir Al Khadel?»
«Oh! Perchè mai avrebbe dovuto dirti il suo vero lungo nome?»
«Il vino. Io non lo annacquo. Regge poco l'alcool in realtà quel tipo, e quando è ubriaco non riesce per niente a tenere nessun conto. Ha perso una scommessa e mi ha lasciato molto più di quello che mi doveva»
«E quando è stato qua? Dove se ne è andato?»
«Ah bè, è stato diversi mesi fà. Doveva andare verso nord, ma non so di preciso dove e mi sembra venisse proprio dalla Sembia sai? Un calimshita che viene dalla Sembia ah! Non c'è ladro peggiore dico io» ridacchiò infine Chesduk.
Sturm ridacchiò insieme a lui, assecondandolo. Sul continente gli parevano tutti dei gran ladri.
Aveva una pista. Ma le terre a nord erano vaste, molto vaste. Gli sarebbe bastato trovare solo uno di loro per scovare tutto il resto della combriccola infame.
«Ehi Chesduk, un'altra birra. E non parlarne con nessuno di questa cosa mh?» Sturm spinse un sacchetto bello rigonfio e tintinnante verso l'oste.
Quest'ultimo sorrise ed annuì «Come dici? Altre due birre?»
Sturm bevve "A Darsa".