05-10-2017, 17:56
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-10-2017, 18:10 da Toshi.)
ESSEMBRA #3.5 - PERSONE
Erano mesi che si era unito alla combriccola di Essembra e conosceva da ancora prima quelli che sarebbero diventati le Lame d'Argento.
Mentre si allenava a fare trucchi coi tarocchi nella sua stanza gli veniva sempre più chiaro in mente cosa poteva o non poteva fare con quelle persone.
Ormai si era sputtanato come ladro, questo era chiaro. Tutti sapevano che lui provava a rubare.
Non lo avevano mai sorpreso di recente e questo era segno delle sue aumentate capacità. Ma aveva giocato quella carta troppo presto. Gli avventurrieri sapevano, e questo faceva di lui un piccolo colpevole, almeno di fama.
Spaventapasseri, dritto.
Non capiva che piani avesse per lui Mask a questo punto, s'era giocato il dominio dell'Inganno e s'era arenato come una nave sulla battigia, poteva perdere i poteri di punto in bianco a questi termini.
Era stato scoperto da almeno due persone.
Aldric, Darsa...
Gli venivano in mente altri piani da fare, ne aveva giusto un paio per le mani.
Torre, dritta.
Quindi se Mask aveva altri piani per lui, quello era un segno che aveva ancora carte per le mani.
Non ultimo quello di essere stato scoperto da persone di cui evidentemente si poteva fidare.
Ma loro potevano fidarsi di lui?
Sorrise alla serie di pensieri che gli passavano per la mente.
Penso di si...
Inoltre aveva per le mani altri delle Lame.
Almeno tre se non quattro pedine da muovere.
Non a piacimento fosse chiaro.
Ogni carta si presenta come vuole dopotutto...
Matto, dritto.
Ah...
Fece una strana faccia e mise da parte le carte, buttandosi disteso, testa sul cuscino.
Darsa ha detto ad Aldric che secondo lei venero Mask...
La cosa lo fece sorridere, non era la prima volta che Bane collaborava con Mask. Ma fin che punto collaborare?
Rischiava di perdersi il senso di tutta la faccenda. Dopotutto Aldric lo aveva accettato.
Fingere non gli era venuto bene, era stato colto mani nel sacco.
Ebbene si, era un chierico della Maschera.
Non lo aveva ammesso, anzi era stato preciso a dire la sua posizione ad Aldric.
Non s'era veramente rovinato la carriera con lui.
Ma Darsa cosa pensava?
E se volevano usarlo per la sua posizione di losco figuro della compagnia, probabilmente ne sarebbe uscito qualcosa di interessante.
Ma dentro le Lame avrebbe avuto meno libertà e avrebbero rischiato tutti di più.
Non era stupido, era cattivo, ma non godeva nel fare danno per principio.
Zigrin il Rosso. Un nano davvero singolare, forse quello che l'aveva condizionato di più in quel primo periodo.
Jon nel seguirlo si era fatto forzare la mano. Non doveva accadere nuovamente di farsi trascinare dal modo di fare di qualcun altro. Specie così irruento. Oh beh, se lui faceva la testa e l'altro la mano allora le cose iniziavano a quadrare.
Exem Aerkos. Un uomo difficile da gestire. Complice l'avergli fatto il borsello almeno due volte, non aveva fiducia in lui.
Ma Jon invece aveva una straordinaria fiducia in Exem, perchè Jon aveva capito con chi aveva a che fare.
Una carta potente.
Poi c'erano le altre prime linee... Nathan Lore e Derek Bruenor.
Meno affini ai suoi scopi... forse Derek?
Chi lo sa, se voleva far fruttare le sue capacità doveva capire con chi aveva a che fare davvero.
Infine lei. Majuk Zarhkath. Ufficialmente la sua cliente in qualità di arciere e cerusico mercenario. Realmente una donna dalle mille sfacettature dietro una Maschera.
Se tutti la consideravano per il suo aspetto diabolico, lui capiva il lato umano.
Non era così dissimile da lui, aveva dei poteri particolari, e s'era affidata a lui facilmente.
La maggior parte del tempo la passava ad annoiarsi, era palese.
Quindi era capace di tutto per far passare il tempo, ma non era chiaro a tutti gli altri fin dove si poteva spingere.
Però non era una stupida, solo disprezzata dai più per il suo aspetto, il disprezzo con cui diceva le cose, la spocchia tipica di una nobile dama altezzosa e aggiungerei l'ovvia attenzione ai dettagli più futili.
Nel complesso il carattere era la cosa più divertente che avesse mai incontrato.
Almeno appariva davvero come una dama di lignaggio, su quello probabilmente non aveva mentito.
Poteva quasi sfruttarla a piacimento se fosse stato attento a non cadere nel vortice assieme a lei.
Dopotutto era una donna pericolosa.
Ah già, la festa...
Chissà se son pronti i regali.
Sorrise e si preparò.
Erano mesi che si era unito alla combriccola di Essembra e conosceva da ancora prima quelli che sarebbero diventati le Lame d'Argento.
Mentre si allenava a fare trucchi coi tarocchi nella sua stanza gli veniva sempre più chiaro in mente cosa poteva o non poteva fare con quelle persone.
Ormai si era sputtanato come ladro, questo era chiaro. Tutti sapevano che lui provava a rubare.
Non lo avevano mai sorpreso di recente e questo era segno delle sue aumentate capacità. Ma aveva giocato quella carta troppo presto. Gli avventurrieri sapevano, e questo faceva di lui un piccolo colpevole, almeno di fama.
Spaventapasseri, dritto.
Non capiva che piani avesse per lui Mask a questo punto, s'era giocato il dominio dell'Inganno e s'era arenato come una nave sulla battigia, poteva perdere i poteri di punto in bianco a questi termini.
Era stato scoperto da almeno due persone.
Aldric, Darsa...
Gli venivano in mente altri piani da fare, ne aveva giusto un paio per le mani.
Torre, dritta.
Quindi se Mask aveva altri piani per lui, quello era un segno che aveva ancora carte per le mani.
Non ultimo quello di essere stato scoperto da persone di cui evidentemente si poteva fidare.
Ma loro potevano fidarsi di lui?
Sorrise alla serie di pensieri che gli passavano per la mente.
Penso di si...
Inoltre aveva per le mani altri delle Lame.
Almeno tre se non quattro pedine da muovere.
Non a piacimento fosse chiaro.
Ogni carta si presenta come vuole dopotutto...
Matto, dritto.
Ah...
Fece una strana faccia e mise da parte le carte, buttandosi disteso, testa sul cuscino.
Darsa ha detto ad Aldric che secondo lei venero Mask...
La cosa lo fece sorridere, non era la prima volta che Bane collaborava con Mask. Ma fin che punto collaborare?
Rischiava di perdersi il senso di tutta la faccenda. Dopotutto Aldric lo aveva accettato.
Fingere non gli era venuto bene, era stato colto mani nel sacco.
Ebbene si, era un chierico della Maschera.
Non lo aveva ammesso, anzi era stato preciso a dire la sua posizione ad Aldric.
Non s'era veramente rovinato la carriera con lui.
Ma Darsa cosa pensava?
E se volevano usarlo per la sua posizione di losco figuro della compagnia, probabilmente ne sarebbe uscito qualcosa di interessante.
Ma dentro le Lame avrebbe avuto meno libertà e avrebbero rischiato tutti di più.
Non era stupido, era cattivo, ma non godeva nel fare danno per principio.
Zigrin il Rosso. Un nano davvero singolare, forse quello che l'aveva condizionato di più in quel primo periodo.
Jon nel seguirlo si era fatto forzare la mano. Non doveva accadere nuovamente di farsi trascinare dal modo di fare di qualcun altro. Specie così irruento. Oh beh, se lui faceva la testa e l'altro la mano allora le cose iniziavano a quadrare.
Exem Aerkos. Un uomo difficile da gestire. Complice l'avergli fatto il borsello almeno due volte, non aveva fiducia in lui.
Ma Jon invece aveva una straordinaria fiducia in Exem, perchè Jon aveva capito con chi aveva a che fare.
Una carta potente.
Poi c'erano le altre prime linee... Nathan Lore e Derek Bruenor.
Meno affini ai suoi scopi... forse Derek?
Chi lo sa, se voleva far fruttare le sue capacità doveva capire con chi aveva a che fare davvero.
Infine lei. Majuk Zarhkath. Ufficialmente la sua cliente in qualità di arciere e cerusico mercenario. Realmente una donna dalle mille sfacettature dietro una Maschera.
Se tutti la consideravano per il suo aspetto diabolico, lui capiva il lato umano.
Non era così dissimile da lui, aveva dei poteri particolari, e s'era affidata a lui facilmente.
La maggior parte del tempo la passava ad annoiarsi, era palese.
Quindi era capace di tutto per far passare il tempo, ma non era chiaro a tutti gli altri fin dove si poteva spingere.
Però non era una stupida, solo disprezzata dai più per il suo aspetto, il disprezzo con cui diceva le cose, la spocchia tipica di una nobile dama altezzosa e aggiungerei l'ovvia attenzione ai dettagli più futili.
Nel complesso il carattere era la cosa più divertente che avesse mai incontrato.
Almeno appariva davvero come una dama di lignaggio, su quello probabilmente non aveva mentito.
Poteva quasi sfruttarla a piacimento se fosse stato attento a non cadere nel vortice assieme a lei.
Dopotutto era una donna pericolosa.
Ah già, la festa...
Chissà se son pronti i regali.
Sorrise e si preparò.
Edward Shamrock
Il Mago Pirata