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[Darsa Naur] Voci crepitanti dell'anima
#19
[Immagine: 83acd4535d6178c63e24163d5bb4b5fd.jpg]

Peldan's Helm.

Paesello mite, povero ed ignorante. L'ideale per chi ambisce a una vita semplice, rurale, sporca e scomoda. La scarsa sicurezza è affidata a grosse mura, un fossato e il buon cuore degli avventurieri. Tuttavia si rivela un buon posto per i selvaggi, lussuoso per gente abituata a sopravvivere con niente. La puzza dei porcili neanche la sentono, ma forse anche loro lo trovano meno soffocante della vicina Ashabenford.

E la legna, con cui s'adoperano a far d'ogni cosa...legna infiammabile ovunque io guardi, dentro e fuori..da quanto non ardo qualcosa?

Non ha niente da offrirmi questo paesello arretrato, niente a che fare con deserti o vulcani, neanche l'ombra di un laboratorio magico, sospetto anzi che usino i libri solo per pareggiare le gambe dei tavoli. Ma anche per me qui c'è aria e respiro ed qui che vengo quando sento il bisogno di muovermi da Essembra, ancora incapace di fermarmi in un sol posto.

I verdi boschi tutt'intorno le mura, verde ovunque a perdita d'occhio.. perchè non lambirli con fuoco dirompente?

Qui posso incontrare proprio quei ruathen, la cui diversità mi incuriosisce. Gente ignorante dedita alla sopravvivenza e che si mette continuamente alla prova, come mostrano le loro numerose cicatrici. Gente come Aslaug che sembra addirittura civilizzarsi ogni giorno che passa. Come Sturm che sembra nutrirsi del suo stesso dolore fisico. Come Renfri che neanche sa parlare ma per gli dei se sa menare! O il Biondo che capisce solo ciò che può prendere a pugni.

Lasciare che il debole popolo soffochi intrappolato dalle sue stesse mura, risalendo le anime al divino tra fuliggine rossa e fumo nero.

Non mi interessa piacere a loro, so che c'è chi teme il fuoco, e fa bene. Non ho niente a spartire con loro ma li rispetto e mi rispettano. Hanno meritato il loro posto nel mondo con fatica, per quanto primitivo esso sia. Intellettualmente hanno i loro limiti ma hanno capito i valori necessari per sopravvivere. Come la lealtà e la collaborazione che ancora manca a noi Lame nascenti. Noi abbiamo Majuk...

Il mite paesello dal cuore di pietra e legno.. perchè non accenderlo qual viva fornace?

Apprezzo la compagnia di Aslaug in particolare. E' uno spirito libero ma so che all'occorrenza su lei si può contare. Quando può lei arriva, spero abbia capito che è reciproca la cosa. So che Aldric invece non muoverebbe un dito per Mistdale e che se bruciasse lui vi getterebbe legna. Nemmeno io lo faccio per la Valle in sè. Non sempre Aldric mi accompagna nei miei viaggi oltre valle, ma so che quando mi raggiunge, è ora di tornare.

Lasciare che il debole popolo innalzi al cielo, con lingue roventi, le urla delle anime consumate nella cenere grigia.

Ultimamente non ho fatto ritorno sola a Essembra. Vi ho accompagnato Julius, tempussiano fino al midollo. L'ho notato per la magnifica arma infuocata che adopera egregiamente. Un uomo in cerca della sua battaglia, che vuol combattere per se stesso e non si lascia distrarre. Penso viva solo per questo ma lo trovo piacevole. Biondo, cordiale, loquace a riposo e silenzioso sul campo. Tollerante verso gli altri ma rigido nel suo modo di essere e combattere.

Mentre io danzo inarrestabile e selvaggia tra vivide fiamme furenti..

Completamente diverso da Aldric ma, come Majuk non manca di sottolineare, con la stessa rigidezza. Nemmeno lui difatti sembra perdersi nelle futilità. Solo che Aldric le detesta, Julius è tollerante. Nessuno dei due inoltre sembra ragionare coi genitali come molti maschi, almeno così mi è parso. Apprezzo maggiormente questi rari maschi umani più evoluti. Quelli che pur virili, non vivono indugiando costantemente nei propri istinti riproduttivi come bestie. Apprezzo anche quelli che non si svendono per quattro monete. Lasciandosi calpestare la dignità come uno sporco tappeto... come se non potessero ambire a qualcosa di meglio che far da guardia chi, tra l'altro, se li mangerebbe in un boccone solo per il vezzo di un momento.

Sospesa tra un bagliore di lucciole e il fuoco divampante delle stelle.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"
[Immagine: d74f984f6804a4af70519c18280b3419.jpg]
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RE: [Darsa Naur] Voci crepitanti dell'anima - da Denoela - 19-10-2017, 13:13

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