14-11-2017, 13:19
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-11-2017, 14:05 da Denoela.)
Portai la mano tra le fiamme del Sacro Braciere lasciando in offerta il vaso della dea nemica. Ed il fuoco accettò il sacrificio lambendo le mie carni. Un lamento mi sfuggì ma subito mi accorsi che le bruciature rigeneravano. Chiesi venia, rimediando subito alla dimenticanza.
Offro a Voi Signore del Fuoco, meriti, colpe e conquiste.
A questo fuoco offro i miei sensi fisici
e uso le mie emozioni come veicolo del sacrificio.
Posai il ricordo di mio padre sul bordo del braciere, affinché il mio sacrificio fosse totalmente puro. Sentivo la sua presenza spirituale al mio fianco, la sua approvazione, mentre una seconda volta offrivo al Sacro Fuoco la mano e un altro vaso. Strinsi i denti al calore crescente, per niente al mondo avrei ceduto.
Voi che osservate l'invisibile del mio potere,
mentre la mia magia attraverso il suo fuoco vi descrive.
Custodite i miei segreti, Voi che siete i miei segreti.
Ancora una volta il fuoco consumava la mia pelle, ma non aggiungendosi nuove ferite riuscii a resistere meglio al dolore. Ora, perché la mia offerta fosse completa, afferrai l'ultimo vaso con entrambe le mani e le immersi tra le braci ardenti per la gloria del mio Signore.
Io invoco Voi Potente Kossuth!
Che nato da Fiamma Pura,siete il fondamento dell'esistente.
accettate questo sacrifico dalla vostra umile serva.
L'odore acre della carne arrivò alle narici accompagnato da un urlo mal trattenuto finchè il sacerdote non pose fine al martirio. Strinsi l'anello di mio padre per farmi forza, senza indossarlo. La Ferventissima Fiamma concluse le preghiere del rituale e strinse le mie mani tra le sue aumentandone il dolore. Decisa a sostenere la mia prova nonostante tutto, gemevo ma non toglievo le mani.
"Sta pronto ad affrontare le sfide che la vita ti pone davanti per metterti alla prova, e sostienile nonostante le difficoltà e il dolore che comportano."
Al fine, l'offerta fu gradita al Signore del Fuoco e le mie mani furono guarite dal suo potere. Questo però era solo l'inizio, la prima di una serie di prove. Quando mi recai al tempio il giorno seguente, mi vennero affidate alcune mansioni. Manutenzione del Tempio. Dopo ore di lavoro mi veniva detto di tornare il giorno seguente. Non mi divertivo affatto a quelle mansioni degradanti ma non feci obiezioni, nulla era troppo per il mio Signore. Ed ora, finalmente, gli appuntamenti cominciano a farsi più radi.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"