01-12-2017, 12:11
Aslaug osservava il corpo della donna, disteso nel letto macchiato di rosso, debole.. indifeso in quel momento, lentamente inizio a versare la pozione sui morsi più profondi, annusando quella pelle profumata, delicata e curata, si avvicinò al collo aspirandone tutta l'essenza, era stato inebriante, diverso.. ripensò alle poche ore trascorse, un turbinio di immagini le vennero in mente, annebbiandola... per un attimo.
Un tocco delicato nella schiena, parole velate di dolce veleno, un dubbio e un ricordo che riemergono, una confidenza estirpata dal miele della preda, poi la provocazione e il gesto di invito, il rosso nettare che le fa annebbiare la vista, un tuffo nella sua essenza.. il caldo della stanza che diventa stantia nell'amplesso che mischia piacere e dolore, il rosso con il trasparente, i corpi che strisciano frenetici, lei vuole ricambiare.. partecipare, la cacciatrice però ha un turbamento dentro... qualcosa nella sua confidenza le lascia un amaro in bocca, la blocca e la rende vittima indifesa, forza e violenza e per placare il suo amaro assapora tutta la sua vita, il pulsare nelle vene.. il contrarsi del ventre e i gemiti che ne seguono... quando alza la testa la fissa, ricorda il suo sguardo fisso, mai distolto dalla sua bocca rossastra, dal suo corpo e dalla chioma rossa arruffata, sente che quella figura così graziosa e delicata ha del veleno nel seno ma non capisce se è per lei o altri.. ma il suo invito la spinge oltre.. e la lascia pallida e nuda.. nella sua tana.
Un tocco delicato nella schiena, parole velate di dolce veleno, un dubbio e un ricordo che riemergono, una confidenza estirpata dal miele della preda, poi la provocazione e il gesto di invito, il rosso nettare che le fa annebbiare la vista, un tuffo nella sua essenza.. il caldo della stanza che diventa stantia nell'amplesso che mischia piacere e dolore, il rosso con il trasparente, i corpi che strisciano frenetici, lei vuole ricambiare.. partecipare, la cacciatrice però ha un turbamento dentro... qualcosa nella sua confidenza le lascia un amaro in bocca, la blocca e la rende vittima indifesa, forza e violenza e per placare il suo amaro assapora tutta la sua vita, il pulsare nelle vene.. il contrarsi del ventre e i gemiti che ne seguono... quando alza la testa la fissa, ricorda il suo sguardo fisso, mai distolto dalla sua bocca rossastra, dal suo corpo e dalla chioma rossa arruffata, sente che quella figura così graziosa e delicata ha del veleno nel seno ma non capisce se è per lei o altri.. ma il suo invito la spinge oltre.. e la lascia pallida e nuda.. nella sua tana.