11-12-2017, 17:04
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-12-2017, 17:05 da TheBerserk.)
Primo incarico per conto dei Thayan. E un primo saggio del loro stesso modo d'agire.
Innanzitutto, la richiesta di riservatezza. Coperta da una causale da 5000 monete d'oro, a testa. Una prassi, che non mi era poi così estranea. Certe situazioni richiedono grande cautela, e tante volte la gente comprende più il linguaggio del denaro rispetto a quello della ragione.
E poi, il compito. Un cliente facoltoso, tale E.R., un furto di un modesto anello di protezione in quel di Ponte Piumanera, e la richiesta di indagare. Senza aspettative, a che ci dicevano. Giusto per far contento il loro cliente. Pagando noi 3000 monete. E allora doveva esser un cliente davvero molto facoltoso, per "sprecare" 3000 monete così. E se lo fosse stato, che faceva a Piumanera? Già qua, qualcosa non tornava. Ma d'altro canto, di soggetti ricchi ed eccentrici ce ne sono molti, nel Faerun. Quindi, abbiamo acconsentito alle condizioni. 2000 monete d'oro in più, se il ladro fosse stato preso e portato al loro privato cospetto.
Dopo i dovuti preparativi, siamo partiti alla volta del villaggio. Mentre gli altri progevano qualche domanda al "mercato", una coppia di bancarelle malmesse che vendono cianfrusaglie, io mi pozionavo al centro del piccolo villaggio, cercando di individuare con una preghiera l'anello che cercavamo. Il quale, sorprendentemente, era dentro una casa accanto a me.
C'è una coppia, vicino ad essa. Nel mentre, gli altri mi raggiunsero, riportando come l'unico arrivo di cui si ricordavano era di questo giovane riccone arrivato un paio di giorni fa. Proprio uno dei componenti della coppia vicino la casa, la cui proprietà era della donna, Katherine, una contadinotta modesta, sia nell'aspetto che negli averi. Presto, ci fu attaccato bottone, mentre Exem provvedeva al recupero dell'anello all'interno della casa, con tutte le accortezze del caso.
E fu qua che se avessimo avuto più informazioni, e forse se io mi fossi curato leggermente di più della situazione di quel buco di Shadowdale durante la mia infelice permanenza militare, avremmo individuato nell'uomo qualcuno da "prelevare" senza troppi riguardi.
Ser Loras Rastielle, un nobile di Shadowdale, dove nobili non ci sono, che era in viaggio proprio a Piumanera, giunto 2 giorni dopo il furto, e invaghito di una contadinotta qualunque.
Curiosamente, siamo riusciti ad ottenere un incarico nell'incarico. Tal Rastielle aveva previsto una serata romantica, e voleva la collina libera da una "sporca druida" e i suoi animali. Per condivisibile potesse esser la considerazione, abbiamo comunque liberato... due colline, identificando il primo soggetto in modo sbagliato. Ad ogni modo, Exem era tornato con i contenuti della valigia dell'uomo, il quale aveva evidentemente acquisito l'anello e voleva regalarlo alla donna.
Il tale, però, era ermetico nel merito. Nonostante numerosi giri di parole per arrivare a parlare di anelli senza insospettirlo, non volse rivelare la fonte dalla quale aveva acquistato l'anello. E non si scompose poi troppo quando, volendo portare l'anello al suo incontro galante, non lo trovò, non mostrando molto più di un nervosismo apparente, che poteva venir confuso con l'emozione.
Fu quanto accadde dopo, al ritorno di questi dalla loro serata, a spostare la nostra... visione della questione. Precedentemente, Darsa e Sek avevano tentato di individuare i pensieri dell'uomo. Dopo che era uscito dalla casa, brevemente dopo il ritorno dalla collinetta, non ci riuscivano più. Darsa individuò un incanto... di Vuoto Mentale. Qualcosa di particolarmente potente, ottava cerchia arcana. Qualcosa che in zona, probabilmente, solo un Mago Rosso era in grado di recitare...
Nuovamente, recitai una preghiera. Ma stavolta, per una veste... da mago rosso, come quella della nostra datrice di lavoro, Beshraim. E la individuai, al confine nord del villaggio. Muovendomi in quella direzione, sparì dopo breve.
Non volendo sforare i termini del nostro contratto, non senza far sparire quello che credevamo un nobile, siamo tornati a riferire ai rossi, riportando l'anello, ma non il ladro. Non ho mancato di far notare la nostra scoperta a Beshraim, la quale non si scosse per niente.
Le nostre successive scoperte, non fecero che consolidare la mia idea che tutta la storia fosse una messinscena dei Rossi, atta solo a valutare il nostro operato. Non poteva esistere quel nobile, poiché non esiste quel casato. Eppure era tanto abile da aver convinto della propria identità anche persone, come quella Katherine, le quali sanno bene che non provengono nobili da Shadowdale. L'incanto era stato lanciato da un grande incantatore, e né Katherine né il falso nobile potevano esserlo. Di questo E.R. nessuno si rocrdava a Piumanera. E appena dopo la nostra partenza, anche tal Rastielle, fermamente convinto di sposare Katherine, se ne è andato, giustificandosi con alcuni impegni urgenti.
Exem potrà anche non dirsi certo, ma io non ho bisogno di altre "concidenze". Se i Rossi sanno come ci comporteremmo... beh, anche noi adesso abbiamo un'idea di quanto in là si possono spingere.
Innanzitutto, la richiesta di riservatezza. Coperta da una causale da 5000 monete d'oro, a testa. Una prassi, che non mi era poi così estranea. Certe situazioni richiedono grande cautela, e tante volte la gente comprende più il linguaggio del denaro rispetto a quello della ragione.
E poi, il compito. Un cliente facoltoso, tale E.R., un furto di un modesto anello di protezione in quel di Ponte Piumanera, e la richiesta di indagare. Senza aspettative, a che ci dicevano. Giusto per far contento il loro cliente. Pagando noi 3000 monete. E allora doveva esser un cliente davvero molto facoltoso, per "sprecare" 3000 monete così. E se lo fosse stato, che faceva a Piumanera? Già qua, qualcosa non tornava. Ma d'altro canto, di soggetti ricchi ed eccentrici ce ne sono molti, nel Faerun. Quindi, abbiamo acconsentito alle condizioni. 2000 monete d'oro in più, se il ladro fosse stato preso e portato al loro privato cospetto.
Dopo i dovuti preparativi, siamo partiti alla volta del villaggio. Mentre gli altri progevano qualche domanda al "mercato", una coppia di bancarelle malmesse che vendono cianfrusaglie, io mi pozionavo al centro del piccolo villaggio, cercando di individuare con una preghiera l'anello che cercavamo. Il quale, sorprendentemente, era dentro una casa accanto a me.
C'è una coppia, vicino ad essa. Nel mentre, gli altri mi raggiunsero, riportando come l'unico arrivo di cui si ricordavano era di questo giovane riccone arrivato un paio di giorni fa. Proprio uno dei componenti della coppia vicino la casa, la cui proprietà era della donna, Katherine, una contadinotta modesta, sia nell'aspetto che negli averi. Presto, ci fu attaccato bottone, mentre Exem provvedeva al recupero dell'anello all'interno della casa, con tutte le accortezze del caso.
E fu qua che se avessimo avuto più informazioni, e forse se io mi fossi curato leggermente di più della situazione di quel buco di Shadowdale durante la mia infelice permanenza militare, avremmo individuato nell'uomo qualcuno da "prelevare" senza troppi riguardi.
Ser Loras Rastielle, un nobile di Shadowdale, dove nobili non ci sono, che era in viaggio proprio a Piumanera, giunto 2 giorni dopo il furto, e invaghito di una contadinotta qualunque.
Curiosamente, siamo riusciti ad ottenere un incarico nell'incarico. Tal Rastielle aveva previsto una serata romantica, e voleva la collina libera da una "sporca druida" e i suoi animali. Per condivisibile potesse esser la considerazione, abbiamo comunque liberato... due colline, identificando il primo soggetto in modo sbagliato. Ad ogni modo, Exem era tornato con i contenuti della valigia dell'uomo, il quale aveva evidentemente acquisito l'anello e voleva regalarlo alla donna.
Il tale, però, era ermetico nel merito. Nonostante numerosi giri di parole per arrivare a parlare di anelli senza insospettirlo, non volse rivelare la fonte dalla quale aveva acquistato l'anello. E non si scompose poi troppo quando, volendo portare l'anello al suo incontro galante, non lo trovò, non mostrando molto più di un nervosismo apparente, che poteva venir confuso con l'emozione.
Fu quanto accadde dopo, al ritorno di questi dalla loro serata, a spostare la nostra... visione della questione. Precedentemente, Darsa e Sek avevano tentato di individuare i pensieri dell'uomo. Dopo che era uscito dalla casa, brevemente dopo il ritorno dalla collinetta, non ci riuscivano più. Darsa individuò un incanto... di Vuoto Mentale. Qualcosa di particolarmente potente, ottava cerchia arcana. Qualcosa che in zona, probabilmente, solo un Mago Rosso era in grado di recitare...
Nuovamente, recitai una preghiera. Ma stavolta, per una veste... da mago rosso, come quella della nostra datrice di lavoro, Beshraim. E la individuai, al confine nord del villaggio. Muovendomi in quella direzione, sparì dopo breve.
Non volendo sforare i termini del nostro contratto, non senza far sparire quello che credevamo un nobile, siamo tornati a riferire ai rossi, riportando l'anello, ma non il ladro. Non ho mancato di far notare la nostra scoperta a Beshraim, la quale non si scosse per niente.
Le nostre successive scoperte, non fecero che consolidare la mia idea che tutta la storia fosse una messinscena dei Rossi, atta solo a valutare il nostro operato. Non poteva esistere quel nobile, poiché non esiste quel casato. Eppure era tanto abile da aver convinto della propria identità anche persone, come quella Katherine, le quali sanno bene che non provengono nobili da Shadowdale. L'incanto era stato lanciato da un grande incantatore, e né Katherine né il falso nobile potevano esserlo. Di questo E.R. nessuno si rocrdava a Piumanera. E appena dopo la nostra partenza, anche tal Rastielle, fermamente convinto di sposare Katherine, se ne è andato, giustificandosi con alcuni impegni urgenti.
Exem potrà anche non dirsi certo, ma io non ho bisogno di altre "concidenze". Se i Rossi sanno come ci comporteremmo... beh, anche noi adesso abbiamo un'idea di quanto in là si possono spingere.
Asher Hargrave, incantatore della Gilda dei Maghi di Hillsfar