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[Sturm Greif] Come Folgore dal cielo.
#37
XXXVII

Sturm poteva affermare di aver visto svariate tipologie di terreni e scenari ambientali durante la sua giovane vita, che andavano da spoglie montagne innevate a rigogliose pianure ricche di fauna.
Il Mare di Sabbia, così chiamato a Ruathym, era stato solo un lontano profilo giallastro adocchiato a bordo di una delle drakkar che costeggiavano il perimetro occidentale del Calimshan.
Una volta iniziata la sua nuova vita sul continente Sturm era venuto a sapere che di deserti ce n'erano molti e che il più famoso e il più vasto fra di essi portasse il sinistro nome di Anauroch, il Grande Mare di Sabbia. Le storie che circolavano sul Grande Deserto non si contavano ma tutte concordavano sul fatto che in principio quel deserto fosse in realtà una terra ricca di vegetazione, abitata da uomini e potenti maghi che componevano il secolare impero di Netheril dalle meravigliose città volanti. L'impero cadde a causa dell'arroganza di un uomo portentoso, un mago, che credeva di poter porre fine alla lunga guerra in cui era coinvolta la sua patria contro strane brutali creature che con la magia stavano inaridendo tutto il paesaggio.
Netheril sparì, lasciando il posto all'arido Anauroch.

Sturm non aveva mai visto una distesa infinita di sabbia, così placida ed arida. Non aveva mai visto tempeste di sabbia. Non aveva mai subito le impervie temperature estreme di quei luoghi, di giorno caldi tanto quanto la notte erano gelidi.
E la notte, in quel posto, era la cosa che più lo aveva inquietato: la totale oscurità in cui veniva inghiottito. Il silenzio assordante cui doveva prestare ascolto.

In quei solitari momenti di silenziosa oscurità la mente andava alla mezzelfa. Dyane. Il ragazzone poteva udire la sua voce vellutata, compiaciuta per il paesaggio che si palesava dinanzi a loro. Giusto Selune poteva rischiarare un pò di più il paesaggio, quando non era occultata dalle nubi. Allora tutto tornava a spegnersi e ad affievolirsi. La tenebra regnava sovrana ed incontrastata.

«Vedi Sturm? Quant'è ammaliante il nero immobile? Percepisci la carezza dell'oscurità? La senti sfiorarti ogni fibra del tuo corpo?»
La mancanza di acqua e cibo era diventato un problema letale. Senza parlare del caldo insopportabile. Le allucinazioni si facevano sempre più frequenti, e Sturm, fiaccato com'era persino nell'animo, stava perdendo anche la forza di opporsi a quelle menzogne, preferendo quelle alla più mortale realtà.
Il grosso ruathen, piantato ancora nella sabbia, non riusciva a vedere niente e nessuno però poteva udire una leggera nenia movimentata provenire poco distante da lui.
In quella melodia così fuori posto riconobbe lo stile di Dyane la quale, poco dopo, cominciò a cantare un motivetto malinconico e al contempo deciso e confortevole.

Salve oscurità, mia vecchia amica
ho ripreso a parlarti ancora
perchè una visione che fa dolcemente rabbrividire 
ha lasciato in me i suoi semi mentre dormivo 
e la visione che è stata piantata nel mio cervello
ancora persiste nel suono del silenzio

Nei sogni agitati io camminavo sola 
attraverso strade strette e ciottolose 
nell'alone della luce dei lampioni 
sollevando il bavero contro il freddo e l'umidità
quando i miei occhi furono colpiti dal lampo di una luce magica 
che attraversò la notte... e toccò il suono del silenzio

E nella luce pura vidi 
migliaia di persone, o forse più
persone che parlavano senza emettere suoni 
persone che ascoltavano senza udire 
persone che scrivevano canzoni che le voci non avrebbero mai cantato 
e nessuno osava disturbare il suono del silenzio

"Idioti" dissi "voi non sapete 
che il silenzio cresce come un cancro 
ascoltate le mie parole che io posso insegnarvi, 
prendete le mie braccia con le quali potrei raggiungervi" 
Ma le mie parole come silenti gocce di pioggia, 
caddero e riecheggiarono nei pozzi del silenzio

E la gente si inchinava e pregava 
al Dio magico che avevano creato. 
E i segni proiettarono il loro avvertimento, 
tra le parole che stavano delineando. 
E i segni dissero "le parole dei profeti sono scritte sui muri delle metropoli 
e sui muri delle case popolari.
E sussurrano nel suono del silenzio."*


«... Dolce è il tocco delle tenebre, soave il canto del silenzio...»


[*The Sound Of Silence - Simon & Garfunkel/Disturbed.
 Mi son permesso un paio di ritocchini al testo tradotto]
[Immagine: Webp-net-resizeimage.png]
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RE: [Sturm Greif] Come Folgore dal cielo. - da cotoletta - 18-12-2017, 04:40

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