01-03-2018, 17:10
Allora, premettendo che a memoria non viene mai scritto esplicitamente quindi tutto ciò è rigorosamente IMHO, considerando che:
1) Basta avere una mano libera per eseguire le componenti somatiche e quindi si può presupporre che tutti i gesti strettamente necessari siano eseguibili con una mano sola.
2) Osservando un incantesimo al momento del lancio non è possibile capirne la fonte a meno di indicazioni ovvie (es. un focus divino).
3) In linea di massima gli incantatori divini non devono studiare i propri incantesimi ma hanno sempre accesso a tutta la lista della classe.
La mia ipotesi è che più che un fattore di semplice ingombro si tratti di un problema di gestione delle “energie mistiche” e che mentre l'incantatore arcano ha necessità di percepirle e dirigerle aiutandosi con il resto del corpo per armonizzarle alla componente somatica vera e propria che viene eseguita con la mano principale il chierico non ha questa necessità visto che c'è il potere divino ad occuparsi dei dettagli mistici e del controllo e lui deve solamente fare da canalizzatore.
In pratica per il chierico un incantesimo è come se la divinità gli fornisse una pistola già carica e l'eseguire le varie componenti equivale a premere il grilletto mentre il mago deve costruirsi l'arma da se e gestire personalmente tutta la fisica del volo del proiettile.
1) Basta avere una mano libera per eseguire le componenti somatiche e quindi si può presupporre che tutti i gesti strettamente necessari siano eseguibili con una mano sola.
2) Osservando un incantesimo al momento del lancio non è possibile capirne la fonte a meno di indicazioni ovvie (es. un focus divino).
3) In linea di massima gli incantatori divini non devono studiare i propri incantesimi ma hanno sempre accesso a tutta la lista della classe.
La mia ipotesi è che più che un fattore di semplice ingombro si tratti di un problema di gestione delle “energie mistiche” e che mentre l'incantatore arcano ha necessità di percepirle e dirigerle aiutandosi con il resto del corpo per armonizzarle alla componente somatica vera e propria che viene eseguita con la mano principale il chierico non ha questa necessità visto che c'è il potere divino ad occuparsi dei dettagli mistici e del controllo e lui deve solamente fare da canalizzatore.
In pratica per il chierico un incantesimo è come se la divinità gli fornisse una pistola già carica e l'eseguire le varie componenti equivale a premere il grilletto mentre il mago deve costruirsi l'arma da se e gestire personalmente tutta la fisica del volo del proiettile.