[Q DM Artemis]Progenie Immonda

[Caleb89]

Infine giunse il momento di dover prendere una decisione riguardo al bambino, e il consiglio di un sacerdote esperto come Watchwill non servì a riaccendere flebili speranze disilluse o a rendere meno gravoso il compito che si prospettava loro.
Dopo tanta esitazione Ivor decise che quel sangue sarebbe stato solo sulle sue mani, un fardello di cui temeva di farsi carico ma che non intendeva lasciare sulle spalle di nessunaltro.

Ma mentre si ritirava in preghiera chiedendo al suo Signore di mandargli un segno, chiedendosi se fosse davvero la cosa giusta da fare, un estraneo si era introdotto nel sanatorio dove il piccolo mezzosangue riposava.
Il simbolo che indossava o la sua scaltrezza dovevano averlo aiutato ad eludere i fratelli di guardia, fatto sta che riuscì ad agire indisturbato.

La prima reazione di fronte alla figura ammantata dalle mani macchiate di sangue fu di sdegno e rabbia, ma la verità fu presto evidente a tutti loro, cioè che li aveva liberati dalla responsabilità di quel compito ingrato e terribile.
Malgrado il sospetto iniziale, al fratello ammantato fu permesso di ultimare il rito della purificazione atto a liberare l'anima innocente della creatura dal suo corpo immondo e corrotto, del quale non rimasero che ceneri.

Le ceneri di colui che era stato "Salvato", almeno nell'anima per chi aveva fede in questo, avrebbero riposato nella cripta tra le fondamenta del tempio, come testimonianza di un altra dura lezione...