Valutazione discussione:
  • 10 voto(i) - 3.8 media
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
[Ronda Jackson] La Grande Bardot
#15
EPILOGO
(2 di 3)


Erano passati quasi tre anni da quando era arrivata ad Ashabenford. I suoi propositi erano sempre rimasti secretati alla coscienza di chiunque l'avesse incontrata, perché l'obiettivo era alto e ambizioso e valeva bene il non poterne parlare liberamente con nessuno. C'era stato un momento, quando ancora Aslaug razziava nella terra delle bestie, che si era sentita partecipe di qualcosa tanto da farsi cullare per qualche tempo dall'idea di come sarebbe stato non doversi più preoccupare del futuro una volta accolta nel clan. Ma poi Aslaug era dovuta tornare dalla madre e quando nessun messaggio parve tornare con una risposta sembrò chiaro che la cosa non si sarebbe mai materializzata e che dovesse nuovamente ricominciare a guardarsi le spalle. Era rimasto solo Derek del gruppo originale, e pensò bene di affiancarlo nei suoi piani di conquista perché dopotutto era meglio guadagnarsi da vivere come consulente invece di scampare la vita in qualche cunicolo sotterraneo. Derek era sempre stato un punto fermo per lei: sapeva che ci fosse così come sapeva che non ci potesse contare. Sapeva che avrebbero potuto passare notti intere a parlare di affari, e sapeva anche che difficilmente il discorso sarebbe mai slittato in argomenti troppo personali. Non era intenzione di nessuno dei due abbassare la guardia sui propri intenti, e fu terapeutico scoprire come la geometria del non detto valesse come sottinteso accordo di non belligeranza. Accadevano tante cose orribili ogni giorno, ma fintanto che entrambi si fossero limitati alla propria parte non ci sarebbero stati pugnali alle spalle da temere.

E non ce ne furono, la collaborazione si rivelò piuttosto fruttifera, tanto che si ritrovò a doversi scusare quando la relazione ormai consolidata con Beltran l'aveva portata lontano dalle Valli per qualche tempo. Era ora che uscisse di scena, e si sentiva pronta per farlo, ma aveva scelto di tornare a Mistledale per concludere gli affari rimasti in sospeso e assicurarsi che nessuno l'avrebbe cercata quando se ne fosse andata definitivamente. Sarebbe stato un azzardo sparire mentre ancora in debito con certi individui, perché un domani avrebbero potuto rintracciarla, e poiché questo non poteva permetterlo decise che sarebbe stata Ronda un'ultima volta e rientrò nei ranghi per recitare il copione di chiusura. Non aveva considerato però che il periodo di lontananza assieme a Beltran le aveva quasi fatto dimenticare come fosse solita vivere prima di incontrarlo. Erano tante le cose che adesso non la lasciavano indifferente, il suo repertorio in qualche modo c'era ancora ma ormai aveva perso il ritmo e doveva faticare il doppio per non darlo a vedere.

Quando le venne assegnato Gram fu molto contenta di lavorarci insieme: lei lo prendeva in giro, ma lui sapeva perché e anche di fronte a tutti la lasciava fare. Lei lo adorava di un'ammirazione sconfinata, un uomo di quell'età che era giunto indenne a fare la vita di nascosto poteva significare solo una cosa, ovvero che non tutto nei vicoli fosse destinato a lasciare un segno indelebile nell'animo come graffi su un vetro. Significava che si potesse sopravvivere anche in quel caso, questo era importante per lei perché in un angolo del proprio cuore aveva cominciato a chiedersi cosa sarebbe stato di lei, di Beltran e della sua famiglia un domani che non fossero riusciti a rimettersi in piedi. La presenza di Gram era la risposta che la sollevava d'animo: non sarebbe importato, se ci fosse stato bisogno lei avrebbe ripreso i guanti dal chiodo e sarebbe tornata a fare quello che sapeva fare meglio pur di sostentarli tutti. Ma poi Gram non ce l'aveva fatta, lui doveva essere la sua luce fuori dai bassifondi, ma quella luce si era spenta.

Pochi giorni dopo fu poi raggiunta dalla notizia che anche Derek non c'era più. Si vergognò di aver preso accordi per vendere Derek ai suoi nemici. Non voleva farlo davvero, perché comunque c'era interesse che lui rimanesse il suo socio in affari, quindi si era sentita piuttosto orgogliosa e furba di aver trovato una soluzione mediana che mettesse tutti d'accordo: lo avrebbe convinto a sufficienza per farsi intestare la sua attività commerciale dicendogli che se ne sarebbe occupata lei mentre lui pensava a far depositare il polverone che da un po' di tempo circondava il suo nome, avrebbe rifilato un contentino agli altri e, il tempo di incassare guadagni leciti e illeciti, avrebbe restituito la bottega al proprietario per defilarsi definitivamente dalle Valli e raggiungere Beltran con risparmi assicurati. La notizia della sua scomparsa però le si riversò addosso improvvisa come acqua gelata. Non aveva nemmeno pianto, si era recata ugualmente alla bottega di Hap per carpire una briciola da rivendersi sentendosi un avvoltoio tutto il tempo del tragitto. Scoprì sul posto che Derek aveva pensato a lei nel suo testamento, non c'era nessun altro nome, solo il suo. Lei che si era sempre data tanto da fare per assicurarsi un guadagno alla fine ci aveva guadagnato, poteva essere soddisfatta e invece provò risentimento e colpa verso le proprie azioni, comprese che Derek nelle sue ultime volontà aveva pensato a lei credendola meritevole, e quella fu la cosa che la ferì più di tutte.
Cita messaggio


Messaggi in questa discussione
RE: [Ronda Jackson] La Grande Bardot - da 20170615 - 01-11-2018, 20:41

Vai al forum:


Utenti che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)