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[Ronda Jackson] La Grande Bardot
#14
EPILOGO
(1 di 3)


A mattina inoltrata la ragazza stiracchiò le braccia alzandosi seduta nel letto percependo subito la presenza dell'uomo con cui aveva passato la notte che ancora le dormiva accanto. Stropicciandosi gli occhi e passandosi le mani dalle unghie smaltate di nero tra fronte e nuca per riavviare all'indietro i capelli sbarazzini, decise di concedersi l'ozio che solo chi sa di non essere visto può concedersi e scivolò nuovamente nelle coperte calde girandosi sul fianco opposto a lui, piegando un gomito sotto il cuscino e sbattendo le palpebre con espressione pensierosa.

Ciò su cui aveva lavorato di recente doveva averla costretta a rivedere molte sue decisioni, pensò rannicchiandosi ulteriormente tra le lenzuola in un brivido, se adesso stava davvero permettendosi di frequentare qualcuno. Allungò un braccio verso il comodino per recuperare dalla borsa lo specchietto circolare incrinato in più ponti e il riflesso le restituì l'occhiata severa della verità: si stava pericolosamente avvicinando troppo alla trasgressione della regola principale del vivere di espedienti, il fare in modo che nessuno la conoscesse davvero. Lei sapeva infatti che continuare a cambiare identità fosse un rimedio temporaneo al suo problema, ma in qualche modo poteva dirsi soddisfatta dei risultati: da quando era arrivata nelle Valli nessuno aveva capito quali fossero i suoi veri scopi. Alcuni si erano accorti della sua natura ambigua e la tenevano a distanza per questo, a lei andava bene così perché era cosi che doveva essere.

Ogni tanto però non poteva far a meno di guardare, non vista dietro gli angoli cittadini, gruppi di persone che mostravano un certo sodalizio l'un con l'altro, e in più di un'occasione aveva invidiato la loro libertà, ma poi aveva sempre scelto di prendere un ampio respiro e continuare la recita. Ci era abituata alle recite, perché era stata molte persone diverse nell'ultima decina di anni. Quando si era ritrovata prigioniera di un'educazione castigata, era diventata Angie per potersene andare in giro liberamente. Quando con Angie era finita in qualcosa più grande di lei, aveva radicalmente cambiato taglio di capelli diventando Ilenia per far sì che nessuno la riconoscesse. Quando vivendo la vita di Ilenia aveva capito che fosse il momento di tagliare la corda, si era reinventata come Ronda per cercare una soluzione altrove.

Ma ultimamente aveva dovuto ammettere che ci fosse qualcosa di piacevole nell'idea di non dover essere sempre due passi avanti l'interlocutore per prevederne le reazioni. Rimettendo a posto lo specchio intravide il profilo dell'uomo addormentato dietro di lei e fu colta tutt'insieme dal dubbio che lo scopo di interpretare Bardot, il personaggio che l'imprenditrice Larissa le aveva creato su misura per farla esibire nei due anni che aveva accompagnato la carovana viaggiante, forse non sarebbe stato quello di permettere a lei di evolversi tanto da fuggire indisturbata un'altra volta come inizialmente creduto, ma per permettere a lei di evolversi tanto da accettare che qualcuno potesse entrare nella sua vita. Rimase qualche istante perplessa dalla gratitudine inaspettata che provò per la lezione impartita a scoppio ritardato da colei che fino a pochi mesi prima era stata il suo capo e lentamente tirò le coperte fino al naso, come faceva da ragazzina quando rientrava di nascosto all'alba, mordendosi un labbro per non sorridere a quanto davvero sarebbe potuta divenire grande, la Grande Bardot.
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RE: [Ronda Jackson] La Grande Bardot - da 20170615 - 14-10-2017, 19:26

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