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[Gram Klensen] Un mondo difficile
#5
"Un altro"

L'oste di Essembra guardò dubbioso la bottiglia di rhum ormai quasi vuota e l'uomo a cui avrebbe dovuto riempire di nuovo il bicchiere. "D'accordo, ma è l'ultimo".
Gram prese il bicchiere e lo tracannò d'un sorso. Il fuoco alcolico che scendeva verso lo stomaco non bruciava più così tanto, dopo averne bevuto quasi un litro. Notte schifosa... Guardò l'oste, Chesduk mentre se ne tornava dietro al bancone a risciacquar bicchieri.
Non ce la faceva, non ce la faceva più.
Gram era un sopravissuto, sopravissuto a tutto, un opportunista, un ladro e un delinquente. Non era mai stato un brav'uomo, ma ce n'erano di peggiori, senza dubbio. Non era uno che mantenesse promesse, non era altruista, non era generoso. Era uno che aveva derubato un morto al dolore della sua famiglia e gli aveva trasferito il proprio nome, per cavarsela, per fuggire.
La maggior parte degli avventurieri che pascolavano tra le Valli in quel periodo erano nati o erano in fasce quando lui era già a marcire in galera. Vent'anni, era riuscito a sopravvivere là dentro. Ed era andata bene che non l'avessero giustiziato.
Ma per tutto quel tempo, e prima ancora, quando abbordava vascelli mercantili nel Mare della Luna e festeggiava con i fratelli della ciurma sulle spiagge della Costa del Drago, e ancora prima, quando a Westgate suo padre gli insegnava i trucchi del mestiere di ladro. Per tutta la sua vita, Lothar Crane, perché quello era il suo nome, per tutta la sua vita aveva vissuto consapevole di avere in mano il proprio destino. Potevano gettarlo in una cella, potevano picchiarlo, umiliarlo, torturarlo, ma nessuno avrebbe mai potuto dire di averlo in pugno. Nessuno. La sua vita, la sua anima, la sua libertà gli appartenevano, e non c'erano ricchezze che potessero strappargliele.
Fino a quella notte.
Succede di salvare la vita a qualcuno, e succede che qualcuno salvi la vita a te. Specialmente quando si fa il mestiere dell'avventuriero, o del ladro, o del giramondo in generale. Sono cose che capitano.
Shedrimnes l'aveva portato via da quegli spiriti, cadavere. Un sacerdote nel tempio di Kossuth gli aveva ridato la vita. Era un grosso debito... ma sono cose che succedono. Un giorno avrebbe pareggiato i conti.
Poi quei dannatissimi spiriti avevano dato loro l'incarico di ritrovare un amuleto che gli avevano soffiato. E per ottenerlo, la stessa Shedrimnes aveva sborsato una fortuna. Con quel gesto, senza rendersene conto, aveva comprato la sua vita. Un acquisto, né più né meno. "E' solo metallo, diceva lei" Non è solo metallo. Era l'anima di Gram, la sua vita e la sua libertà che passavano di padrone. E dicendo che "era solo metallo" rigirava il coltello nella piaga, disprezzando il pagamento, disprezzava ciò che aveva pagato, e questo era ancora peggio.

La cosa terribile era che lei lo faceva in buona fede.

Il vecchio ladro avrebbe preferito di gran lunga trucidare quell'inutile mezzelfo responsabile del furto, e tutta la sua famiglia, piuttosto che questo. Avrebbe preferito che quegli spiriti bastardi gli ridessero la morte. Tutto avrebbe preferito a quello che era successo quella notte.
Tutto.

Gram Klensen uscì dalla locanda che pioveva, era notte fonda.
La mattina, due contadini lo trovarono, al limitare del bosco del Cormanthor, all'inizio del sentiero che conduceva alla Valle dei Sussurri.



[Immagine: f37cf2c04e175558f930f367f70b3464.jpg]
Realgar
Thrain Stoneshield
   
                                                              

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RE: [Gram Klensen] Un mondo difficile - da Lochran - 22-10-2018, 02:47

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