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[Ethan Dundragon] Figlio di Aencar
#1
PROLOGO




"...Solo i morti hanno visto la fine della guerra..."

..1375..




Le fiamme ardono gli alberi del Cormanthor, resto in ginocchio, coperto di sangue e incapace di muovermi. E' difficile capire con chiarezza cosa stia succedendo, le orecchie mi fischiano per un brutto colpo alla testa e la vista è in parte coperta dal sangue. Mi volto a sinistra, c'è Erik che boccheggia cercando di tenersi le budella nella pancia, per un attimo mi guarda e nei suoi occhi vedo la mia stessa paura. Qualcuno sta urlando il mio nome? inizio a sentirci meglio finalmente, mi pulisco il viso con la mano, una gigantesca tenaglia falcia tre dei nostri, i loro corpi si stracciano come stoffa schiantandosi contro i tronchi degli alberi.

"Dannazione ci sta facendo a pezzi, ritirata!, Ethan! pezzo di imbecille levati da li!!"

Mi dispiace capitano, ci sto provando ma non riesco a muovermi, te lo urlerei se potessi. Una testa viene mozzata da un morso e il corpo gettato via come carta sporca, con uno sforzo immane alzo il volto, solo per vedere quel mostro davanti a me sfoderare le zanne e ruggire al cielo...




..1387..

"La valle di Misteldale istituirà una riserva di combattenti,che dovranno essere pronti a prendere le armi in difesa di Mistledale"

La voce del consigliere Malorn mi richiama alla realtà, la piazza è gremita di avventurieri, questa volta la minaccia viene dal cielo, una città volante pronta ad attaccarci, ho ancora una volta paura, alcuni volti sembrano scettici, altri bramosi di combattere, vedo le madri stringere al grembo i bambini e qualche vecchio sputare per terra facendo gli scongiuri.
E so che anche questa volta, sarò pronto a combattere.
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#2
I
Il Fascino del Cormanthor




"...Se la morte è il risveglio, la vita è un Sogno..."


..1375..




"...ci siamo, è finita..."  è quello che penso prima che la creatura dalle fauci insanguinate cali il suo orrendo e terrificante sguardo su di me. Ho ancora il capo sollevato e maledizione per quanto ci provi i muscoli sono fermi e rigidi come la pietra. Ingoio un boccone amaro, il fetore del sangue e dello zolfo mi investe le narici, la testa mi fa ancora male ma almeno ora sento con chiarezza tutti i suoni, giusto in tempo per sentirla ringhiare e gorgogliare qualcosa di incomprensibile. Solleva il grosso braccio sopra la testa con un sorriso orrendo e malvagio, gocce di puzzolente bava mi bagnano il viso, con un altro spaventoso ruggito cala la sua chela sulla mia testa. Chiudo gli occhi stringendoli così forte da farmi male e lancio un urlo disperato. Trasalisco quando una zaffata di sangue caldo mi investe il volto, una testa ancora adornata del suo cappello piumato cade mozzata davanti alle mie ginocchia, la vista mi si appanna mentre l'orrore ancora una volta mi afferra il cuore e lo stomaco, il corpo ormai privo di testa cade su di me, schiacciandomi con il suo peso e la sua armatura sull'erba umida e sporca di sangue.
"...Mi dispiace..." Sono le uniche parole che riesco a mormorare, prima che tutto diventi nero sento una voce urlare nella foresta, è elfico e significa "scoccate", le frecce sibilano nel vento, poi il buio.

...1387...


"...Certo che il Cormanthor di notte, ha il suo fascino..."

Ritorna la luce, le parole di Nashan mi ridestano, mi guardo intorno ancora scosso, sono ore che stiamo viaggiando per la grande foresta ed ora che la notte è calata, i raggi della luna filtrando tra le fronde degli alberi rendendo tutto quasi magico.

"...E' vero, ha il suo fascino..."


Mento come le altre volte, non c'è niente di affascinante dove ricordo solo la morte.
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#3
II
Vecchie porte




"...Giriam giriamo intorno a Lathander, intorno ad Abeir-Toril Selune s'avvita, non moriamo di morte noi, di capogiro perdiamo la vita..."


...1373...




E' sera, sono in ginocchio davanti alla serratura della porta di una vecchia torre, so che è una maledetta follia ma Elantras si è messo in testa che dobbiamo dimostrare agli altri che abbiamo coraggio da vendere, quindi vuole derubare il mago Noristour, proprio una bella idea.

"Forza Ethan, questa porta avrà più anni di mio nonno..." 

"Se è cosi facile perché non lo fai tu allora!?"


E' sempre lui di solito quello che apre le serrature, io e gli altri ci limitiamo a guardargli le spalle. Ma questa volta è diverso. vuole che gli dimostri cosa ho imparato e questo mi rende ancora più nervoso, non ho mai forzato una serratura in vita mia, dovevo proprio incominciare con quella del mago? ho le mani sudate, la nebbia della sera non mi aiuta affatto e anche le stelle sembrano nascondersi per paura dietro le nuvole.

"Oohh...sta arrivando qualc.."


La frase gli muore in gola con un rantolo di terrore, faccio a malapena in tempo a voltarmi, due occhi rossi come piccoli tizzoni ardenti mi fissano nell'oscurità, poi uno schiocco di dita.



..1387..

Il suono dello schiocco rimbalza sulle pareti della cripta venendo a bussare alle mie orecchie, sono davanti ad una spessa porta di pietra ,i sigilli infranti sulla sua superficie mi ricordano immediatamente il dolore che percorre ogni piccola parte del mio corpo, fortunatamente ho già forzato la serratura. Prima di aprirla sollevo lo sguardo sul nome inciso poco più sopra.

"Lord Ilmeth Wyvernblade"
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