[Aslaug Ulricsdottir] Appunti di una cacciatrice

[elyss]

Gli appunti sono fogli raccolti in un contenitore di pelle, con legacci in cuoio, composto da disegni e piccole descrizioni, in mezzo si può trovare un foglio, un lembo di pelle o addirittura un pezzo di orecchio mummificato o qualche altro piccolo "trofeo" 
La scrittura è incerta come chi ha imparato da poco a scrivere in lingua di Illuskan.




I primi fogli di pergamena sono un misto di disegni, con tratti poco chiari, animali di varia natura, ambienti innevati e c'è un branco di lupi, in particolare. 

 *Nota sul disegno* Il branco si è mosso verso le montagne, il capo sarà una preda preziosa.. mi ricorda la caccia al cervo, sono fuori da quindici lune ormai come allora, ci sono quasi.. *seguono altri disegni e un ciuffo di pelo tenuto stretto da un lembo di pelle*



Sono ferita.. ma soddisfatta, una lotta degna, era poderoso, nobile e forte, ma io sono viva e lui è morto.. ha protetto il suo branco, sono rimasti due cuccioli, erano suoi, terrò la femmina, sento che c'è un legame, lei e più forte.. sopravviverà al fratello. 

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Lo Jarl Thorstein Thorsson, ci ha convocato molte lune fa, la mia sigga si è presentata, mi hanno dato un compagno di viaggio... sono certa che sia stata mia madre, partiremo per il continente "civilizzato" sarà una grande esperienza, finalmente potrò viaggiare e vedere il mondo.. ho tenuto nascosto il più possibile la mia intenzione di lasciare le mie terre, dopo l'incontro con il sacerdote viaggiatore la mia curiosità è aumentata ogni giorno.. lì avrò molte opportunità, sono ansiosa.. mi chiedo dove finirò.

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*Diversi disegni sono tratteggiati con mano esperta, come se fosse passato un po di tempo dai primi disegni, in mezzo ai fogli si trova un dente incisivo, probabilmente appartenente ad un ghiottone o un castoro*




Siamo giunti ormai da molte lune, ho studiato il territorio e mi sono stupita della ricchezza animale nei boschi, qui la vita è facile, potresti trovare una preda puntando l'arco a caso, le tracce ben visibili facilitano il ritrovamento, sto studiando alcuni animali particolari e curiosi..

Boschi.. foreste e anche il cielo e pino di volatili, come può soffrire la fame una sigga qui?.. eppure ne ho visti di uomini e donne che chiedono monete per strada..





Alcuni animali però riservano delle sorprese.. Ghiottoni.. particolarmente selvaggi, mi hanno aggredita, li ho sottovalutati e ho un bel morso nella natica destra... devo dire che mi ricorderò di questa storia.. non so se ridere o arrabbiarmi. 



Infine loro.. donne, uomini e bambini, un popolo strano, vivono dentro mura di pietra ma ho visto madri correre disperate in cerca di aiuto, senza armarsi, difendere la prole, una donna debole e senza nemmeno le monete per pagarci.
Il mio compagno di viaggio è silenzioso, credo non fosse abituato al mare, cosa davvero strana, sta ripagando il suo debito seguendomi, ancora non mi sono fatta una idea su di lui, siamo sbarcati da poco e abbiamo incontrato i primi boschi e i primi villaggi, ci spostiamo in cerca di monete.

*un appunto più in basso elenca alcune informazioni*


Abbiamo sentito parlare di una zona ricca di ingaggi, le valli, procediamo a piedi, cercando di orientarci, non è difficile sostentarci con la caccia qui, ma abbiamo bisogno di nuovo equipaggiamento, vorrei prede più degne del mio arco e magari fare un buon gruzzolo.

[elyss]

L'acqua del fiume era fredda, mentre il corpo dalla pelle pallida si rilassava tra le correnti placide, la massa di capelli rossi si espanse.. la tensione muscolare si rilassò..




I due occhi azzurri fissavano il cielo e riflettevano sugli ultimi giorni trascorsi nelle valli, nella riva gli occhi del grosso compagno di viaggio erano fissi su di lei, era suo compito proteggerla e in questo caso ne era lieta, così da potersi rilassare.







La tensione di stare dentro quelle mura era stata palpabile, non era abituata e anche se provava una forte attrazione per le risse e la birra il fastidio rimaneva, così uscivano nei boschi vicini il più possibile... 

Il loro arrivo era stato tranquillo, giunti a piedi erano entrati nella grande città, esplorando prima i quartieri più puliti e curati, provando meraviglia per le alte mura ed infine il quartiere a Nord, decisamente più degradato e anche più interessante, lì si erano sentiti a casa, una rissa e una bevuta subito dopo e le prime conoscenze del posto...

In particolare, oltre ad un uomo dai modi strani di nome Jon e tre avventurieri che si erano dileguati quasi subito, Aslaug colse spesso gli sguardi dell'uomo di nome Derek, in effetti era grazie a lui se aveva "goduto" di una bella rissa per le strade, piccoli uomini del continente che furono malmenati dal gruppetto, per colpa di un vecchio e del suo catino di piscio, lanciato sugli stivali curati di Derek, oltre a loro aveva conosciuto anche una donna con un nome strano, Rif e qualcosa che sembrava condividere una cultura meno "civilizzata" e un uomo dei "boschi" di nome Ren, per ora erano rimasti tranquilli, guardandosi semplicemente intorno, forse era giunto il tempo di iniziare la ricerca di monete ed esplorare meglio questa terra...


Con calma uscì dall'acqua e si asciugò, rivestendosi fece un cenno all'uomo che silenziosamente attendeva, la sua stazza proiettava una lieve ombra fino al fuoco da campo ormai spento, nella luce del mattino, Aslaug sorrise tra se mentre metteva l'arco in spalla. 

[elyss]

*La figura incappucciata preparò il giaciglio con fogli e rami, aiutandosi con l'albero, dalla sua posizione le rovine erano ben visibili, usante un po di terra e foglie secche e rese umide dalla pioggia finì il tutto e annuì soddisfatta, intanto la lupa era si accucciò vicino, per evitare problemi non accese il fuoco, e tirò fuori due coperte*

*Il viso della donna era allegro e sorrideva alla sua compagna di viaggio, finalmente erano sole e si godeva un po di pace e tranquillità, dividendo la carne secca con la lupa bevve un po di birra e aprì il suo diario, inserendo nuovi disegni e scrivendo finché in cielo c'era ancora luce *



Sono qui ormai da diverso tempo, dalla prima cittadina ci siamo spostati ad Essembra, qui pare ci siano diversi avventurieri, come ho accennato prima, abbiamo guadagnato le prime monete e comincio a conoscere meglio chi mi circonda, anche il grosso guerriero che mi ha seguita da casa.


Fjolnir... 

*Segue un ritratto del guerriero*



La sua tribù era nemica della mia, ma ha avuto l'onore del debito, un guerriero notevole, affidabile e si è dimostrato ragionevole, io non esagero con lui
e lui fa lo stesso, sembra seguire le tradizioni, si vede che ha girato poco, io sono più giovane di lui ma ho più esperienza delle stranezze del continente, anche se ho fatto solo delle razzie, noto che sta più per i fatti suoi, cerca di assicurarsi che stia bene, come il suo debito prevede, ma non va oltre, abbiamo bevuto e scherzato e in questo momento e l'unico riferimento di casa che ho. 



*segue il ritratto di derek*



Un damerino.. così appare, ma alcune vicissitudini fanno capire che è di una pasta più dura, non riesco a comprendere come un uomo possa profumare così o dare tutta queste cura alle vesti che indossa, penso sia una qualche tradizione della sua terra? 
Per molti versi è un mistero comprendere molte cose qui, ma è un guerriero valente e non si perde in chicchere, mi sono trovata bene in battaglia e le sue continue attenzioni mi divertono.


*il ritratto di Aldric segue quello di derek*


Prega un dio strano, che non conosco ma so che è un sacerdote, un tipo duro e che non penso si faccia molti scrupoli, in battaglia sembra valere con la sua armatura e le sue preghiere, non conosco molto di lui, sembra seguire ferreo i dettami del suo dio e le leggi del posto, tanto da rifiutare dei lavori poco chiari.


*un ritratto della genasi del fuoco*




Le sue fiamme mi affascinano, non avevo mai visto così tante creature e mostri camminare per strada tranquillamente, una maga pare, come quelli che sono rinchiusi nelle sale verdi a ruathym immagino, i suoi capelli sembrano fiamme e non si spengono con la pioggia, incredibile, per il carattere mi piace, sembra sveglia e pungente e il rosso e il mio colore preferito.



*segue il ritratto della mezza diavolo*



Questa donna con le corna mi ha fatto arrabbiare un paio di volte, non capisco cosa dice e come lo dice, parla in maniera strana con parole velenose, stavo pensando di pestarla a sangue, poi mi sono distratta, ha due corna che potrei prendere come trofeo, anche se mi incuriosisce, spesso dice cose.. che trovo più sensate delle assurdità che sento qui, non capisco ancora cosa faccia e perché si unisca alle spedizioni, visto che lancia solo qualche quadrello e teme di sporcarsi ad ogni pozzanghera. 


*segue il ritratto di exem*


Mani di fata, un tipo che sa farci con le trappole, le toglie.. le mette.. devo dire che sembra saperci fare con gli affari, mi sono ritrovata in accordo per alcuni ingaggi che invece sembravano infastidire gli altri, ha tentato di prendere il lavoro da solo, quindi può rivelarsi un problema, ma gestendo le monete con la giusta convenienza credo si ci possa lavorare bene. 

[elyss]

Sono andata verso la cittadina di Ash, per ritrovare il mio grosso compagno di viaggio, pare si annoiasse ad Essembra, giunta in zona c'era molta gente, devo dire che qui sono tutti molti strani, tralasciando le creature non umane, i popolani sono deboli e indifesi, mentre gli avventurieri hanno modi di fare stranissimi, pare che Fjlonir abbia fatto conoscenze con alcune donne.. una certa xena ed Evelyn..o un nome simile, donne di una certa bellezza, credevo volesse accoppiarsi ma è legato alle tradizioni, c'è una pesante differenza tra le due città, credo sia una buona idea comprendere entrambe, il viaggio è stato rilassante, percorrere i sentieri meno battuti mi ha tirato su il morale, piuma, la mia lupa si è divertita a cacciare con me, sto cercando qualche riferimento della dea dei venti, ma qui non ho trovato nulla. 

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*Un disegno di nathan viene infilato nella pagina appena scritta*





Nathan, quando l'ho conosciuto mi ha invitata nella sua stanza, senza nemmeno sapere chi fossi, direi che è impulsivo e sicuramente non ha capito cosa poteva succedere, ad ogni modo siamo usciti a caccia diverse volte, un combattente valente, anche se è una testa di merluzzo per alcune idee o atteggiamenti, durante uno scontro con degli spiriti di nani l'ho dovuto trascinare, insieme a derek, a parte quella faccenda e sempre in prima fila, forse un muro di scudi ruathen aiuterebbe.  

[elyss]

*Aslaug trascrive i suoi pensieri, con fare stranamente calmo e turbato, un mix di emozioni*

Ho diciassette inverni, in questo momento sono nuda davanti allo specchio, studio il mio corpo e le curve che producono, le mie cicatrici, la taverna dove ho preso la stanza è silenziosa e con le luci soffuse, quasi buie, mi guardo e cerco di capire chi sono..






Sono figlia di Ulric, mio padre, guerriero e ruathen, morto ormai da molti inverni e vivido solo nei racconti

Sono  figlia di Lagherta, cacciatrice e ora amante del mio Jarl, che pur lasciandomi libera non si è fidata delle mie capacità, mandando un protettore

Sono figlia del mio clan, i Eydirdafrblod, il sangue per noi è importante, la battaglia lo è.. il mietere vittime in onore dei nostri dei...

Sono Aslaug e in tutti questi anni non ho capito chi sono, quando raggiunsi i dieci inverni andai a caccia, per conquistare il mio diritto di cacciatrice e donna guerriera, riuscii lì dove altri perirono, uccidendo il cervo dalle grandi corna.. quindici giorni tra neve e ghiaccio.. sofferenza e lacrime nascoste che non potevo mostrare in compagnia.




Ora guardo il mio viso e rifletto, oggi ho tolto l'armatura e indossato un abito, costretta dalle esigenze, ho mentito senza usare la forza.. non ho richiesto sangue ma ho raggiunto lo scopo, non avevo mai considerato il mio aspetto e l'effetto che causa su chi mi circonda;
questa terra, che tanto mi attirava durante le razzie nelle coste mi guarda da fuori e se non parlo o mostro i miei istinti mi considera desiderabile, un aspetto mai esplorato, ho sempre pensato che se voglio qualcosa la prendo, anche se fosse un uomo e viceversa deve riuscire a farlo, ma qui sembra tutto diverso, dice bene Fjolnir quando esasperato dice che sono tutti strani e incomprensibili.

Guardo l'armatura stesa nel letto, non è come quella che usa mia madre, ho rattoppato le perdite sulla base in mitrhyl, utilizzando pezzi recuperati, stoffa verde per confondermi nel fogliame.. e rifletto sulle nostre usanze, sono sempre stata ribelle, mai prese in considerazione, ma fino a che punto mi spingerò? 

[elyss]

La donna era seduta nel piccolo tavolo della stanza, diverse mappe, appunti e un piccolo cannocchiale, ricordo delle attraversate in mare
Era giunta da qualche mese in quelle terre, aveva iniziato le sue esplorazioni ma la sua ignoranza geografica pesava, per il suo lavoro, aveva deciso di implementare le sue conoscenze e incredibilmente si era messa a studiare, in gran segreto ovviamente..


Come altre sue sfumature, aveva sempre tenuto nascoste le sue curiosità, la sua predilezioni per gli animali e l'esplorazione, la sua curiosità, che durante razzie e cacce di gruppo la portavano ad essere meno crudele, riflettendoci qui non era nella sua terra, salvo Fjlonir, che tra l'altro era un uomo più mite per certi aspetti, nessuno poteva giudicarla, ma le abitudini sono dure a morire, aveva iniziato con il cambio dei suoi abiti, la sua armatura era stata la prima e ora alcuni vestiti, dati da exem per un lavoretto sotto copertura e un vestito comperato in segreto e che aveva provato in solitudine.

Cominciava a rendersi sempre più conto che le sue potenzialità erano maggiori di quel che sembrava, riceveva insulti velati di continuo e mentre fjlornir non coglieva tali parole lei, dopo un po di "ascolto" comprendeva sempre più l'idioma complesso di alcune personalità, da lei ritenute inutili perché "parolieri"


Parolieri... il termine lo sentì anni fa da un grosso guerriero che guidava il muro di scudi nella drakar in cui si era imbarcata, erano gli occidentali che si coprivano dietro parole, dialetti e raggiri, spesso uccisi in malo modo a metà frase dalla sua gente, che non amava la parola ma l'azione, decise che qui era tempo di apprendere qualcosa da questa gente, quanto meno per ucciderli dopo una risposta adatta. 






Oro.. aprendo la sacca contò le monete, oltre alle sue lacune vi era una carenza pesante di monete, resa meno aspra grazie al grosso guerriero che l'aveva accompagnata e che attualmente sembrava più integrato di lei, serviva un rimedio.. a tale proposito penso ad una persona, un tipo di uomo che aveva già conosciuto, il suo popolo era si "selvaggio" per i canoni continentali ma anche di origine marittima e piratesca, oltre i velieri e i classici pirati vi erano loro, che spesso partivano con le proprie navi ma non disgustavano imbarcarsi in altre ciurme variegate..



Jack.. da molti definito il tipo di uomo intraprendente e senza scrupoli, che ti porta monete d'oro, basta non essere schizzinosi, l'aveva conosciuto e di certo era rimasta colpita, non dai suoi abiti, ampiamente familiari per Aslaug, in certi sensi sempre sognati e mai indossati, ma dall'utilizzo di stregonerie... questo era strano per lei, almeno in quel tipo di uomo, decise di approfondire la conoscenza al più presto, tornando verso quel buco di culo che era ash con i suoi damerini teste di merluzzo. 

[elyss]

*Sangue*





Il piccolo stiletto tagliò la carne come fosse burro, il taglio poco profondo, tanto da far uscire il sangue.. il corpo dell'uomo fremeva, mentre a cavalcioni la donna praticava il taglio con un sorriso sadico nel viso, poi lo fissò quasi con dolcezza.


"Non ti rovino.. tranquillo..." 

*si morde il labbro*


sorride di nuovo.. mentre si avvicinava alla ferita.. leccandone il nettare, l'odore di pelle, erbe selvatiche, sudore e sangue era intenso nella stanza, le due opache presenze nella semplice luce di candela, avvinghiati, tra vittima e carnefice, fuori tutto taceva, se non i lievi brusii degli ultimi clienti che scemavano nella notte, le pupille si dilatano, mentre il viso si alza e mostra un sorriso imbrattato di rosso.. il dito portato alle labbra, i due occhi color ghiaccio spalancati.. in un sussurro di monito




"Shhhh" 


Lui però non fiata, si vede che teme ma il desiderio e tale da fallo rischiare, questo è il gioco, la porta è sprangata,il suo corpo, perfetto è ben legato, indifeso? forse no.. però non c'è scampo.. ma lei non berrà tutto il suo sangue, semplicemente ne gusterà il sapore, così da poter protrarre il piacere rosso.



Rigirandosi nel letto Aslaug si alza, i capelli rossi creano una cortina, essendo arruffati, si stira e guarda la stanza, rimembrando qualcosa.. sorride e si alza lentamente, particolarmente raggiante. 

[elyss]

Aslaug ravvivò il fuoco, mentre si asciugava i capelli e rifaceva le trecce, dal cespuglio la figura di piuma arrivò silenziosa


La Ruathen sorrise, accogliendola in un abbraccio caloroso




Accarezzandola ripensò alle ultime settimane, poche ore prima si era ritrovata con un branco di lupi affamati, morsi e graffi mentre li calmava, ci era riuscita ma avevano abbattuto il capo branco, poco male, ora il nuovo capo branco era più forte e specialmente conosceva aslaug, aveva sempre avuto un debole per i lupi, sin da piccola.. si da quando aveva preso Piuma e il fratello, ormai morto..
Si rispecchiava nel branco, nella loro violenza ma anche grandissima cura per il proprio clan.. 

Aveva ottimi rapporti anche con gli orsi, ma si limitava a non uccidere i cuccioli, mentre adorava la carne di cinghiale e di cervo, pur evitando di ucciderne troppi e di salvarne sempre qualcuno.. dalle grosse cacce, gli sguardi degli altri avventurieri erano sempre piantati su di lei, quando andava avanti per calmarli, non capiva cosa pensassero, irritazione? sorpresa? comprendeva la voglia di uccidere e sterminare il nemico, ma di fatto, per lei contavano più i lupi di molti avventurieri e prima o poi qualcuno l'avrebbe scoperto, suo malgrado. 

[elyss]

Gli occhi della ragazza osservavano la foresta, tranquilla, lei lo era meno, aveva trascorso le ultime giornate in un turbinio di emozioni e contrasti, non era un tipo sensibile, ma nemmeno insensibile, aveva tolto tutto l'armamentario nero e ripreso i vecchi drappi, l'ultima missione era stata rischiosa ed era vitale non indossare gli stessi indumenti, ora stava fissando la via vicino al bosco, in attesa di eventuali passaggi, c'era un testimone da trovare.. e vedere cosa fare con lui, in più aveva assunto quella sostanza, che Cris prendeva spesso ed aveva dato di matto, esperienza terribile e bella allo stesso tempo, si sentiva ancora scossa, specialmente per quell'elfa che prima voleva pestare, poi uccidere.. e poi gli era saltata addosso come una lupa in calore, sotto gli effetti di quella droga, una situazione di merda nella testa di Aslaug.


Decise che forse sparire per un po non sarebbe stato male, una lunga caccia nelle foreste, per riprendersi e per stare lontano dai guai. 

[elyss]

*Aslaug si guarda un attimo allo specchio, prima di uscire dalla stanza, dietro di se il diario, dove alcune righe riportano i suoi ultimi pensieri*




Le ultime settimane sono state dure, la caccia mi ha aiutata ma il mio rientro è stato alquanto fastidioso, sono stata chiamata in caserma, per la faccenda dello gnomo.. scopro che il vigliacco ha di colpo ritrovato il coraggio denunciandoci, tralasciando il fatto di aver praticamente causato la morte dello gnomo, il bello e che sembra protetto da sedicenti guardie cittadine.. che non lo sono, ma si comportano da tali, compreso l'uomo drago e il monaco, e da qualche mese che mi riempono di domande sul gruppetto che mi ha ingaggiata ad Essembra e ancora oggi mi chiedo perché questo accanimento, ad ogni modo pare che difendere un codardo sia considerato onorevole qui, fessi fino al midollo, non che la cosa mi sia piaciuta, la faccenda era antipatica e hanno esagerato a fare le sbruffone, ma figurarsi cosa penseranno, l'ultima volta per un insulto insinuavano fossero temibili assassini.. 

Mi sono sfogata su Fjolnir, le ha prese e poi Renfri le ha date a me, dopo lo scontro mi sentivo meglio, Fjolnir sostiene che io debba seguire di più le tradizioni e non accetta la mia diversità, io voglio di più.. e sempre stato così e per questo l'hanno mandato, per frenarmi, mia madre e sempre stata furba. 











*un ritratto sporco di terra ritrae renfri*




Renfri, viene dall'est o qualcosa di simile una terra di tribù e streghe, molto vicina alla nostra cultura anche se più selvaggia, l'ho sfidata e mi ha battuta, sono rimasta sorpresa dalla sua forza, inizialmente sono riuscita a darle qualche pugno, poi qualcosa nel suo viso è cambiato e la sua forza è aumentata.. e stato divertente, anche se le costole mi fanno male, usa una lama grande e in battaglia non si risparmia, infatti spesso ha ferite sparse in tutto il corpo, lune fa mi trovai in stanza con lei, mi ha trascinata lì dopo che ho perso i sensi, per quanto sia come una lupa selvaggia a volte sa essere premurosa, quando vuole, devo insegnarle ad usare lo scudo tondo e ho appena pagato il mio debito con lei, questo ritratto l'ho fatto prima.. o avrei messo altre espressioni.. nel suo viso.