Valutazione discussione:
  • 0 voto(i) - 0 media
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
[Q - DM Cyrano] - La figlia scomparsa
#1
Leonides, insieme a Tobin ed Echo, avevano posto tante domande a molte persone. Eppure di Nora Bell, figlia del mercante Steven Dean, sembrava non esserci più traccia dal giorno in cui suo padre la vide per l'ultima volta ormai circa una settimana addietro.
La figlia, una donna rossa di 26 anni e proprietaria della compagnia di trasporti navali Bell, sembrava scomparsa nel nulla. Tutti quelli a cui avevano chiesto sin ora parlavano di una donna riservata e con una spiccata dote per la scrittura e la storia, oltre che capace negli affari. Avevano chiesto anche ad una certa Erika Grant della gilda dei maghi. Poichè Nora era affiliata alla gilda dei maghi. Eppure nulla di più di quello che avevano trovato nel diario in camera della donna si era aggiunto a quanto avevano scoperto.
L'unica cosa che preoccupava Leonides era quel non celato astio di Nora verso gli Zhent che era stato evidenziato nel suo diario. Ella era convinta che gli Zhent fossero un problema per la città e che in passato la città fosse molto migliore.
Avevano ancora qualche altro nome con cui parlare, ma più il tempo passava e più sarebbe stato arduo ritrovare la donna. Questo Leonides lo sapeva benissimo e pensare allo sconforto ed alla preoccupazione di quel padre non lo faceva stare bene. Avrebbe fatto di tutto per dare una certezza all'uomo, anche fosse stata quella che nessuno voleva sentire...
[Immagine: DUw4gH8.jpg]
Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
Cita messaggio
#2
Infine l'avevano ritrovata sana e salva ad Elventree. La donna era andata lì con quella che era la sua insegnante, Tiriana, e che aveva assunto le fattezze di quella che avevano cercata come Diana. Sembrava che Nora avesse deciso di passare un pò di tempo lontana da Hillsfar. Era evidente che col padre c'era quella che spesso viene definita, incomprensione padri figli.
In fondo Tiriana era un elfa ed Hillsfar seppur ora si cercava di far credere diversamente era una città fondamentalmente razzista soprattutto verso gli elfi.
Leonides comprendeva la situazione ed aver ritrovato sana e salva la donna era una bella soddisfazione. Solitamente queste cose potevano anche finire molto peggio.
Rimase del tempo con Nora per chiederle alcuni chiarimenti sulle gilde mercantili in città e sulla sua visione della situazione cittadina. In fondo sia Nora che il padre erano due brave persone, questa era l'impressione che aveva ricevuto insieme ad i suoi compagni.
Poi ritornò ad Hillsfar col messaggio da consegnare al padre di Nora per tranquillizzarlo. Presto avrebbe rivisto la figlia e forse ora l'avrebbe capita anche un pò meglio. 
[Immagine: DUw4gH8.jpg]
Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
Cita messaggio
#3
Avevo letto l'annuncio diversi giorni prima, ma presa da altre cose avevo rinunciato. Poi Leonides e Tobin mi hanno chiesto aiuto in quanto indagavano soli. Leonides mi aveva messa al corrente della situazione mentre Tobin aveva letto il suo diario, composto da una sorta di appunti sparsi dove annotava pensieri e appuntamenti. Eppure c'era un vuoto proprio negli ultimi giorni prima della sua scomparsa.
Nora Bell, figlia di Steven Dean, aveva preso il cognome della madre defunta per ereditarne la compagnia navale mercantile. Il padre a sua volta si occupava di merci in una seconda compagnia a suo nome, entrambe facevano parte della Compagnia degli Scudi. Nel "diario" Nora aveva lasciato accenni alla sua avversione per la presenza degli Zhentarim in città, ma pareva essere abbastanza prudente da non farne parola in giro o passare a qualche azione diretta.

Facendo domande e indagando nell'ambiente lavorativo di Nora, non c'era niente di strano o sospetto. Niente che suggerisse l'idea che qualcuno avesse voluto liberarsi di lei, nemmeno per concorrenza. Nessuno pareva avere risentimenti verso lei, nemmeno il suo addetto al magazzino Dillon. Era chiaro che qualunque cosa fosse successa, riguardava i suoi interessi slegati dal lavoro e affari. Peccato però che Nora fosse una ragazza molto riservata e non si confidasse nemmeno col proprio padre.
Sapevamo ben poco dunque di lei, come persona. Un appuntamento ormai datato con Erika Grand ci fece scoprire che era affiliata alla Gilda dei Maghi, in quanto arcanista in erba e amante delle letture storiche. Le sue letture in dettaglio non portavano a piste particolarmente sospette, tipo l'ultimo suo libro che parlava delle dinastie del Cormyr, pareva solo un interesse accademico. Nemmeno qui Nora pareva confidarsi molto, a parte lasciar trapelare che preferiva la vecchia gestione. Non abbiamo approfondito l'argomento per prudenza.
Un'altro nome tra i suoi appuntamenti mi aveva incuriosita, un certo Steve incontrato in locanda, perchè poteva essere tutto o niente. Sempre al Diamante, Nora si era incontrata con una misteriosa ragazza di nome Diana, di cui nessuno pareva sapere nulla. Con un'evidente carenza di informazioni, andammo in locanda a berci qualcosa e guardarci intorno. L'idea era abbastanza scontata, sederci a un tavolo abbastanza centrale per avere una buona visuale del locale, ordinare da bere a una cameriera a indurla in chiacchiere con una lauta mancia.
Il suo nome era Iris e parlarne fu piacevole e utile. Ovviamente non era un'impicciona tale da saperci dire di cosa avessero parlato Nora e i suoi "amici", ma la descrizione dei loro incontri fu sufficiente. Diana vestiva abiti da viaggio e mantello verde e pareva più o meno coetanea di Nora. Le due parevano in amicizia e si incontravano in una stanza, 3 o 4 volte nell'ultimo mese. Steve fu identificato invece come un mercante o carovaniere, con barba e capelli rossicci, sovrappeso e di mezza età. Con Nora si era incontrato ai tavoli. 

Sul momento non avevamo idea di dove fosse finita Nora, ma prendeva piega l'idea che fosse partita con questa Diana. Ammetto che mi chiesi se fossero amanti... Tobin non disse altro sul diario, quindi lo riconsegnò al padre di Nora e io ebbi modo di conoscere questo Steven Dean. Sembrava un buon padre almeno materialmente, ma trovato troppo distaccato il suo rapporto con la figlia. Se mio padre fosse ancora... con mio padre eravamo molto legati, lui per noi era tutto.
Non sapeva niente di Diana e riguardo Steve, confermò essere un carovaniere che si occupava della tratta costiera. Allora dissi Elventree, ma mi scocciava insistere a far intraprendere ai miei compagno un viaggio senza esserne certa. Così decidemmo di chiedere in giro a caso. Poi ripetei Elventree, quando un tizio al molo disse di aver visto una rossa e una bionda dirette fuori città con una borsa tracolla. Sospettavo che Diana venisse da lì, dagli abiti indossati e la frequenza dei loro incontri mensili. Un posto che poteva piacere anche a Nora politicamente parlando e ipotizzavo che avesse deciso di trasferirsi per via dell'incontro con un carovaniere. Elventree era lontana ma non troppo.
Non avevo idea però che Diana fosse la "versione umana" di una maga elfa di nome Tiriana, la sua insegnante. Trovammo Nora in salute e al sicuro, ospite a casa sua. Fu un piacere conoscerle e parlare con loro. Nessuno di noi fece la benchè minima pressione per convincerla a tornare a casa dal padre, per ovvie ragioni. Il padre ci aveva chiesto di trovarla, non riportarla, così gli portammo i suoi saluti chiudendo il caso con successo.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"
[Immagine: d74f984f6804a4af70519c18280b3419.jpg]
Cita messaggio
#4
Quando udì delle voci sui naufragi delle navi della compagnia Bell e della conseguente bancarotta della medesima, Leonides rimase alquanto colpito dalla cosa.
Non si aspettava di dover risentire il nome di Nora così a breve e per un evento così disastroso. Decise di voler capire meglio qualcosa sull'accaduto dalla voce della diretta interessata.
Si diresse quindi alla ricerca della donna...

[Immagine: artwork-shipwreck-underwater-wallpaper-preview.jpg]
[Immagine: DUw4gH8.jpg]
Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
Cita messaggio
#5
Echo non si stupì tanto della bancarotta, quanto ad esserci arrivata in tal modo. Capiva perfettamente che lei volesse chiudere i ponti, letteralmente, con Hillsfar... ma c'era bisogno di arrivare a tanto? Non poteva semplicemente passare la gestione ad un degno "erede" scelto tra i suoi addetti o vendere? Una perdita materiale di merci era un conto, ma la Echo voleva assicurarsi se ci fossero state vittime e che ne sarebbe stato di quanti rimasti senza lavoro.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"
[Immagine: d74f984f6804a4af70519c18280b3419.jpg]
Cita messaggio


Vai al forum:


Utenti che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)