[Q Ignem] La collana del fantasma

[redandblu]

Una perlustrazione alla vecchia cava per verificare se anche lì si era stabilito qualche gruppo di banditi ancora una volta aveva riservato agli avventurieri qualcosa di inaspettato.

Avanzando nella miniera non avevano incontrato nessun bandito ma un rumore che sembrava chiaramente di picconate li aveva messi in allerta e li aveva accompagnati mentre si addentravano nelle gallerie.

Avanzando con sorpresa si erano trovati di fronte al fantasma di un minatore che non appariva ostile e presto era scomparso, ma era solo l'inizio infatti poco dopo arrivati in una sala ampia avevano assistito al crollo delle pareti e della volta rendendosi conto solo alla fine che si trattava di un'illusione.

Ansiosi di scoprire cosa si fosse all'origine di tutto ciò si erano avventurati nel profondo della miniera fino a raggiungere uno spazio molto ampio dove li attendeva un scarabeo enorme che avevano ucciso dopo un combattimento serrato.

Avevano esplorato i dintorni rinvenendo una massa di ossa, si trattava sicuramente di un fossa comune su cui lo scarabeo aveva scavato scoprendo i resti dei poveretti sepolti la sotto.

Eric aveva raccolto le ossa per riportarle in superficie e dare loro degna sepoltura, quando comparve un altro fantasma che prima di sparire aveva indicato una roccia sotto la quale si trovava una nascondiglio contenente una collana d'oro con un pendente che riportava due lettere E e W, probabilmente delle iniziali.

Una volta usciti e raggiunto il lago si erano fermati per una sosta e intorno al fuoco, dopo aver discusso di quanto visto, sia erano divisi i compiti Eric  si sarebbe occupato di dare sepoltura a quei poveri resti mentre gli altri avrebbero iniziato dal campo lì vicino la ricerca di informazioni per provare a trovare l'uomo o la donna a cui restituire la collana, perché erano tutti d'accordo nel ritenere che era quello che il fantasma si aspettava da loro.

* Si avviarono all'accampamento dove Luth avrebbe come prima cosa chiesto informazioni al Cacciatore che lo conosceva da tempo. *

[cotoletta]

Durante i suoi anni aveva assistito e partecipato ad eventi analoghi e ne era rimasta talmente colpita che qualche nozione le era rimasta.
Tuttavia il grosso del compito spettava ad Eric, il sacerdote di Istisha che faceva parte del gruppo. A lui spettava il compito di officiare i giusti riti per donare degna sepoltura a quegli sventurati che avevano trovato la morte al crollo della cava dove erano impegnati a lavorare.

L'ultimo di quei fantasmi, lo stesso che li aveva accolti nel luogo del misfatto, prima di svanire si assicurò che il gruppo trovasse un amuleto. Il desiderio era muto ma alquanto chiaro: il pendente andava consegnato a qualcun altro.

Shakkara decise di seguire il gruppo fino alla conclusione della vicenda, ma possibilmente solo come spettatrice, cercando di interferire il meno possibile.

[Tremotino]

Il sacerdote si recò prima a pregare, presso il tranquillo laghetto non lontano dalla cava.
Al termine delle preghiere si avviò a cercare un punto tranquillo e isolato della spiaggia, non lontano dalla città.
Ripose i resti raccolti a terra, recitò una preghiera per una sepoltura benedetta, affinché i resti di quei poveri minatori non venissero più turbati. Poi li lasciò scivolare in mare, pregando Istishia che la marea li portasse a cercare il riposo che meritavano.

Tornò poi dai suoi compagni, a chiedere se avessero trovato qualcosa.